Blocco Navale o Blocco Mentale?

di Augusto Sinagra
Come tutte le vicende italiane dal dopoguerra ad oggi, esse o sono una farsa o sono una tragedia.
Ora mi riferisco alla questione della immigrazione clandestina e cioè intesa come violativa di ogni regola nazionale o europea. Mi riferisco alla vicenda dei Centri (due) di accoglienza allestiti in Albania. Sono costati una barca di soldi e realizzati per affidamento diretto senza alcun criterio di trasparenza. Il primo “utilizzo” di uno di questi due centri ha visto il trasferimento di 16 persone trasportate in Albania con una nave militare italiana con un costo di circa 250 mila euro. Probabilmente molto di più. Era più economico affidare il trasporto alla Società Costa Crociere…

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Stipendi, Benefit e Sussidi: Quanto si Guadagna sulle Navi delle Ong Pro Migranti

di Francesca Galici
Un social media manager arriva a guadagnare 3300 euro, poco meno di un coordinatore di missione, che ne prende 3600 al mese: ecco gli stipendi delle Ong dei migranti.
Quanto si guadagna a lavorare per una Ong? Tante volte ci si è posti questa domanda se non si crede alle favole e al fatto che le organizzazioni non governative funzionino solo col volontariato. Che poi pure quello, anche se poco, è retribuito.
Gli stipendi, almeno nelle Ong tedesche dei migranti, sono di tutto rispetto e fanno un po’ invidia agli stipendi di molti impiegati italiani. Basti pensare che un social media manager assunto dalla Ong Sos Humanity arriva a guadagnare fino a 3.300 euro mensili a cui si aggiungono le indennità, come spiegato nell’annuncio pubblicato dall’organizzazione, e pure qualche benefit…

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Mons. Viganò: “Invasione di Clandestini voluta dall’Elite Globalista”

Mons. Carlo Maria Viganò: “L’invasione di immigrati clandestini è voluta dall’élite globalista”.
Mons. Carlo Maria Viganò: “L’invasione è voluta dall’élite globalista con due scopi: il primo è la sostituzione etnica nelle nazioni al fine di cancellarne l’identità, le tradizioni e la fede. Il secondo è alimentare il raket dei negrieri e delle organizzazioni pseudoassistenziali che lucrano sul fenomeno migratorio (tanto laiche quanto ecclesiastiche).
La prova della strumentalità di questa invasione sta nel fatto che la maggioranza dei clandestini è di religione islamica o indù, e che provengono da regioni in cui non ci sono conflitti.
Viceversa, non vi è praticamente nessun corridoio umanitario per accogliere i profughi di stati in cui vi è la guerra civile e in cui i Cristiani sono perseguitati. Se infatti l’Europa accogliesse rifugiati Cristiani, rafforzerebbe la loro presenza e non creerebbe alcun conflitto sociale, mentre vuole ottenere lo scopo diametralmente opposto…

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La Riduzione in Schiavitù dei Migranti Africani: il “Big Business” in Libia grazie ai Finanziamenti dell’UE

di Alexander Rubinstein
Un’indagine delle Nazioni Unite ha concluso che il denaro fornito dall’Unione Europea a entità statali in Libia ha facilitato crimini contro l’umanità, che vanno dal lavoro forzato e la schiavitù sessuale alla tortura.
Secondo un recente rapporto delle Nazioni Unite, attraverso il sostegno finanziario alla Guardia costiera libica e alla Direzione libica per la lotta alla migrazione illegale (DCIM), l’Unione Europea ha aiutato e favorito i crimini contro l’umanità.
Il 27 marzo 2023, le Nazioni Unite hanno pubblicato i risultati di un’indagine durata tre anni, confermando che “la detenzione arbitraria, l’omicidio, lo stupro, la riduzione in schiavitù, la schiavitù sessuale, l’uccisione extragiudiziale e la sparizione forzata” sono diventate una “pratica diffusa” nell’ex prospera nazione della Libia, che è stata immersa nella guerra civile, dalla guerra per il cambio di regime della NATO oltre un decennio fa.
Mentre i crimini contro l’umanità sono risultati diffusi in tutto il paese, il rapporto si concentra sulla difficile situazione dei migranti e accusa l’Unione Europea di aver consentito al governo di unità nazionale con sede a Tripoli di mettere in atto abusi contro gli africani che chiedono asilo in Europa…

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La Guerra Civile Vaticana

di Manlio Lo PrestiInfrangendo un impermeabile silenzio e la usuale segretezza totale, da qualche tempo il Vaticano è agli onori della cronaca. Questa esposizione mediatica non sta sfuggendo a nessuno.
Gli interrogativi sono numerosi. Partiamo da una serie di scandali e di casi non ancora chiariti. Tutto ciò che accade nella cittadella non è mai da sottovalutare, soprattutto per le ricadute che colpiscono la politica italiana da venti secoli.
Ricordate lo strano ritrovamento di ossa umane negli scantinati della nunziatura vaticana a Roma? Una notizia che aveva il tenore di un avvertimento piuttosto che essere una informazione, come peraltro accade con gran parte delle notizie diffuse in Italia. Poi il silenzio subito dopo.
All’improvviso viene “lanciato” un grappolo di notizie frammentarie che riguardano anche il pluridecennale caso Orlandi. Si fanno domande, sorgono sospetti. Una nota trasmissione di giornalisti aggressivi corre dietro ai possibili pupari e/o esecutori materiali di oscure operazioni finanziarie, di rapimenti, di valorizzazione di persone, di minori prima abusati, di investimenti immobiliari speculativi poco evangelici…

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Migranti, Dichiarato Stato di Emergenza: Stanziati 5 Milioni di Euro

Prima creano il Problema… poi offrono la Soluzione…
Il governo dichiara lo stato di emergenza per sei mesi. In seguito al boom di arrivi di migranti, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza. Su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, è stato deliberato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale a seguito dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti attraverso le rotte del Mediterraneo.
Lo stato di emergenza, sostenuto da un primo finanziamento di cinque milioni di euro, avrà la durata di sei mesi. Dall’inizio dell’anno, secondo il Viminale, sono giunti in Italia 31.292 migranti, quasi quattro volte e mezzo in più rispetto agli arrivi dello stesso periodo del 2021…

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Immigrati scaricano in Italia i figli, la rivelazione: “Vengono perché sanno che dove governa il PD saranno mantenuti”

In Albania e Kosovo c’è un passaparola che va avanti da un decennio: se vuoi mandare un figlio (minore) in Italia per farlo formare a spese dei contribuenti italiani, meglio scegliere una regione governata dal PD come l’Emilia Romagna o la Toscana.
L’Italia, infatti, garantisce vitto, alloggio e percorsi di integrazione a 7.580 figli di immigrati che si dichiarano presunti minori. Un business osceno. E di questi, 1.662 sono albanesi (un flusso costante nel tempo), il 22% del totale. A questi, vanno aggiunti altri 359 kossovari, nazionalità all’ottavo posto della strana classifica che registra “un aumento della presenza” di minori di queste due nazionalità. Due particolarità: gli albanesi accolti a Firenze hanno un’età media di 17,4/17,5 anni (un caso?) e quasi nessuno, neppure tra i kossovari, risulta irreperibile. Il motivo è semplice: è qui che vogliono rimanere. A spese nostre.
Secondo quanto emerge dal report del Ministero del Lavoro, chi parte da Tirana o Pristina sa bene dove dirigersi. La maggior parte degli albanesi sono infatti accolti in Emilia Romagna e Toscana. Lo stesso vale per i kossovari, che in numero minore si concentrano anche in Friuli Venezia Giulia e Veneto. “Questo – spiega una fonte del Comune di Firenze – lascia presupporre l’esistenza di un racket organizzato e governato da qualcuno che li porta prevalentemente in queste regioni”

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Il business Ong, l’accusa della Corte dei conti europea: miliardi di sovvenzioni senza trasparenza

di Cristiana Mangani
A tenerle in vita sono le donazioni dei privati, delle aziende, le sovvenzioni istituzionali e le campagne di crowdfunding. Le ong vivono di questo, ma anche di tutti quei soldi che vengono stanziati dall’Unione europea e che rappresentano un giro di circa 11,3 miliardi di euro.
Una fetta enorme di denaro che è stata pianificata dalla Commissione Ue, nel periodo 2014-2017, la cui esecuzione è stata affidata direttamente alle organizzazioni non governative.
Le irregolarità
Il business si basa su progetti presentati e non sul soccorso in mare, ma ha fatto scattare l’allarme della Corte dei conti europea che, nella relazione presentata qualche giorno fa, ha rilevato parecchie irregolarità nelle “modalità con le quali i finanziamenti Ue, attuati tramite Ong, per gli aiuti umanitari e allo sviluppo, per la protezione dell’ambiente, la cultura e per altre finalità, vengono tracciate e indicate”. Insomma, non c’è trasparenza e non è chiaro questi soldi dove vadano a finire, come vengano gestiti e anche a cosa vengano destinati…

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Ong istruisce migranti: “Dobbiamo recitare la commedia, sono stupidi”

 di Federico Garau
I volontari insegnano ai migranti come recitare la parte delle vittime, come inventare storie strappalacrime e come recitare preghiere, un vero e proprio vademecum per ingannare gli agenti di frontiera.
Nell’occhio del ciclone, la “Advocates Abroad”, importante Ong che agisce nella Grecia settentrionale per dare assistenza a rifugiati o presunti tali. Ciò che in tanti sospettavano, ha trovato esplicita conferma grazie ad un video, che riprende in modo inconsapevole il direttore esecutivo dell’associazione, Ariel Ricker. La donna, con grande nonchalance, spiega dettagliatamente al suo interlocutore, come ingannare ed impietosire la polizia di frontiera, tramite il racconto di traumi mai accaduti e persecuzioni inventate di sana pianta.
Le immagini sono state divulgate dalla documentarista giornalista canadese Lauren Southern, e gettano nuova luce su quanto sta accadendo in questo momento in Europa…

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Il Dalai Lama dichiara che l’Europa appartiene agli europei, non ai rifugiati

di Luciano Lago
Il Dalai Lama, quando parla, si riferisce con serenità metafisica, monastica all’ “unicità” dell’umanità, descrive il capitalismo occidentale come “spezzato”, e invita le nazioni sviluppate a cercare l’armonia con l’ambiente e a colmare il vuoto di ricchezza.
Il leader spirituale tibetano ha poi scatenato la rabbia dei settori globalisti, dopo aver dichiarato che “l’Europa appartiene agli europei” e che i rifugiati dovrebbero tornare nei loro paesi.
Parlando ad una conferenza nella terza più grande città svedese, Malmö, che ospita una grande popolazione di rifugiati, il 14° leader tibetano ha affermato che i rifugiati dovrebbero col tempo tornare e “sviluppare i propri paesi d’origine”. Le sue osservazioni hanno scatenato la rabbia tra molti commentatori dei grandi giornali e di vari utenti dei social media, che lo hanno definito un “bigotto di prim’ordine e un ipocrita”.
Il Dalai Lama, premio Nobel per la pace, seguito da milioni di buddisti in tutto il mondo, non è la prima volta che fa commenti controversi sui richiedenti asilo. In un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter, nel 2016, aveva affermato che c’erano “troppi rifugiati” in Europa e che “l’Europa non può diventare un paese arabo”

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