ZTL, “Città in 15 Minuti” e Riconoscimento Facciale: Prove Tecniche di Esclusione Sociale

di Redazione La Pekoranera.it
Si respira aria di lotta, quasi da guerra civile, nelle periferie di Milano e Roma.
La gente meno accorsata economicamente non ci sta al piano d’esclusione sociale tristemente noto come “acquartieramento”, anche detto “città da quindici minuti”.
In Gran Bretagna la giunta municipale di Oxford ha già approvato la divisione in quattro quartieri della città, ai residenti comuni non è permesso sortire dal proprio rione per più di cento volte l’anno: pena una sanzione di oltre ottanta sterline e, nei casi di reiterazione, sospensione di patente e misure detentive, soprattutto per disoccupati e pensionati sprovvisti di un valido motivo per sortire dalla propria zona.
Il capitalismo fiscale di sorveglianza ha bisogno d’irreggimentare tutti gli umani, di controllarli continuamente: il compito di governi ed organizzazioni sovrannazionali, come vi abbiamo già spiegato, è introdurre l’obbligo alla tracciatura costante del cittadino. Chi eluderà gli obblighi, soprattutto non rispetterà i limiti a spostamenti e movimenti, o per diverse ore al giorno non risulterà tracciabile, assurgerà a criminale cibernetico, a nemico del sistema…

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Zoovax

di G.M. (Berserksgangr)
La bizzaria mentale atta ad amplificare le divisioni sociali diventa con il passare del tempo sempre più tangibile ed evidente.
Più passano i giorni, più aumenta il numero di persone discriminate in questo periodo di pseudopandemia. L’aria si fa sempre più pesante. Niente bar, niente negozi, niente cinema, niente teatro, niente libreria, niente vestiti, niente equità, niente giustizia, niente trasporti, niente pensione, etc etc.
Chi ha architettato tutto ciò deve confidare nella speranza che gli animali che ha chiuso in gabbia non riescano a piegare le sbarre, poiché la prigionia e le catene rendono le bestie come noi inquiete ed aggressive…

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Gli adolescenti e il brivido del rischio

di Enrica Gaetano
Studi recenti hanno indagato quali siano i fattori che portano gli adolescenti ad adottare comportamenti rischiosi, promiscui e impulsivi. Oltre ai fattori neurobiologici sono emersi anche fattori di carattere sociale.
Alla luce degli studi recenti, sorge spontaneo chiedersi se davvero gli adolescenti siano delle inarrestabili e autolesive macchine in corsa o se invece ci siano altri fattori coinvolti nella propensione al rischio in adolescenza.
L’adolescenza è un periodo estremamente delicato: solo nel 2015 si stimano circa un milione e mezzo di morti di età compresa tra i 10 e i 19 anni.
Più precisamente si calcola che la percentuale mondiale di decessi tra i 15 e i 19 anni sia del 35% più alta rispetto alla fascia di età che va dai 10 ai 14 anni, soprattutto per il genere maschile; le morti si verificano soprattutto a seguito di incidenti stradali, violenza interpersonale, autolesionismo e abuso di alcol o tabacco (Telzer et al., 2015)…

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Il “Bel Paese” che non c’è più!

di Emanuel Pietrobon
Cosa resta del popolo di eroi, santi, navigatori e scienziati, a 157 anni di distanza dall’unificazione?
L’Italia è il paese dai mille soprannomi, amata dal cinema, odiata da molti, famosa per la cultura culinaria ricca e diversificata, celebre per l’incapacità dei suoi abitanti di curarla e rispettarne a dovere il patrimonio naturale, storico, culturale ed artistico.
Crisi del debito, progressivo smantellamento dello stato sociale, corruzione endemica, nepotismo, clientelismo, appiattimento della politica economica e sociale all’agenda comunitaria e una generale miopia da parte dei politici alla guida del paese, dalla fine della Prima Repubblica, hanno demolito nel giro di un ventennio il mito dell’Italia. L’Italia… ovvero la sesta potenza economica mondiale, nazione sovrana e premurosa genitrice di un’industria invidiata dal monto intero per la qualità – made in Italy – dei suoi prodotti…

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