Le “stellette” stiano a guardare

di Marco Della Luna
Dopo gli Stati Generali tenuti in segreto, il Conte annuncia che gli interventi per l’economia dovranno aspettare ancora mesi. Il Quirinale sta a guardare, come pure i militari, che hanno giurato di difendere la Patria e la Costituzione, mentre il governo abbandona e tradisce l’Italia.
La tradisce in senso non giuridico, ma etimologico: il verbo tradire, tradisco, vene dal latino tràdere, trado, che significa passare di mano, consegnare. Conte, il Pd e i 5S, stanno spezzando le reni all’Italia, cioè rinviano, rinviano, non intervengono, la lasciano precipitare economicamente e socialmente il paese, come da mandato europeo, in modo che poi cada in mano ai capitali stranieri, soprattutto tedeschi. Riempiti di debiti, fallimenti e disoccupati, gli italiani fra un poco accetteranno, anzi invocheranno qualsiasi cosa, qualsiasi “condizionalità”, per tirare un poco il fiato: accetteranno MES, -troika, diktat, grecizzazione, cessione di infrastrutture e assets strategici. Forse anche dei monumenti. Era questo l’obiettivo, no?…

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“MES”, Lega all’attacco di Conte: “Riferisca qui o in tribunale”

di Nico Di Giuseppe
Rissa sfiorata alla Camera tra Fdi, Lega e Pd. Seduta sospesa. Meloni: “Il Parlamento è stato totalmente scavalcato”.
Bagarre, con tanto di sospensione della seduta decisa dal presidente Roberto Fico, nell’Aula di Montecitorio sul Meccanismo europeo di stabilità. Le opposizioni – Fratelli d’Italia in testa, con Giorgia Meloni – hanno chiesto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte di riferire nell’emiciclo sulla riforma del Mes.
Il deputato del Partito democratico, Piero De Luca, ha preso la parola e ha sostenuto che in realtà le trattative sul Mes sono andate avanti da mesi, anche durante il governo gialloverde, e quindi anche con la “complicità”, “la consapevolezza” – a suo avviso – di Matteo Salvini. Il che ha provocato la rivolta, in particolare del parlamentari del Carroccio, al grido di “venduti, venduti”

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Il Tempo è scaduto!

di Adriano Tilgher
Dobbiamo assolutamente impedire, anche se è molto difficile, quello che sta per accadere.
Stavo scrivendo come editoriale un appello a costruire una dimensione umana e politica nuova che potesse rappresentare un freno all’assurda decadenza attuale, ma mi sono reso conto che non c’è più il tempo. Non c’è più tempo per costruire alternative credibili, la mossa di Renzi di uscire dal PD lo ha posto in posizione di assoluto controllo di questo esecutivo “inconcepibile”, la cui unica funzione sarà quella di liquidare in modo definitivo le ultime risorse dell’Italia.
Quando parliamo di “risorse” non ci riferiamo a quelle che Zingaretti, Renzi e sodali considerano tali, ovvero gli emarginati della terra… di quelli ne arriveranno tantissimi, ma ci riferiamo alle nostre ultime industrie, al nostro enorme patrimonio immobiliare, alle nostre stupende coste, al nostro incommensurabile patrimonio artistico, al grandissimo risparmio degli Italiani, costruito con il lavoro ed il sacrificio dei nostri padri…

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