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Christine Lagarde: Prove Generali di Tecnocrazia

di Matteo Masi 
Lunedì 17 Aprile Christine Lagarde ha tenuto (1) un interessante discorso dal tiolo: “Le banche centrali in un mondo che si frammenta” in un evento organizzato dal “Council on Foreign Relations”, un importante (forse uno trai più importanti) think tank statunitense (2) specializzato in politica estera e affari internazionali (pubblica il bimestrale “Foreign Affairs”).
Nel discorso della Lagarde vengono toccati i più importanti argomenti di politica internazionale, dal punto di vista della politica monetaria e come questi argomenti influenzano e influenzeranno le azioni delle banche centrali.
Il titolo del discorso lascia intuire l’argomento principale attorno al quale ruota la dissertazione: ci troviamo di fronte a un mondo che si sta frammentando e diventando inevitabilmente “multipolare” (punto su cui ritornerà più volte).
Qual è il contesto geopolitico, cosa si intende per multipolarità e come le banche centrali dovrebbero reagire secondo la Lagarde? “Stiamo assistendo a una frammentazione dell’economia globale in blocchi in competizione tra loro, con ciascun blocco che cerca di avvicinare il resto del mondo ai propri interessi strategici e valori condivisi

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Il Nuovo Schiaffo della Lagarde ai Lavoratori

di Diego Fusaro
Stipendi a rischio? Arriva l’ultima trovata della BCE…
Troppe persone non hanno ancora compreso cosa sia l’Unione Europea. Molti infatti ritengono che l’UE sia il compimento di un sogno, di un progetto, l’idea di un’Europa unita nel segno della democrazia e della fraternità. Queste sono ottime idee e in nome di queste idee che dobbiamo contrastare l’Unione Europea, gelido mostro tecnocratico, belva selvatica all’insegna del neoliberismo.
Basti pensare a una delle ultime notizie che giungono da Bruxelles. Leggo su Adnkronos: “Salari più alti contro l’inflazione. Ecco perché la BCE si oppone”. L’articolo spiega perché l’UE si sia opposta all’idea dell’innalzamento dei salari.
L’Unione Europea spiega che i salari non devono aumentare…

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Chi si nasconde dietro la Task force guidata da Colao?

di Francesco Amodeo
Cos’è la Task force, nominata da Conte? È un comitato di “esperti” guidato da Vittorio Colao, che ha il compito di elaborare le misure “necessarie” per accompagnare l’Italia verso la cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza pandemia.
La parola “misure necessarie” fa suonare in me un campanello d’allarme. Approfittando infatti dello stato di necessità spesso si costringono i popoli ad accettare misure che vanno contro i loro interessi, ma che in situazioni ordinarie non avrebbero accettato mai. È la cosiddetta strategia della “shock economy”, preconizzata dai padri fondatori di quel pensiero neoliberista che oggi sta infettando l’Unione Europea, creando più danni di qualsiasi pandemia.
E da dove provengono i membri di questa task force? A capo troviamo Vittorio Colao vicepresidente della lobby europea “European Round Table for Industry”. Una lobby che in pochi conoscono. Si tratta di una organizzazione nata per tutelare gli esclusivi interessi delle grandi multinazionali…

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La Lagarde, nuova capa della BCE “benedice” il futuro ministro-servo dell’economia Gualtieri del PD. Oligarchi brindano…

Lagarde: “La possibile nomina di Roberto Gualtieri a ministro dell’economia nel governo M5S-Pd, è bene per l’Italia ed è bene per l’Europa”.
L’indipendenza della Bce è “fondamentale” per la sua credibilità e i leader politici devono evitare di cercare di “influenzare” l’Eurotower. Lo ha detto la presidente designata della Bce, Christine Lagarde, nella sua audizione di conferma davanti all’Europarlamento.
“La questione dell’indipendenza della Banca centrale europea e del presidente della Bce è intrinsecamente legata alla credibilità e all’efficacia della banca centrale”, ha detto la Lagarde, rispondendo a una domanda dell’eurodeputato della Lega, Antonio Maria Rinaldi.
“Nelle istituzioni politiche o nei governi, se si opera da soli e non c’è sostegno dei leader della squadra, si manca di credibilità. Nel caso del presidente della Bce la situazione è completamente diversa”, ha spiegato Lagarde. “La legge istruisce i leader degli Stati membri a non esercitare alcuna influenza sul presidente della Bce. Questo è estremamente importante, perché la Bce è un’istituzione che serve i cittadini dell’area euro, non i leader degli Stati membri. È responsabile davanti ai cittadini dall’area euro attraverso i rappresentanti del Parlamento Europeo. Questo è qualcosa che è assolutamente fondamentale. Senza questo, non avrei accettato di prendere in considerazione la mia candidatura”

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Lagarde e Von der Leyen: la Vittoria dell’Austerity franco-tedesca sull’Italia

di Paolo Annoni
Il Centro Franco-Tedesco ha vinto la partita delle nomine più importanti dell’Unione Europea. L’Italia esce a pezzi…
Il centro franco-tedesco ha vinto la partita delle nomine più importanti dell’Unione europea. L’Italia esce a pezzi. Il Presidente della Commissione europea sarà la tedesca Ursula von der Leyen, di cui si ricordano le prese di posizione ad agosto del 2011, quando proponeva che i “salvataggi europei” fossero garantiti da oro o partecipazioni industriali. Per calare nella realtà italiana, parleremmo di minuzie come Eni, Enel, Leonardo, ecc.
Il prossimo presidente della Bce, Christine Lagarde, invece, è ricordata per il suo ruolo nella gestione della crisi greca e per una lettera da lei scritta all’allora presidente francese Sarkozy e trovata in una perquisizione nel suo appartamento. In questa lettera, la neo presidente della Bce, scriveva a Sarkozy: “Sono al tuo fianco per servire te e i tuoi progetti per la Francia” e “Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting” e infine “Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace; senza sostegno, rischio di essere poco credibile”

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