Christine Lagarde: Prove Generali di Tecnocrazia

di Matteo Masi 
Lunedì 17 Aprile Christine Lagarde ha tenuto (1) un interessante discorso dal tiolo: “Le banche centrali in un mondo che si frammenta” in un evento organizzato dal “Council on Foreign Relations”, un importante (forse uno trai più importanti) think tank statunitense (2) specializzato in politica estera e affari internazionali (pubblica il bimestrale “Foreign Affairs”).
Nel discorso della Lagarde vengono toccati i più importanti argomenti di politica internazionale, dal punto di vista della politica monetaria e come questi argomenti influenzano e influenzeranno le azioni delle banche centrali.
Il titolo del discorso lascia intuire l’argomento principale attorno al quale ruota la dissertazione: ci troviamo di fronte a un mondo che si sta frammentando e diventando inevitabilmente “multipolare” (punto su cui ritornerà più volte).
Qual è il contesto geopolitico, cosa si intende per multipolarità e come le banche centrali dovrebbero reagire secondo la Lagarde? “Stiamo assistendo a una frammentazione dell’economia globale in blocchi in competizione tra loro, con ciascun blocco che cerca di avvicinare il resto del mondo ai propri interessi strategici e valori condivisi

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Tra una Flatulenza e una Manifestazione d’Ignoranza e l’altra

di Claudio Martinotti Doria
Dopo la vittoria dell’Ucraina alla competizione canora Eurovision, peraltro già predetta dal Mago Otelma (e non solo), quest’ultimo ha altresì predetto l’assegnazione del Nobel per la Pace a Zelensky.
Alla cerimonia, tra le numerose autorità che converranno, secondo la visione profetica del Divino Otelma, spiccheranno Obama (che aveva ricevuto lo stesso premio pressappoco con le stesse motivazioni), Biden con il suo amico invisibile cui ogni tanto stringe le mani, che probabilmente si assenterà in seguito ad una potente flatulenza emessa dal presidente, che creerà il vuoto nello spazio attorno a lui.
I funzionari del Dipartimento di Stato si stanno domandano perplessi se non sia questo il motivo per cui i rappresentanti dei paesi (ex) alleati non occidentali lo stanno evitando come un appestato…

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Covid-19 e Nuovo Ordine Mondiale

di Luciano Lago
Quando già era passata la prima fase più acuta della pandemia in Europa, nel giugno di questo anno, soltanto pochi osservatori hanno registrato l’intervento di Klaus Schwab, direttore esecutivo del WEF (World Economic Forum) il quale ha annunciato la necessità di procedere al Grande Ripristino (riassetto) del mondo (“The Great Reset”).
Non si è trattato di una dichiarazione di scarso rilievo ma, vista l’importanza del personaggio, uno dei membri della elite mondiale, quella che trasmette le sue direttive ai governi tramite gli organismi transnazionali di cui ha il pieno controllo, questa dichiarazione non era da prendere sottogamba ma da valutare attentamente per le sue implicazioni.
Alcuni analisti avevano compreso che, approfittando del collasso economico – lo shock della crisi, come descritto nel manuale “The Shock Doctrine”di N. Klein – la Elite mondialista si appresta ad attuare la sua agenda e il dr. Schwab, ha voluto annunciare apertamente la principale questione di cui il WEF discuterà e deciderà per il mondo che verrà nel prossimo Forum di Davos nel gennaio 2021. Ci riferiamo al Forum che riunisce le principali autorità ed esponenti delle elite mondiali che sono dietro i governi ed i grandi organismi transnazionali…

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