Viene giù Tutto!

Finalmente anche la “controinformazione” italiana si sta accorgendo del dato inflattivo. Bene. Era ora! La variabile impazzita si avvia – volendo il fato – a tirare giù uno degli organismi sovranazionali più importanti per il Sistema: la UE.
Avete seguito il “test” approntato sulla famigerata “variante Omicron”? È stato interessante, vero? Avrete notato come ad un certo punto della narrazione pareva di essere stati nuovamente catapultati a febbraio/marzo 2020. Con il solito terrore indotto e scivoloni mediatici dettati dalla fretta. Analizziamo bene quanto è successo.
Prima fase: lancio del terrore relativo alla “variante Omicron”. I Manovratori sanno perfettamente che l’inflazione è ormai fuori controllo e rischia di mandare in pezzi la UE. E sanno anche che, per rallentare il processo (troppo veloce, variabile impazzita), dovranno operare lockdown e drastica compressione dei consumi. Cosa si inventano a questo punto? Primo tentativo: una nuova variante Covid. La narrazione investe tutti improvvisamente come una pioggia di bombe dal cielo. Immediatamente si parla addirittura di “quarta dose” e il messaggio implicito è: “è possibile che non possiate uscire di casa fino alla quarta dose o fino a quando non vaccinerete tutti i bambini”

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Carta igienica e radiolina a pile… Lo Spettro del Grande Blackout

di Don Quijote
Natale al buio, qualcuno addirittura ora teme e ipotizza. Sempre più si aggira fra i media lo spettro del duraturo blackout europeo evocato qualche giorno fa dal ministro Giorgetti.
In effetti, le precondizioni continuano ad esserci tutte, e anzi ad esse si sta aggiungendo il freddo: il Texas insegna. Per il resto, il gas è sempre scarso e caro ed un modo semplice per contenere l’inflazione rampante che “preoccupa” l’UE, potrebbe essere abbattere consumi e produzione lasciando che la grande oscurità spontaneamente si produca… (con le conseguenze tremende che questo scenario determinerebbe… ma ormai lo sappiamo bene che questi personaggi senz’anima sono capaci di tutto – ndr)
Infatti ai piani alti romani, dove pure sanno che il rischio è reale, non risulta che stiano studiando contromisure, soluzioni o almeno toppe. Men che meno si parla della definizione di un piano europeo anti blackout, che secondo il ministro sarebbe necessario….

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