Folkerts Landau: “L’Italia, è il paese più virtuoso in Europa”!

di Fabio Lugano
“L’Italia, è il paese più virtuoso in Europa”, almeno secondo l’economista Folkerts Landau, capo della Deutsche Bank a Londra.
Folkerts Landau, economista e capo della Deutsche Bank a Londra, interviene spesso, come commentatore della situazione economica e dei mercati, su Bloomberg TV. Il 18 ottobre scorso, nel suo intervento ha parlato anche dell’Italia, sempre sul medesimo canale.
Nel video sotto potere ascoltare direttamente il suo intervento in inglese, questa è la traduzione: “L’Italia ha un surplus, se non per il pagamento degli interessi. La cosa più straordinaria è che lo sforzo fiscale dell’Italia è oltre ciò che chiunque altro ha fatto in Europa, ed ha accumulato surplus primari per il 13% del PIL, mentre la Germania solo il 5%

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In caso di attacco finanziario, l’Italia è pronta a guardare verso est?

di Danilo Della Valle
L’unica cosa certa è che una parte di Italia, quella delle lobby e degli amici delle multinazionali”, si ostina ancora a guardare al vecchio e obsoleto mondo unipolare senza voler aprire gli occhi.
L’ultima questione della nave “Diciotti” e il continuo braccio di ferro tra governo italiano e Ue sulla questione migranti, è l’ennesima questione di rilievo che pone Roma in contrasto con Bruxelles.
Qualche settimana fa diversi membri del governo italiano hanno parlato di un attacco speculativo nei confronti dell’Italia; soprattutto il sottosegretario Giorgetti ha dichiarato di aspettarsi una manovra da parte di fondi speculativi “affamati”, pronti ad attaccare l’Italia così come hanno fatto con la Turchia.
Tuttavia, il ministro Luigi Di Maio smentendo, qualche ora dopo, i timori di una parte del governo, ha affermato di non condividerne le preoccupazioni, pur avvisando i mercati di non essere ricattabile. Intanto, il governo si cautela guardando ad Est: è notizia di qualche giorno fa la costituzione da parte del Ministero per lo sviluppo economico della task force Cina, volta a rafforzare le relazioni economiche e commerciali con Pechino…

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L’Europa “matrigna” che favorisce chi specula sulla Grecia in fiamme

di Ruggiero Capone
Il dito accusatorio dell’intero pianeta è puntato contro il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, reo secondo più fonti, di fare gli interessi delle banche del centro Europa. In nome di queste ultime, avrebbe favorito le speculazioni a danno dei paesi più poveri dell’Ue.
A remare contro l’Unione europea anche il gelo verso l’ultima “tragedia greca”: 48 focolai simultanei che, in cinque diversi fronti, hanno assediato Atene con le fiamme. Il governo greco ha chiesto aiuto agli Usa di Trump dopo le poche attenzioni dello staff di Juncker.
Proprio i droni Uav, messi a disposizione dagli Usa per le attività di monitoraggio e coordinamento dei soccorsi, hanno evidenziato come tutti i focolai d’incendio fossero dolosi, provocati da unica regia che avrebbe gestito più di cinquanta sabotatori esperti in incendi. Quindi non opera di piromani occasionali, ma di uomini al soldo di speculatori internazionali.
Il premier greco Alexis Tsipras ha parlato di “minaccia asimmetrica” che si starebbe abbattendo sul Paese. C’è un tentativo d’ulteriore destabilizzazione della Grecia, ad opera di holding immobiliari collegate a banche d’affari lussemburghesi, belghe, olandesi e tedesche…

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Via la Troika, la Grecia non esiste più: le hanno rubato tutto, anche la voglia di vivere…

Tsipras e Junker ridono… dopo aver illuso il popolo greco di opporsi alla UE con un referendum contrario alla svendita delle istanze della Grecia, il mefitico, pusillanime Tsipras, ha lasciato sventrare la sua nazione, come un animale sacrificale sull’altare di Moloch-UE.
Ed ora, dopo averla ridotta in completa rovina, continua senza alcuna nonchalance sulla via della perdizione UE,  lasciando il popolo greco umiliato, reso inerme e senza più alcuna via d’uscita.
Finalmente la Troika lascia la Grecia. Spremuta fino all’osso e dissanguata. Una guerra avrebbe fatto meno danni. Era arrivata perché la Grecia non aveva fatto i “compiti a casa” e aveva un debito troppo elevato. La Grecia è entrata nel 2010 nel “programma di aiuti” Ue, col rapporto debito/Pil al 146%… e tutti a dire “Grecia sprecona”, oggi, però, questo rapporto è salito al 180%. Ecco gli imperscrutabili successi della Troika!…

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Ci siamo: la UE crea una rete di censori. La libertà d’opinione è in pericolo!

di Marcello Foa
È da un anno e mezzo che l’Unione europea e gli Stati Uniti preparano il terreno. E ora ci siamo: tra non molto avremo una rete di fact-checkers, naturalmente indipendenti, naturalmente rispettosi di un rigoroso codice etico e naturalmente dediti alla causa suprema: la lotta alle fake news ovvero del mostro che agita i sonni dell’establishment.
Tutto questo, in realtà, come ripeto da tempo, ha un solo scopo: legittimare l’introduzione della censura, limitare l’impatto e la diffusione di idee non mainstream, naturalmente negando che di censura si tratti.
Ma così sarà: non c’è vera democrazia quando qualcuno si arroga il diritto di decide cos’è vero e cos’è falso, e rendendo inviolabile e sacra, quella che in realtà è una pericolosissima forma di strabismo, perché si addita solo una parte del problema, le fake news veicolate dai social media, e si ignora il vero scandalo, che è rappresentato dalla manipolazione delle notizie creata all’interno dei governi, il cui impatto è infinitamente superiore.
Qualunque frottola sulla Siria, sull’Ucraina, sulla Grecia resta rigorosamente impunita, purché abbia origine dentro a un’istituzione, proprio quelle istituzioni che ora pretendono, per il nostro bene, di limitare i confini della libertà di espressione…

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I Tecnocrati vogliono farci credere che il mondo sia troppo complesso per la democrazia

In politica non esiste un progresso costante, solo un’infinita e deprimente circolarità. Democrazia e libertà sono inevitabilmente vulnerabili ed effimere; sono sempre messe in dubbio da chi detiene il potere e si ritiene più intelligente degli altri, e quindi costantemente a rischio di essere sovvertite.
In un commento recentemente apparso sul Telegraph, si mettono in luce i tentativi attualmente in corso in Gran Bretagna per bloccare e screditare il processo democratico della Brexit. Gli argomenti sono sempre gli stessi, utilizzati ormai in qualsiasi paese in cui la volontà popolare è abbastanza forte da minacciare lo status quo e gli interessi delle élite: una surreale celebrazione di modelli di governance pre-ottocenteschi, con tutto il potere concentrato nelle mani di un’aristocrazia di burocrati non-eletti, paternalisticamente ritenuti gli unici capaci di comprendere la complessità del mondo odierno. Di fronte a queste derive autoritarie e oscurantiste, è necessario che i cittadini resistano e rivendichino con forza la prevalenza del buonsenso e della trasparenza”. (Allister Heath, 31 gennaio 2018)…

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Grecia: all’asta sul web tutto ciò che si può vendere… anche le case private

di Maurizio Pagliassotti 
La Grecia di Tsipras affronta l’ultima parte della svendita totale del suo patrimonio e della sua civiltà. Sul mercato finisce la stessa democrazia.
Grecia di Alexis Tsipras è entrata nella «fase laboratorio»: vedere cosa succede ad un paese lasciato nelle mani dei creditori. Disse Milton Friedman: «Lo shock serve a far diventare politicamente inevitabile quello che socialmente è inaccettabile»: lo shock della Grecia risale all’estate del 2015 quando con la giacca gettata sul tavolo al grido di «prendetevi anche questa» il primo ministro Alexis Tsipras firmò la resa senza condizioni della sua nazione sconfitta.
Umiliato di fronte al proprio paese e al mondo da Angela Merkel, volutamente. Sul tavolo, quella notte, non finì solo la Grecia, ma la stessa democrazia, che l’occidente ha vissuto in quelli che il grande storico Hobsbawm ha definito «i gloriosi trent’anni». Il voto greco, consapevole, che rifiutava il commissariamento della Trojka ad ogni costo, veniva tradito in cambio di un piano “lacrime e sangue”, ancor più punitivo, perché doveva sanzionare l’ardire di un popolo intero che osava ribellarsi alla volontà suprema dell’Europa finanziaria. Che solo in quel caso e per pochi giorni gettò la maschera della finta solidarietà, dei traditi valori di Ventotene, e si manifestò nella pura essenza del terrorismo finanziario…

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La gente deve aver paura di uscire dall’Europa!

brexit

Si annunciano tempi duri per la Gran Bretagna, alla quale gli stati dell’Unione Europea stanno per imporre quello che appare come un vero e proprio embargo.
Come prevedibile, gli eurocrati vogliono evitare nel modo più assoluto che il brexit possa condurre a dei miglioramenti in Gran Bretagna, poiché farlo, dimostrerebbe il fatto che l’UE non è conveniente, e alimenterebbe il già forte euroscetticismo dilagante nei vari stati membri. Anzi, con l’occasione del Brexit, cercheranno di dimostrare il contrario, per togliere forza al movimento “internazionale” euroscettico: la gente…

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Interferenti endocrini: l’Ue svende la salute dei cittadini

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La Commissione, ha proposto criteri per regolare queste sostanze dannose per il sistema endocrino, a tutto vantaggio delle lobby dell’industria agro-chimica, con deroghe più ampie.

L’Europa continua a farsi beffe della salute dei suoi cittadini. La Commissione europea ha rilasciato in questi giorni (giugno 2016) i criteri per regolare gli interferenti endocrini (EDC), sostanze o molecole chimiche dannose per la salute – presenti in pesticidi, additivi alimentari, cosmetici – che agiscono sugli ormoni e sul sistema endocrino, degli uomini come degli animali. Invece di tutelare…

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