L’Europa di Tutti… o Forse No…

di Manlio Lo Presti
Anche con questa tornata farsa di votazioni europee, si conferma la drammatica scarsa rilevanza del voto dei cittadini europei.
I Paesi europei sono membri di una struttura comunitaria chiusa, ostile, fredda, gigantesca che tutela prioritariamente gli interessi industriali e finanziari delle multinazionali prima, e dei due/tre Paesi, poi.
I segnali dal futuro non lasciano intendere che avverrà un mutamento per accrescere il peso dei cittadini alla vita della mega struttura UE. Ci sono troppi miliardi che limitano pesantemente o perfino eliminano eventuali ingerenze. La catena di comando espressa dai due-trecento componenti dei consigli di amministrazione delle aziende multinazionali non mollerà le redini nemmeno un po’…

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★ Il Sussurro degli Spiriti
Guida medianica pratica per principianti ed esperti... ★
Ti sei mai chiesto come funziona la vita dopo la morte? E qual è il nostro scopo in quella presente?
“Il Sussurro degli Spiriti” è un libro novità che ha già conquistato moltissime persone.
Scritto da Alessandro Zucconi, medium e spiritual healer, questo libro è un racconto sull'Aldilà vissuto attraverso gli occhi di un Medium e anche una guida per trovare risposte nel senso della Vita.
Il libro è un compendio completo che, come mai prima d'ora, svela dettagliatamente come realmente funzioni la vita dopo la morte, l'Aldilà e l'intera Dimensione astrale abitata da Angeli, Arcangeli, Spiriti, Maestri Ascesi e defunti e come queste Entità, effettivamente, comunichino con noi, proteggendoci, guidandoci ogni giorno e aiutandoci a trovare lo scopo della nostra vita per l'evoluzione della nostra Anima e il compimento della nostra Missione su questa Terra.
Il libro si rivolge a tutti coloro che sentono l'esigenza di scoprire, comprendere e mettere in pratica il vero senso della propria vita e che sono disposti a fare un profondo lavoro di crescita su se stessi per imparare ad entrare in contatto con il proprio Sé Superiore.
Allo stesso tempo, si rivolge, anche a chi, già possedendo una spiccata "sensibilità" verso il mondo sottile, non è in grado di gestire le proprie capacità e ne è spaventato e/o sopraffatto, ma anche a chi, infine, è un operatore di Luce, un sensitivo, un Medium che vuole approfondire ed espandere le proprie tecniche, conoscenze e abilità.
Un testo ricco di spunti e contenuti, espressione di quella conoscenza autentica capace di offrire presenza, fermezza, potere e consapevolezza. ›››

Nato e Ue hanno un Nuovo Problema nei Balcani

di Alessandro Valentini 
Si sta delineando un asse strategico tra l’Ungheria di Orban, la Serbia di Vucic e la Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina che minaccia la secessione. Nel Kossovo la situazione resta pericolosamente tesa e la vittoria alle presidenziali slovacche di Pellegrini consolida in tutta l’area il partito euroscettico che vuole mantenere buone relazioni politiche ed economiche con la Russia. Anche in Moldavia il precario equilibrio politico rischia di precipitare. Non vi è solo la questione della Transnistria, decisamente filorussa, da anni oramai Stato indipendente, pur non riconosciuto dall’Onu. Ma vi è anche la questione della regione autonoma della Gagauzia. La governatrice Evgheniya Gutul, legatissima a Putin, è pronta alla secessione se la Moldavia.
Anche in Moldavia il precario equilibrio politico rischia di precipitare. Non vi è solo la questione della Transnistria, decisamente filorussa, da anni oramai Stato indipendente, pur non riconosciuto dall’Onu. Ma vi è anche la questione della regione autonoma della Gagauzia…

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Von der Leyen: “Difenderemo la ‘Democrazia’ dagli Euroscettici!”

Le Parole surreali della Von der Leyen…
“Dobbiamo proteggere quello che rende unica e forte l’Europa: la nostra democrazia e i nostri ‘valori’. Siamo un’Unione di 27 Paesi, con un appeal tanto forte che molti altri Stati vogliono unirsi a noi, dai Balcani Occidentali all’Ucraina. Questo è il grande successo dell’Europa e dobbiamo continuare a difenderlo da coloro che vogliono dividerci, gli euroscettici e gli ‘amici di Putin’, che siano dentro l’Ue o fuori”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Bruxelles in un punto stampa nella sede del Parlamento…

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Varoufakis spara a zero contro Draghi, durissimo attacco nell’intervista a “El Pais”

Janis Varoufakis, politico, economista ed ex ministro delle finanze nell’ora più buia della sua Grecia, torna a tuonare sul Governo Draghi e sull’Unione Europea.
L’arrivo a Palazzo Chigi di un europeista per eccellenza ha difatti innescato nuove polemiche sul disegno dell’Europa unita e sulla reale bontà delle istituzioni dell’Unione. Oggetto del contendere è anche, ma non solo, il caso McKinsey, che nei giorni scorsi ha fatto molto discutere in Italia. La scelta del Premier Mario Draghi di affidare la gestione del Recovery Plan a questa società di consulenze americana, ha infatti provocato importanti reazioni anche al di fuori dei confini italiani.
Tra i commenti più incisivi sulla vicenda si è registrato proprio quello Varoufakis, che direttamente sul suo profilo Twitter si è espresso in questo modo: “Mario Draghi incarica McKinsey di organizzare la distribuzione dei soldi del Recovery fund. Quale la prossima mossa? Affidare alla mafia la riorganizzazione del ministero della Giustizia?”. Una provocazione durissima quella del leader greco, da sempre sostenitore di una linea fortemente euroscettica…

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Ecco perché sono necessari gli Stati Generali per l’Italexit

di Davide Mura
Diciamocelo francamente: il neoliberismo pervasivo che geneticamente connota il dibattito politico italiano, rende oggi l’Italexit una mera chimera. Attualmente nessun partito politico che abbia sufficiente consenso elettorale crede nell’Italexit, perché mancano le basi culturali e costituzionali per perseguirlo.
Limitandomi ai partiti che con faciloneria vengono considerati “populisti” e addirittura “euroscettici”, l’evidenza è chiara. Se confrontassimo la determinazione dell’Ukip di Farage con i suddetti partiti italici, si noterebbe l’abisso. Il partito di Farage ha perseguito con determinazione e convinzione il programma della brexit, ha dominato il dibattito pubblico nazionale inglese e ha riscosso quel consenso necessario per imporlo e portarlo al vaglio del popolo inglese, che si è poi pronunciato a favore con un referendum.
Da noi, i partiti cosiddetti “populisti” criticano la UE, ma non la mettono in discussione: non pongono al centro del loro programma politico l’Italexit, assumendosi questa come necessaria e ineludibile; né pongono al centro della loro proposta politica qualsiasi azione utile a ripristinare la piena democrazia costituzionale, che richiede la piena sovranità economica, monetaria e politica, e dunque inevitabilmente l’italexit…

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Identità Europea, un processo ancora in divenire

di Francesco Gavazzi
Nell’ultimo decennio, causa una sfortunata serie di congiunture internazionali, numerosi sondaggi hanno riportato dati (per alcuni) preoccupanti, circa il gradimento dei cittadini per l’Unione Europea e le sue istituzioni, registrando talvolta minimi storici.
Pur senza cedere ad allarmismi ed isterismi collettivi – quali un irreversibile effetto domino post Brexit o una prossima implosione dell’Unione Europea – è comunque necessario chiedersi perché queste indagini demoscopiche abbiano prodotto tali risultati, a cosa siano dovuti e se vi sia una via percorribile per porvi rimedio.
Trovare la causa, il quid, di questo diffuso malcontento potrebbe apparire un compito apparentemente semplice: anni di crisi economica hanno intaccato l’elevato standard di vita dei cittadini europei, i quali, traditi nei loro sogni da questa entità tricefala, hanno iniziato a percepirla come qualcosa di lontano, da cui guardarsi se non addirittura di cui aver paura, avendo quindi la percezione di essere governati da questo immenso burattinaio chiamato Unione Europea; una sorta di deus ex machina che decide arbitrariamente delle vite di oltre 500 milioni di persone…

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Dal Nobel Joseph Stiglitz, l’ultima chiamata per l’Italia: “Cosa vi succederà se non uscite subito dall’euro”

di Francesco Specchia
L’euro è la nostra peste, la Germania il suo cocciuto untore.
All’appena insediatosi “governo italiano euroscettico” Joseph E. Stiglitz – Nobel con l’elmetto, Torquemada della moneta unica – consiglia di “introdurre una moneta parallela” e “usare una moneta elettronica sempre più semplice ed efficace” per evitare di morire straziati dall’economia Ue, dominata dalla Germania e dall’euro “cattivo”.
Non è un’idea nuova, quella che l’economista della Columbia University, propone in un articolo per la testata Politico Global Policy Lab e che accenna tra le pagine nella nuova edizione del suo “La globalizzazione e i suoi oppositori” (Einaudi, dove il tema sono gli Usa).
Non è un’idea nuova, la sua evocata uscita dall’euro da parte dell’Italia. Ma stavolta la prende più alla larga. Stieglitz, sostiene che l’euro così com’è, abbia “aumentato le divisioni all’interno della Ue, in particolare tra paesi creditori e debitori” e che sia alla base della “crisi migratoria, in cui le norme europee impongono un onere ingiusto ai paesi in prima linea che ricevono migranti, come la Grecia e l’ Italia”; e ancora… che, in realtà, la vera causa del disallineamento dei tassi di cambio potenziali, sia nella politica fiscale e salariale molto “stitica” della Merkel…

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Sorpresa: non sono più i nostri nemici a gestire lo spread

Gioele Magaldi: “È in atto un duro confronto in seno alla massoneria sovranazionale: da una parte l’ala conservatrice, che sostiene l’establishment europeo, e dall’altra i circuiti massonici progressisti, scesi in campo per difendere il governo gialloverde”.
Colpo di scena: non sono più i soliti “signor no” europei, da Mario Draghi ad Angela Merkel, a pilotare lo spread, fino a ieri usato come clava contro l’Italia. “Visto? Lo spread cala, da quando si è insediato il governo Conte”, sottolinea a Colors Radio, Gioele Magaldi, il primo a svelare il retroscena massonico che ha opposto Sergio Mattarella a Paolo Savona.
Bisogna interpretare l’Italia come banco di prova per la fine del rigore euro-tedesco… e dei suoi terminali italiani: ieri Monti e Napolitano, poi i pallidi Letta, Renzi e Gentiloni, fino all’attuale governatore di Bankitalia Ignazio Visco, vicinissimo a Draghi, e ovviamente allo stesso Mattarella – arrivato al punto di interdire a Savona l’accesso al ministero dell’economia, dopo aver spedito Conte in udienza da Visco…

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La gente deve aver paura di uscire dall’Europa!

brexit

Si annunciano tempi duri per la Gran Bretagna, alla quale gli stati dell’Unione Europea stanno per imporre quello che appare come un vero e proprio embargo.
Come prevedibile, gli eurocrati vogliono evitare nel modo più assoluto che il brexit possa condurre a dei miglioramenti in Gran Bretagna, poiché farlo, dimostrerebbe il fatto che l’UE non è conveniente, e alimenterebbe il già forte euroscetticismo dilagante nei vari stati membri. Anzi, con l’occasione del Brexit, cercheranno di dimostrare il contrario, per togliere forza al movimento “internazionale” euroscettico: la gente…

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