Cosa Sta Succedendo in Inghilterra?

di Andrea Zhok
Quello che sta accadendo in Inghilterra è l’ennesimo campanello d’allarme – che, temo, rimarrà inascoltato – intorno al carattere strutturalmente fallimentare del modello liberal-globalista, dominante negli ultimi quattro decenni.
I fatti che si riescono con qualche fatica a ricostruire sono i seguenti. Una settimana fa a Southport, Merseyside, durante una festa rivolta ai bambini, Axel Rudakubana, un ragazzo diciassettenne, nato a Cardiff da genitori ruandesi, ha attaccato gli astanti a colpi di coltello, uccidendo tre bambine (6, 7 e 9 anni). Altre 9 persone, tra cui due adulti, sono state ferite; sei sono in gravi condizioni.
Le ragioni dell’attacco non sono chiare, ma si sospetta la malattia mentale. Il soggetto aveva una diagnosi di ASD (autism spectrum disorder), diagnosi che stante quel che è successo non sembra molto calzante, ma che comunque richiama qualche problema di carattere psichiatrico.
Sulla scorta della tragedia, immediatamente, parti della popolazione locale sono insorte prendendo di mira “gli immigrati”, categoria abbastanza indeterminata da finire per estendersi a tutti i soggetti in qualche modo identificabili come “etnicamente eccentrici”, inclusi anche gli islamici.
Questi ultimi hanno messo a loro volta in moto pattuglie di difesa, che hanno iniziato a prendere di mira negozi, pub e “inglesi bianchi”…

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Mons. Viganò: “Invasione di Clandestini voluta dall’Elite Globalista”

Mons. Carlo Maria Viganò: “L’invasione di immigrati clandestini è voluta dall’élite globalista”.
Mons. Carlo Maria Viganò: “L’invasione è voluta dall’élite globalista con due scopi: il primo è la sostituzione etnica nelle nazioni al fine di cancellarne l’identità, le tradizioni e la fede. Il secondo è alimentare il raket dei negrieri e delle organizzazioni pseudoassistenziali che lucrano sul fenomeno migratorio (tanto laiche quanto ecclesiastiche).
La prova della strumentalità di questa invasione sta nel fatto che la maggioranza dei clandestini è di religione islamica o indù, e che provengono da regioni in cui non ci sono conflitti.
Viceversa, non vi è praticamente nessun corridoio umanitario per accogliere i profughi di stati in cui vi è la guerra civile e in cui i Cristiani sono perseguitati. Se infatti l’Europa accogliesse rifugiati Cristiani, rafforzerebbe la loro presenza e non creerebbe alcun conflitto sociale, mentre vuole ottenere lo scopo diametralmente opposto…

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Il Dramma dei Cittadini di Lampedusa: “Gli Immigrati ci Stanno Cacciando, Sono più di Noi… ”

A Lampedusa il caos è totale. Scene con pochi precedenti, forse nessuno, quelle che arrivano dall’isola, letteralmente invasa dagli immigrati.
Mercoledì 13 settembre, anche gli scontri e le cariche della polizia in tenuta anti-sommossa. Un’Apocalisse, l’ha definita il parroco dell’isola. Dunque l’attacco di Matteo Salvini, che ha parlato di “un atto di guerra” contro l’Italia ventilando l’ipotesi di una regia dietro a quanto sta accadendo.
E dell’emergenza, ovviamente, se ne parla a Fuori dal Coro, il programma condotto da Mario Giordano su Rete 4, la puntata è quella di mercoledì 13 settembre. “Gli sbarchi continuano ad arrivare, 7mila in 48 ore, la situazione a Lampedusa è quella di un’Apocalisse”, fa il punto il conduttore. Dunque, linea all’inviata:…

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Sea Watch, “Carola ha disobbedito”: chiesta convalida di arresto

La richiesta per la comandante tedesca della nave, che forzando il blocco ha fatto sbarcare i migranti a Lampedusa, è del procuratore di Agrigento, Patronaggio. E intanto sull’asse Parigi-Berlino è scontro con Salvini.
Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, il suo vice Salvatore Vella e il pubblico ministero Gloria Andreoli, hanno chiesto ieri sera la convalida dell’arresto di Carola Rackete, comandante della nave Sea Watch. I reati contestati sono rifiuto di obbedienza a nave da guerra, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate…

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Identità Europea, un processo ancora in divenire

di Francesco Gavazzi
Nell’ultimo decennio, causa una sfortunata serie di congiunture internazionali, numerosi sondaggi hanno riportato dati (per alcuni) preoccupanti, circa il gradimento dei cittadini per l’Unione Europea e le sue istituzioni, registrando talvolta minimi storici.
Pur senza cedere ad allarmismi ed isterismi collettivi – quali un irreversibile effetto domino post Brexit o una prossima implosione dell’Unione Europea – è comunque necessario chiedersi perché queste indagini demoscopiche abbiano prodotto tali risultati, a cosa siano dovuti e se vi sia una via percorribile per porvi rimedio.
Trovare la causa, il quid, di questo diffuso malcontento potrebbe apparire un compito apparentemente semplice: anni di crisi economica hanno intaccato l’elevato standard di vita dei cittadini europei, i quali, traditi nei loro sogni da questa entità tricefala, hanno iniziato a percepirla come qualcosa di lontano, da cui guardarsi se non addirittura di cui aver paura, avendo quindi la percezione di essere governati da questo immenso burattinaio chiamato Unione Europea; una sorta di deus ex machina che decide arbitrariamente delle vite di oltre 500 milioni di persone…

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Dal Nobel Joseph Stiglitz, l’ultima chiamata per l’Italia: “Cosa vi succederà se non uscite subito dall’euro”

di Francesco Specchia
L’euro è la nostra peste, la Germania il suo cocciuto untore.
All’appena insediatosi “governo italiano euroscettico” Joseph E. Stiglitz – Nobel con l’elmetto, Torquemada della moneta unica – consiglia di “introdurre una moneta parallela” e “usare una moneta elettronica sempre più semplice ed efficace” per evitare di morire straziati dall’economia Ue, dominata dalla Germania e dall’euro “cattivo”.
Non è un’idea nuova, quella che l’economista della Columbia University, propone in un articolo per la testata Politico Global Policy Lab e che accenna tra le pagine nella nuova edizione del suo “La globalizzazione e i suoi oppositori” (Einaudi, dove il tema sono gli Usa).
Non è un’idea nuova, la sua evocata uscita dall’euro da parte dell’Italia. Ma stavolta la prende più alla larga. Stieglitz, sostiene che l’euro così com’è, abbia “aumentato le divisioni all’interno della Ue, in particolare tra paesi creditori e debitori” e che sia alla base della “crisi migratoria, in cui le norme europee impongono un onere ingiusto ai paesi in prima linea che ricevono migranti, come la Grecia e l’ Italia”; e ancora… che, in realtà, la vera causa del disallineamento dei tassi di cambio potenziali, sia nella politica fiscale e salariale molto “stitica” della Merkel…

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Profughi? Tutte balle! Non sono poveri e non scappano dalla guerra né dalla fame

di Marco Dozio
Anna Bono, docente di ‘Storia dell’Africa’ all’Università di Torino: “C’è una propaganda che li esorta a venire in Italia spiegando  che qui è tutto gratis”.
Anna Bono, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa all’Università di Torino, conoscendo a fondo la materia, ribalta un bel gruzzolo di luoghi comuni. Spiega che chi sbarca o viene traghettato sulle nostre coste, arrivando prevalentemente dall’Africa subsahariana, per la stragrande maggioranza dei casi non è un profugo. E nemmeno un povero in fuga dalla fame. Ma un giovane maschio, spesso appartenente al ceto medio, che non scappa da guerre o persecuzioni. “La maggior parte di chi lascia l’Africa subsahariana per l’Europa non scappa né dalla guerra né dalla povertà estrema”

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Orban rilancia la battaglia contro l’immigrazione di massa

Il Primo Ministro ungherese Viktor Orban ha chiaramente invitato gli ungheresi a diffidare dal potere del Sith (termine applicato a certi personaggi dell’universo di Guerre stellari, in grado di utilizzare il Lato Oscuro della Forza) nel suo ultimo discorso sulla crisi migratoria in Europa.
Ha anche definito l’Europa centro-orientale l’ultima “zona libera dai migranti”. “Non dobbiamo mai sottovalutare il potere del lato oscuro”, ha affermato il Primo Ministro, facendo riferimento alla saga di “Star Wars”, per identificare le trame di coloro che si trovano dietro l’invasione dei migranti, aggiungendo che “non hanno una struttura solida ma reti molto estese”.

“L’Unione Europea ed alcuni dei suoi membri chiave sono stati presi in ostaggio da un impero finanziario e

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Immigrazione, il Generale Vincenzo Santo: “Ecco come bloccare gli sbarchi con l’esercito in pochi giorni”.

Immigrazione, il generale Vincenzo Santo a Libero: "Ecco come bloccare gli sbarchi con l'esercito in pochi giorni"

di Francesco Bozzetti
Dal premier Gentiloni al ministro dell’Interno Minniti, dalla presidente della Camera Boldrini a quello del Senato Grasso, tutti dicono che l’immigrazione è un fenomeno epocale, che non si può controllare ma solo assecondare. Semmai da condividere con il resto dell’Unione europea.
Non bastano per far cambiare rotta alla nostra classe politica, i veti all’ingresso di altri immigrati del presidente francese Macron, la chiusura della frontiera austriaca e neppure l’appello del gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) a chiudere i porti italiani per fermare l’ondata migratoria. La linea di palazzo Chigi appare ferma e intransigente: «Noi facciamo il nostro dovere e pretendiamo che l’Europa intera lo faccia al fianco dell’Italia»…

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L’Europa non sopporta più l’ingerenza di George Soros

George Soros

Sembra che alcuni Paesi europei si stiano affrettando a “sbarazzarsi” delle ONG finanziate dagli americani.
Le organizzazioni non governative (ONG) americane sono cadute in disgrazia. L’Italia, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e persino la Polonia, che fino a poco tempo era considerata un fedele alleato degli Stati Uniti, si sono schierate contro le ONG finanziate dagli Stati Uniti. Quelle che promuovono nel mondo la globalizzazione e la “democrazia” all’americana.
Più di tutti l’insofferenza si è incanalata contro George Soros. Ad esempio, il primo ministro ungherese Viktor Orban, ha definito lo speculatore americano e la sua fondazione “Open Society”, una copertura per il pagamento di attivisti politici. Secondo il presidente ceco Milos Zeman, Soros ha intenzione di organizzare una “rivoluzione colorata” in Repubblica Ceca…

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