Biden Scatenato contro l’Italia e l’Europa. E i Maggiordomi non Reagiscono

di Augusto Grandi

RimbamBiden non si è accontenta e attacca frontalmente l’Italia per il risultato elettorale che non gli è piaciuto…

Usa Weekly News, Joe Biden: “Genuinamente ottimista sulle prospettive dell'America”

Il petomane di Washington a febbraio aveva dichiarato che avrebbe impedito l’entrata in funzione del North Stream 2. Ed ora il gasdotto che avrebbe dovuto rifornire la Germania e l’Europa, casualmente, è stato danneggiato forse irreparabilmente da un sabotaggio avvenuto nelle acque controllate dalla Nato.

Sempre casualmente l’attentato si è verificato proprio nel momento in cui la Germania cominciava a frenare sull’invio di armi pesanti all’Ucraina. E mentre il governo di Berlino era costretto a varare una mega manovra da 200 miliardi per fronteggiare le proteste della popolazione per il caro bollette.

Una boccata d’ossigeno per le famiglie, un notevole problema per l’economia tedesca che, senza il gas russo, sarà costretta ad approvvigionarsi altrove, a costi maggiori. Con ulteriori ripercussioni sull’industria tedesca e, a cascata, sull’economia dell’intera Europa. Eppure i maggiordomi europei continuano a prostrarsi di fronte a chi sta rovinando il Vecchio Continente. A chi sta distruggendo le aziende ed impoverendo le famiglie.

Ma rimbamBiden non si è accontentato. Ed ha attaccato frontalmente l’Italia per il risultato elettorale che non gli è piaciuto. Uno schiaffo al mercante di armi ed ai servili atlantisti di casa nostra. Non sono bastate le genuflessioni, le riverenze, i baci alla pantofola del padrone. Il petomane non si accontenta, vuole sempre di più. E si può essere certi che il futuro governo glielo concederà con il plauso di Mattarella, un presidente afono di fronte alle ignobili ingerenze di Biden, di Scholz, di Ursula von der Leyen, del ministro spagnolo.

La colonia Italia sotto controllo del primo deficiente che si sente in diritto di spiegare cosa si debba o non si debba fare in questa espressione geografica. E il presidente muto. Forse, però, una parola potrebbe pronunciarla: dimissioni.

È stato rieletto, ambiguamente, da una maggioranza che non esiste più. Dopo aver fatto giurare il nuovo governo sarebbe apprezzabile una sua uscita di scena. In silenzio, lo stesso silenzio che lo ha contraddistinto di fronte alle ingerenze nelle vicende italiane.

Articolo di Augusto Grandi

Fonte: https://electomagazine.it/biden-scatenato-contro-litalia-e-leuropa-e-i-maggiordomi-non-reagiscono/

TRILOGIA DELL'INFINITO
Il tuo aldilà personale - Discorso sull'infinito - La scrittura del dio
di Igor Sibaldi

Trilogia dell'Infinito

Il tuo aldilà personale - Discorso sull'infinito - La scrittura del dio

di Igor Sibaldi

"Trilogia dell'Infinito" raccoglie in un unico volume tre opere già pubblicate da Igor Sibaldi: "Il Tuo Aldilà Personale", "Discorso sull'Infinito" e "La Scrittura del Dio".

Dal linguaggio dei gatti al linguaggio segreto degli Dèi, dalla crescita personale alla letteratura metafisica, nella "Trilogia dell'Infinito" Igor Sibaldi, con sapiente ironia, ci accompagna in un viaggio alla scoperta di ciò che ci attende nel momento in cui decidiamo di varcare l'orizzonte della nostra mente ordinaria e di esporci all'Infinito.

E l'Infinito è un'intelligenza, accessibile a tutti, che svela scenari ignoti e fecondi.

In un momento di grande svolta evolutiva, in cui molti resteranno indietro e altri si accorgeranno di possedere talenti inauditi, la "Trilogia dell'Infinito" ci guida al superamento dei limiti che abbiamo ereditato e della tentazione di lasciare che il mondo ci sottovaluti.

È una mappa per il pensiero, un manuale di conoscenza, per trovare ispirazione ovunque e agire.

"Perché una persona non riesce?" scrive qui Sibaldi. "Solo perché non osa sapere cosa le manca. Perché non osa? Perché ha paura di disobbedire e di scoprire che tutto, nel mondo, è più docile di quanto si creda".

Inizio del Libro "Le tue Ragioni Personali"

"Si comincia sempre in un luogo segreto: un luogo senza memoria, perché nessuno si ricorda dov'è. Improvvisamente si è lì, felicemente intrappolati. Non dura molto. Si ha anzi l'impressione di averlo visto soltanto sparire. Tutto qui.

Ma tutto è lì. Lì hai il mondo intero, senza bisogno di voltarti per vederne le parti e per afferrarne qualcosa: è già tutto tuo. Non puoi nemmeno desiderare, dato che non si desidera ciò che è già tuo. E non si tratta di un avere, il verbo "avere" non c'entra proprio. Ѐ che, lì, tu non finisci, sei dappertutto, sei prima, sei poi.

Sono stati dati molti nomi a questo infinito, in ogni epoca, e soltanto per accorgersi che era e rimane più semplice di qualsiasi nome. Fiabe, leggende, fastidiose teologie e qualche paragrafo di filosofia, in ogni epoca, hanno testimoniato che esiste; tali testimonianze erano necessarie per un'unica ragione: perché capita a tutti, più volte al giorno, di essere così infiniti per un attimo, ma pochi osano accorgersene. Il che è triste, in quanto quell'attimo dà, in abbondanza, senza misura, la forza urgente di creare, scoprire, amare cose inaudite. Potrebbe darla a tutti, questa forza.

Solo che, se tutti o molti se ne accorgessero (se ammettessero di sapere), sarebbe troppo semplice creare, scoprire, amare. Come infatti è. Si vedrebbe che la fatica e gli errori sono soltanto esitazioni o inutile suspence. E buona parte delle attività e delle conversazioni quotidiane diventerebbero finalmente insopportabili.

Sarebbe bello, di una bellezza immeritata e ingiustificabile, cioè supremamente giusta. Che cosa lo impedisce? Forse la paura che non esserselo permesso finora sia ridicolo; è dura avere un passato ridicolo, chiederne scusa a se stessi e agli altri. A chi è in attesa di queste scuse saranno utili le pagine che qui seguono".

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