Il Fascino della Rabbia e la Paura della Salvezza

di Gimmi Santucci
Finché c’è da abbaiare alla luna, da schiumare di rabbia, da puntare il dito contro qualcuno o qualcosa, si trova sempre compagnia. E chi abbaia per primo o più forte, è seguito e riconosciuto.
C’è un bisogno spasmodico di immaginarsi dissidenti, contestatori, attenti controllori delle malefatte altrui, ribadendo di appartenere a una categoria di puri ingiustamente perseguitati dalle circostanze. C’è forse la convinzione che, a furia di berciare dal sottoscala di qualche angusta rete sociale e virtuale, si ripianerà ogni ingiustizia, si recupererà l’ordine dovuto delle cose, si ritroverà l’età dell’oro.
C’è forse l’attesa che, denunciando inganni, doppi giochi, voltafaccia e tradimenti, un nemico eletto tale per necessità di averlo e sputarci addosso, si dissolverà per sortilegio. Addirittura c’è chi, nell’isteria implicita del mondo cibernetico, a quel nemico crede di parlare davvero e di colpirlo tirando sassi dalle imposte socchiuse, di confonderlo sgargarozzando insulti da quel sottoscala, di fiaccarlo denunciandone errori e nefandezze…

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Un Maschio Peloso si insinua sulla Copertina di “Brides Today”

di Mickey Z.
Un uomo che indossa un vestito da donna compare sull’ultima copertina di Brides Today, una pubblicazione indiana in lingua inglese. Il “modello” è un attivista “transfemminile non binario” che si fa chiamare Alok.
Nell’articolo, Alok ha dichiarato: “Vorrei poter pubblicare un’immagine di me stesso online senza essere inondato di messaggi di odio. Vorrei poter essere visto come un essere umano… Ma non aspetterò quel futuro, lo costruirò ora, qui, con le persone che sono pronte per l’amore”.
A coloro che propendono per la linea di pensiero “a ciascuno il suo”, “non sono affari miei”, “vivi e lascia vivere” [sic], permettetemi di riferire qualcos’altro che Alok disse qualche anno fa: “In questi giorni la narrativa è che le persone transgender entreranno nei bagni e abuseranno delle bambine. Credo nell’idea radicale che le bambine siano persone complicate. Non ci sono fiabe e principesse qui. Le bambine sono trans, queer, viziose, subdole, gentili, cattive, belle, brutte, straordinarie e strane”

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