Nuova Fase della Guerra “Ibrida” contro la Serbia

di Giulio Chinappi
Dopo gli episodi di dicembre, l’offensiva ibrida contro la Serbia si è nuovamente intensificata per mezzo del Kosovo, creazione della NATO, con il chiaro obiettivo di attaccare uno dei principali alleati della Russia.
Dall’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, la Serbia ha sempre mantenuto una posizione in linea con la storica amicizia che unisce Belgrado a Mosca. Il governo del presidente Aleksandar Vučić si è categoricamente rifiutato di prendere parte a qualsiasi tipo di sanzione antirussa, e proprio per questo il suo Paese è entrato nel mirino dell’imperialismo statunitense, che attraverso le guerre NATO nella ex Jugoslavia ha creato un avamposto antiserbo e antislavo in Kosovo.
Già nello scorso dicembre, erano partite le prime provocazioni da parte kosovara, sempre con il sostegno delle forze dell’alleanza atlantica. Sin da allora, avevamo sottolineato come le mosse contro la Serbia avessero la duplice funzione di punire lo stesso governo di Belgrado, reo di non essersi allineato ai dettami di Washington, ma anche di aprire un nuovo fronte contro la Russia…

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