Futuro senza figli… Italia senza futuro

di Mario Bozzi Sentieri
Crisi economica e andamento demografico sono inscindibilmente collegati: se la popolazione non cresce, il paese si impoverisce, venendo a decrescere il prodotto interno lordo.
Intorno a questo rapporto Ettore Gotti Tedeschi, economista di area cattolica, da anni ha costruito le sue analisi sulla crisi italiana, arrivando a denunciare l’ideologia della denatalità e l’ambientalismo neomalthusiano, secondo cui  l’uomo sarebbe il cancro della natura e bisognerebbe ridurne la crescita.
Sulla stessa linea il premio Nobel, nel 1971, per l’economia Simon Kuznets, che ha studiato – già dagli anni Sessanta del ‘900 – il legame tra dinamica della popolazione e crescita economica. Ancora prima era stato un guru dell’economia del XX Secolo, John Maynard Keynes, a mettere in rapporto andamento del Pil e andamento demografico…

Vai all’articolo

★ Il Sussurro degli Spiriti
Guida medianica pratica per principianti ed esperti... ★
Ti sei mai chiesto come funziona la vita dopo la morte? E qual è il nostro scopo in quella presente?
“Il Sussurro degli Spiriti” è un libro novità che ha già conquistato moltissime persone.
Scritto da Alessandro Zucconi, medium e spiritual healer, questo libro è un racconto sull'Aldilà vissuto attraverso gli occhi di un Medium e anche una guida per trovare risposte nel senso della Vita.
Il libro è un compendio completo che, come mai prima d'ora, svela dettagliatamente come realmente funzioni la vita dopo la morte, l'Aldilà e l'intera Dimensione astrale abitata da Angeli, Arcangeli, Spiriti, Maestri Ascesi e defunti e come queste Entità, effettivamente, comunichino con noi, proteggendoci, guidandoci ogni giorno e aiutandoci a trovare lo scopo della nostra vita per l'evoluzione della nostra Anima e il compimento della nostra Missione su questa Terra.
Il libro si rivolge a tutti coloro che sentono l'esigenza di scoprire, comprendere e mettere in pratica il vero senso della propria vita e che sono disposti a fare un profondo lavoro di crescita su se stessi per imparare ad entrare in contatto con il proprio Sé Superiore.
Allo stesso tempo, si rivolge, anche a chi, già possedendo una spiccata "sensibilità" verso il mondo sottile, non è in grado di gestire le proprie capacità e ne è spaventato e/o sopraffatto, ma anche a chi, infine, è un operatore di Luce, un sensitivo, un Medium che vuole approfondire ed espandere le proprie tecniche, conoscenze e abilità.
Un testo ricco di spunti e contenuti, espressione di quella conoscenza autentica capace di offrire presenza, fermezza, potere e consapevolezza. ›››

Il ricco Veneto… la prima regione per Immobili all’Asta!

di Corrado Callegari
C’è un mantra che non funziona: “va tutto bene”. Non va bene affatto… Non basta aver arginato il Covid. In Veneto c’è una crisi che viene da lontano e lo dice il rapporto Semestrale sulle aste immobiliari del Centro Studi Sogeea.
Vediamo insieme i numeri. Le case all’asta in Italia, rilevate al 30 giugno 2020, sono 9.262 (di cui 120 sono le procedure che riguardano alberghi, bed & breakfast, motel, campeggi e simili) con un calo del 60 per cento rispetto a dicembre 2019.  D’altra parte il lockdown ha rallentato il funerale degli immobili.
Ma sentite cosa afferma il Prof. Sandro Simoncini, docente di urbanistica e di economia delle imprese all’università Uninettuno e direttore scientifico del Centro Studi:…

Vai all’articolo

Report sullo stato dell’Italia

di Domenico Ocone
Una serie di dati pubblicati sul bollettino periodico dell’Istat merita una valutazione approfondita, al fine di ottenere una visione maggiormente attendibile della loro reale influenza sull’economia del paese.
Da essi si può rilevare che è in atto una manovra di ridimensionamento nel senso di crescita delle nostre industrie, soprattutto quelle del settore manifatturiero. Di conseguenza, è in diminuzione, soprattutto nella zona nord del Paese, il numero delle piccole aziende a vantaggio di quelle medie. Ciò sta accadendo perché, in periodi di forte incertezza delle prospettive di crescita della produzione, l’adozione drastica di strategie volte ad ottenere riduzioni dei costi, soprattutto di quello del lavoro, diventa un imperativo categorico per poter rimanere sul mercato…

Vai all’articolo

Marc Friedrich: “Prima o poi l’Italia abbandonerà l’Eurozona”

di Marina Tantushyan
Dopo mesi di minacce e intensi negoziati l’Italia ha miracolosamente trovato l’intesa con Bruxelles: la procedura per debito eccessivo non verrà avviata.
Secondo la versione ufficiale, il governo italiano ha dimostrato di poter ridurre il debito e rientrare nei parametri europei in maniera concreta e rapida, rispettando i vincoli del Patto di Stabilità per il 2020.
Come ha fatto l’Italia a convincere l’Europa? In che modo il governo intende muoversi per aumentare il potenziale dell’Italia di crescita? Cosa succede adesso? La partita negoziale con l’Ue, è definitivamente chiusa oppure si tratta della quiete prima della tempesta? Per parlarne Sputnik Italia ha raggiunto il noto economista e analista tedesco Marc Friedrich.
Dott. Friedrich, a Suo avviso, come il governo italiano è riuscito a convincere l’Europa ed evitare la procedura di infrazione? Perché l’Ue ha deciso di fare retromarcia?

Vai all’articolo

Lagarde e Von der Leyen: la Vittoria dell’Austerity franco-tedesca sull’Italia

di Paolo Annoni
Il Centro Franco-Tedesco ha vinto la partita delle nomine più importanti dell’Unione Europea. L’Italia esce a pezzi…
Il centro franco-tedesco ha vinto la partita delle nomine più importanti dell’Unione europea. L’Italia esce a pezzi. Il Presidente della Commissione europea sarà la tedesca Ursula von der Leyen, di cui si ricordano le prese di posizione ad agosto del 2011, quando proponeva che i “salvataggi europei” fossero garantiti da oro o partecipazioni industriali. Per calare nella realtà italiana, parleremmo di minuzie come Eni, Enel, Leonardo, ecc.
Il prossimo presidente della Bce, Christine Lagarde, invece, è ricordata per il suo ruolo nella gestione della crisi greca e per una lettera da lei scritta all’allora presidente francese Sarkozy e trovata in una perquisizione nel suo appartamento. In questa lettera, la neo presidente della Bce, scriveva a Sarkozy: “Sono al tuo fianco per servire te e i tuoi progetti per la Francia” e “Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting” e infine “Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace; senza sostegno, rischio di essere poco credibile”

Vai all’articolo

30 anni di Maastricht hanno distrutto l’Italia…

di Thomas Fazi
La Recessione italiana può considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta.
In un paper appena pubblicato, il noto economista olandese Servaas Storm, tutt’altro che radicale, si occupa delle cause della “lunga crisi” italiana. La sua conclusione è lapidaria: “Nello studio, dimostro empiricamente come la recessione italiana debba considerarsi una conseguenza del nuovo regime economico post-Maastricht, adottato dall’Italia a partire dai primi anni Novanta”.
Storm nota come fino ai primi anni Novanta l’Italia abbia goduto di trent’anni di robusta crescita economica, durante i quali è riuscita a raggiungere il Pil pro capite delle altre nazioni principali della futura zona euro (soprattutto Francia e Germania).
Da allora, però, “è iniziato un costante declino che ha letteralmente cancellato trent’anni di convergenza”

Vai all’articolo

Dal Nobel Joseph Stiglitz, l’ultima chiamata per l’Italia: “Cosa vi succederà se non uscite subito dall’euro”

di Francesco Specchia
L’euro è la nostra peste, la Germania il suo cocciuto untore.
All’appena insediatosi “governo italiano euroscettico” Joseph E. Stiglitz – Nobel con l’elmetto, Torquemada della moneta unica – consiglia di “introdurre una moneta parallela” e “usare una moneta elettronica sempre più semplice ed efficace” per evitare di morire straziati dall’economia Ue, dominata dalla Germania e dall’euro “cattivo”.
Non è un’idea nuova, quella che l’economista della Columbia University, propone in un articolo per la testata Politico Global Policy Lab e che accenna tra le pagine nella nuova edizione del suo “La globalizzazione e i suoi oppositori” (Einaudi, dove il tema sono gli Usa).
Non è un’idea nuova, la sua evocata uscita dall’euro da parte dell’Italia. Ma stavolta la prende più alla larga. Stieglitz, sostiene che l’euro così com’è, abbia “aumentato le divisioni all’interno della Ue, in particolare tra paesi creditori e debitori” e che sia alla base della “crisi migratoria, in cui le norme europee impongono un onere ingiusto ai paesi in prima linea che ricevono migranti, come la Grecia e l’ Italia”; e ancora… che, in realtà, la vera causa del disallineamento dei tassi di cambio potenziali, sia nella politica fiscale e salariale molto “stitica” della Merkel…

Vai all’articolo

Fuori dall’Italia ci sono finito per caso ed è stato come scoprire il mondo reale

di Italians Abroad
Inizio questo blog parlando un po’ di me. Mi sono trasferito all’estero dieci anni fa, prima ad Abu Dhabi, poi (a partire dal 2015) in estremo Oriente, base a Singapore. Fuori dall’Italia ci sono finito un po’ per caso, a 35 anni e dopo una carriera militare quasi ventennale.
Non che fossi proprio vecchio, però a quell’età credevo di aver visto della vita già quasi tutto: per lavoro l’Italia l’avevo girata in lungo e largo e di Roma, soprattutto, conoscevo ormai bene i “palazzi”, le loro dinamiche di potere e i tipi umani che li popolano, quel Generone – per dirla alla Dagospia – che divide fra indignazione, invidia e timore reverenziale…

Vai all’articolo

Il “Bel Paese” che non c’è più!

di Emanuel Pietrobon
Cosa resta del popolo di eroi, santi, navigatori e scienziati, a 157 anni di distanza dall’unificazione?
L’Italia è il paese dai mille soprannomi, amata dal cinema, odiata da molti, famosa per la cultura culinaria ricca e diversificata, celebre per l’incapacità dei suoi abitanti di curarla e rispettarne a dovere il patrimonio naturale, storico, culturale ed artistico.
Crisi del debito, progressivo smantellamento dello stato sociale, corruzione endemica, nepotismo, clientelismo, appiattimento della politica economica e sociale all’agenda comunitaria e una generale miopia da parte dei politici alla guida del paese, dalla fine della Prima Repubblica, hanno demolito nel giro di un ventennio il mito dell’Italia. L’Italia… ovvero la sesta potenza economica mondiale, nazione sovrana e premurosa genitrice di un’industria invidiata dal monto intero per la qualità – made in Italy – dei suoi prodotti…

Vai all’articolo

Dal 1° gennaio al 30 giugno 2017 sono fallite in Italia 6.188 imprese

35 aziende al giorno… una catastrofe senza fine.
Nel secondo trimestre del 2017 sono state 3.190 le aziende che hanno portato i libri in tribunale (facendo così salire a 6.188 il numero nei primi sei mesi dell’anno). Una cifra che, dopo il picco raggiunto nel 2014 quando i fallimenti erano stati 15.336 (4.190 nel secondo trimestre), è calata costantemente anno su anno. Rispetto al 2016, infatti, le imprese fallite sono diminuite del 15,7%, del 17,8% se si fa il confronto con il 2015, e addirittura del 22,2% se si guarda alla situazione del 2014…

Vai all’articolo