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Servilismo Cgil oltre l’Immaginazione

di Giorgio Cremaschi
In un comunicato ove persino le sgrammaticature esprimono paura, subalternità e confusione, la segreteria della CGIL si inginocchia davanti a Draghi, chiedendogli di restare.
Coloro che dirigono il sindacato che fu di Di Vittorio, chiedono al banchiere di rimanere a capo del governo per fare “le riforme”. Ma quali riforme sta facendo Mario Draghi?…

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Medico Anestesista di Terapia intensiva scrive sul Vaccino obbligatorio

di Maurizio Spezia
È arrivata alla redazione di “Oltre.tv” la lettera di un medico anestesista che vuole rimanere anonimo. La pubblichiamo.
Buongiorno, Sono medico ospedaliero specialista in anestesia-rianimazione, in servizio ormai da oltre un anno in un reparto di terapia intensiva Covid.
Sono, dunque, uno degli “eroi” che da oltre un anno si veste da marziano senza mangiare e bere e che per 12 ore al giorno – tutti i giorni – assiste i malati di polmonite “cosiddetta” COVID correlata.
In merito alla pretestuosa e criminale proposta – sbandierata negli ultimi giorni da chi non ha neuroni – di obbligare medici e infermieri a farsi inoculare un siero sperimentale di ingegneria genetica, con la spudorata e squallida scusa di voler salvaguardare “il malato” vorrei far presente tre aspetti fondamentali:…

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Il Recovery Fund è un MES che ce l’ha fatta. Ecco come funziona

di Giuseppe Palma
Il normale strumento di finanziamento di uno Stato è rappresentato dalla collocazione dei titoli del debito pubblico sul mercato primario (i titoli di stato battuti mensilmente dal Tesoro), con una Banca centrale a garanzia che funga da prestatrice illimitata di ultima istanza.
Esattamente come avviene negli Stati Uniti d’America, in Giappone e in Gran Bretagna. A dire il vero, seppur limitato al mercato secondario (per i titoli già in circolazione, oggetto di trattative tra privati), è ciò che sta facendo anche la Banca centrale europea negli ultimi anni.
Quel debito rappresentato dai titoli di stato, con una banca centrale a garanzia, in sostanza non è debito. Semmai, nella peggiore delle ipotesi, lo Stato non restituisce mai il capitale, ma solo gli interessi. Se dopo dieci anni l’investitore rivuole il capitale, lo Stato rivende quel titolo ad un altro investitore, cosicché l’esborso in conto capitale è zero. Idem se l’investitore rinnova il titolo. In entrambi i casi lo Stato paga solo gli interessi.
Con la formula dei prestiti, invece, la musica cambia. Che si chiami MES o Recovery Fund, il meccanismo è più o meno lo stesso. Lo Stato prima si indebita e poi deve restituire i soldi presi in prestito fino all’ultimo centesimo. Da dove li va a prendere i soldi se non garantisce una Banca centrale?…

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