Il M5S? La più grande Truffa politica della Storia!

di Nicola Mattei

I “Pentastellati” prima di vendersi al PD: “Il Mes va smantellato”…

Il programma del Movimento 5 Stelle per le elezioni 2018 - Il Post

M5S e Mes, storia di un grande amore. Di quelli che non sembrano mai sbocciare e poi, prendendo a prestito Venditti, fanno dei giri immensi e alla fine ritornano. Anche se il punto di arrivo è sensibilmente lontano dai nastri di partenza. E se questo stesso punto è quello di “caduta”, ultima espressione usata per cercare di far trucco e parrucco ad un voto che tradisce totalmente le linee programmatiche.

Mes: il M5S parlava di “Smantellamento”

La “caduta” potrebbe invero anche essere quella della maschera. Non una novità dopo la giravolta con la quale i pentastellati sono passati dagli attacchi all’arma bianca contro il Pd a governarci insieme. Volevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno (forse non sanno che l’intera attività parlamentare è disponibile in rete: basta un minimo di competenza nel navigare un sito), si sono ridotti a fare da stampella. O da cugino scemo, se preferite.

Anche sul Mes, i M5S replicano così la trama della giravolta a 180 gradi. Solo così si spiega l’ennesima inversione a “U”. Condita da un profluvio di artifici retorici destinati a far la fine di una scritta sulla sabbia. Se è vero che verba volant ma scripta manent, vediamo allora cosa dicevano, non più tardi di tre anni fa, proprio sul Meccanismo Europeo di Stabilità.

L’occasione è quella di una votazione in rete sul programma esteri del Movimento. Dieci i temi sottoposti agli iscritti, chiamati ad esprimere tre priorità. Su quasi 70mila preferenze espresse, quasi un decimo sono andate alla voce “Smantellamento della Troika”. Concetto abbastanza chiaro di per sé, ma ancora più specifico nella spiegazione: “Il M5S si opporrà in ogni modo a tutti quei ricatti dei mercati e della finanza internazionale travestiti da ‘riforme’. In particolare, si impegnerà allo smantellamento del MES”.

Di Maio: “Mi rifiuto di firmare l’Accordo”

Luigi Di Maio scende in campo a favore di Ciarambino: “Unica valida alternativa” | Corriere dell'Irpinia

Certo, si dirà, i programmi lasciano sempre un po’ il tempo che trovano. La declinazione politica è poi un altro discorso. Anche qui, però, i pentastellati hanno sempre mostrato (almeno all’apparenza) di essere pronti alle barricate.

Prendiamo ad esempio la “Risoluzione Molinari – D’Uva”. Parliamo del documento con il quale il parlamento assegnava al premier un preciso mandato nella trattativa in corso sulla riforma del Mes. Impegnando l’esecutivo “a non approvare modifiche che prevedano condizionalità che finiscano per penalizzare quegli Stati membri che più hanno bisogno di riforme strutturali e di investimenti”. Conte agì poi di testa sua, innescando una delle tante fratture che porteranno, di lì a poco, alla fine dell’esecutivo gialloverde.

Cambia lo spartito (l’alleanza), non uno dei suonatori. I grillini rimangono in sella e strappano pure Luidi Di Maio al ministero degli Esteri. È proprio in questa veste che l’allora capo politico (lo stesso del “Mai con il partito di Bibbiano”) teneva a precisare la propria posizione: Sapete chi dovrà firmare il Mes? Il ministro degli Esteri. O delegare qualcuno, come ministro degli Esteri. Il ministro degli Esteri sono io e vi posso assicurare che ieri non è stata votata nessuna autorizzazione, né a firmare il Mes, né a chiudere l’accordo sul Mes, perché altrimenti io mi sarei rifiutato, con tutto il Movimento 5 Stelle, di votare quella risoluzione e quell’atto”.

Articolo di Nicola Mattei

Fonte: https://www.rassegneitalia.info/il-m5s-la-piu-grande-truffa-politica-della-storia-i-pentastellati-prima-di-vendersi-al-pd-il-mes-va-smantellato/

LA FABBRICA DEI MALATI
Business, manipolazione e corruzione dietro al mercato delle industrie farmaceutiche
di Marcello Pamio

La Fabbrica dei Malati

Business, manipolazione e corruzione dietro al mercato delle industrie farmaceutiche

di Marcello Pamio

"La scienza medica è un'impresa industriale gestita e controllata da produttori
(medici, ospedali, laboratori farmaceutici) che incoraggiano la diffusione di procedimenti
d'avanguardia costosi e complicati, e riducono così il malato e i suoi familiari
allo stato di docili clienti".
Ivan Illich

"Il modello di business dell'industria farmaceutica è basato proprio sull'allargamento della sfera
delle malattie: il marketing creativo serve ad ampliare il bacino di clienti,
convincendo chi è probabilmente sano a ritenersi almeno moderatamente malato".
Allen Frances, medico psichiatra. 

La commercializzazione della malattia è l’arte raffinata di vendere malanni, un modo efficace per spacciare farmaci ed esami che portano a profitti enormi.

Tale commercializzazione richiede una regia ben precisa, degli attori principali, secondari e molte comparse. Le aziende farmaceutiche (registi e produttori) devono per forza di cose coinvolgere i medici (attori protagonisti) per prescrivere le ricette, devono coinvolgere i ricercatori (attori non protagonisti) che inventano veri e propri nuovi disturbi, i gruppi di pazienti e/o famigliari di malati (comparse) che richiedono a gran voce un supplemento di terapia, e infine i pazienti veri e propri che richiedono tali farmaci perché convinti di essere malati (spettatori incoscienti).

Lo scopo del presente lavoro è di svelare la trama e la sceneggiatura di questo documentario, visto e vissuto ogni anno da centinaia di milioni di persone… Soltanto se si conosce esattamente come lavora il Sistema si è in grado di difendersi.

Le persone prive di una corretta e completa informazione finiranno tutte, chi prima chi dopo, stritolate dalla macchina infernale del marketing farmaceutico. è solo questione di tempo.

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