I Paesi Più Pericolosi d’Europa per una Passeggiata Notturna

Basandosi su dati recenti del 2024-2025, testimonianze oculari e analisi di esperti, questa indagine svela come le inondazioni demografiche stiano mettendo a repentaglio la sicurezza pubblica, costringendo la gente comune a barricarsi in casa al tramonto.
Immaginate di uscire per una passeggiata notturna sotto i bagliori della Torre Eiffel, solo per sentire l’eco di passi che si avvicinano rapidamente dietro di voi. Oppure di attraversare le grandi piazze di Bruxelles, dove il brusio della storia si mescola ora al crepitio degli spari. Nei vicoli avvolti dalla nebbia di Londra, una semplice passeggiata verso casa si trasforma in una scommessa con ombre che impugnano coltelli.
Non è la trama di un thriller crudo, ma la cruda realtà per milioni di persone in tre delle nazioni più orgogliose d’Europa: Francia, Belgio e Regno Unito. Mentre i confini sono messi a dura prova da ondate di migrazioni incontrollate, le strade un tempo affascinanti si sono trasformate in labirinti pericolosi dopo il tramonto.
Allacciate le cinture: ci immergiamo nelle statistiche, nelle storie e nelle tensioni latenti che rendono questi Paesi i più rischiosi d’Europa per una passeggiata serale…

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Le Nuove Povertà Urbane: Lavoratori che Dormono in Auto o Roulotte

Hanno un lavoro, uno stipendio e una routine ma non una casa.
È la nuova povertà urbana che cresce silenziosa in Italia: lavoratori poveri costretti a vivere in auto, roulotte o camper parcheggiati ai margini delle città.
“Lavoro otto ore, poi dormo in macchina”. Andrea, 43 anni, operaio metalmeccanico a Milano, guadagna 1.350 euro al mese. “Per risparmiare — ha raccontato a Repubblicadormo in macchina da un anno. Ho una doccia in palestra e mangio dove capita. All’inizio mi vergognavo, poi ho capito che non ero solo.”
Le associazioni stimano centinaia di casi simili a Roma, Torino e Bologna: padri separati, badanti, rider, addetti alla logistica, persone che hanno perso la casa ma non la dignità…

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Sconvolgimenti e Caduta Definitiva dell’Europa

di Gabriele Sannino
È molto probabile che in Europa ci siano SCONVOLGIMENTI prima della sua caduta definitiva.
Del resto, qui si annida il Deep State mondiale, cosa che non è una bellissima notizia per i popoli europei che vorrebbero solo una reale democrazia e quindi rappresentanza.
Basti pensare a quello che sta per accadere in Francia: qui la stragrande maggioranza dei francesi non ne può più nè di Emmanuel Macron nè del premier Francois Bayrou, alias il capo del governo, quest’ultimo in carica – pensate – solo dal 13 settembre 202.
Secondo tutti i sondaggi, più del 70% non tollera più né il Presidente né il Capo del Governo, cosa che ci fa ben capire l’aria che si respira oltralpe…

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Riecco i Diktat di Lagarde: Ora la BCE Incita i Governi ad Aumentare le Tasse e Tagliare Fondi

di Valerio Malvezzi
La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse sui depositi al 3,25%, con un taglio di un quarto di punto, adottando ancora una volta un approccio cauto e progressivo.
Si prevede che seguiranno ulteriori riduzioni fino all’autunno del 2025 per un totale di 125 punti base. Durante una conferenza stampa Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea, ha confermato l’unanimità nella decisione, evidenziando la dipendenza della decisione dai dati economici e la continua incertezza sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea. Nonostante un rallentamento economico evidente, con la Germania in difficoltà, la Lagarde avrebbe escluso una recessione imminente, guarda un po’, prevedendo un atterraggio morbido per l’economia dell’eurozona…

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L’Europa di Tutti… o Forse No…

di Manlio Lo Presti
Anche con questa tornata farsa di votazioni europee, si conferma la drammatica scarsa rilevanza del voto dei cittadini europei.
I Paesi europei sono membri di una struttura comunitaria chiusa, ostile, fredda, gigantesca che tutela prioritariamente gli interessi industriali e finanziari delle multinazionali prima, e dei due/tre Paesi, poi.
I segnali dal futuro non lasciano intendere che avverrà un mutamento per accrescere il peso dei cittadini alla vita della mega struttura UE. Ci sono troppi miliardi che limitano pesantemente o perfino eliminano eventuali ingerenze. La catena di comando espressa dai due-trecento componenti dei consigli di amministrazione delle aziende multinazionali non mollerà le redini nemmeno un po’…

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