L’Importanza dell’Identità

di Matteo Brandi
Perché ricordare chi siamo è essenziale per aprirci al mondo.
Tra le grandi menzogne che ci vengono propinate dagli aedi del pensiero unico ve n’è una particolarmente odiosa: per dialogare col mondo si deve annullare, disconoscere e persino demonizzare la propria identità.
Basterebbe applicare un po’ di sano senso critico per accorgersi di quanto sia sbagliato questo pensiero, tuttavia viviamo l’epoca della follia istituzionalizzata e dunque talvolta sottolineare l’ovvio è necessario. Sull’entrata del Tempio di Apollo a Delfi, in Grecia, era iscritta una massima che ancora oggi splende in tutta la sua saggezza: gnōthi seautón, ovvero “conosci te stesso.” I padri della filosofia, non a caso, erano ben consci dell’importanza della coscienza di sé, essenziale per instaurare un rapporto vero sia con la propria persona che con gli altri…

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Libano, storia dei Crimini israeliani: Invasione del 1978

di Yahya Sorbello
Quarantatré anni fa, l’esercito di occupazione israeliano commise numerosi crimini invadendo il suolo libanese in quella che chiamò “Operazione Litani”, nella notte tra il 14 e il 15 marzo 1978.
L’aggressione, soprannominata invasione israeliana del Libano, ha preso di mira 358 città e villaggi nei distretti libanesi di Bint Jbeil, Marjeyoun, Hasbaya, Tiro e Nabatieh. I sette giorni di aggressione terrestre, aerea e marittima hanno portato all’occupazione di 1100 chilometri quadrati del suolo libanese.
Come parte del crimine israeliano, ecco alcuni numeri da ricordare:

  • 560 civili furono martirizzati
  • 653 civili rimasero feriti

Le forze di occupazione israeliane hanno completamente distrutto con artiglieria e raid aerei numerosi villaggi:…

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13 grandi Genocidi della Storia: dalla “Shoah” a quelli meno conosciuti

di Arrigo Sarti
Genocidi nella storia ce ne furono tanti, anche se il termine genocidio é stato inventato proprio per definire la Shoa, cioè la deportazione e l’eliminazione degli ebrei.

  1. Shoah o Olocausto: si intende lo sterminio sistematico degli ebrei da parte dei nazisti, perché considerati “nemici della nazione tedesca”. Per lo stesso motivo furono uccisi anche oppositori politici, omosessuali, zingari e tutti coloro che venivano considerati appunto “nemici della nazione”.
  2. Aborigeni australiani: forse uno dei più crudeli e dimenticati genocidi della storia, perchè fatto contro persone inermi e pacifiche, portato avanti con talmente tanto successo, che ora i pochi superstiti aborigeni rimasti, hanno del tutto dimenticato la propria lingua e le proprie tradizioni.
  3. Indiani del Nord e Sud America: anche questo lo possiamo considearare il genocidio perfetto: mai nessuno ha protestato, nonostante le decine di milioni di morti in pochi secoli; la cultura indiana è stata praticamente dimenticata da tutti e anzi, questo genocidio è stato osannato per decenni da libri, film, telefilm, statue, piazze ecc.

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Il debito pubblico è Terrorismo di Stato

di Stefano Mariotti
3 dicembre 1944: la prima strage. La Guerra Fredda iniziò il 3 dicembre 1944, anche se i libri di Storia non lo diranno mai.
Quel giorno ad Atene ci fu una grandiosa manifestazione di popolo contro la cacciata (imposta da Churchill) dei comunisti dal governo. Era una manifestazione pacifica con donne, bambini e famiglie. All’improvviso, cecchini inglesi, soldati e fascisti greci iniziarono a fucilare la gente. Fu un massacro: 28 morti e centinaia di feriti.
Fu la madre di tutte le stragi e la Guerra non era ancora finita. La Guerra Fredda si scatenò più feroce, laddove la Resistenza contro i nazifascisti era stata più valorosa…

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Una radicale teoria su di un Futuro più equo

Solo la distruzione apocalittica può eliminare il divario tra ricchi e poveri, afferma lo storico Stanford Walter Scheidel.
Uno non deve essere un genio per vedere che c’è molta ingiustizia sul nostro pianeta. I ricchi stanno diventando sempre più ricchi e le persone povere hanno spesso pochissime possibilità di migliorare la loro vita. Uno storico, a questo proposito, ha avanzato una teoria radicale che suggerisce che solo la distruzione apocalittica può eliminare il divario tra ricchi e poveri.
È una visione pessimista, ma perfino alcuni scienziati credono che questo sia l’unico modo per “salvare” il mondo. Nel suo libro “The Great Leveler: Violenza e storia dell’ineguaglianza dall’età della pietra al ventunesimo secolo”, Stanford Walter Scheidel sostiene che la violenza di massa e le catastrofi possono seriamente ridurre la disuguaglianza economica. Secondo Scheidel, i documenti storici mostrano che le società sono “livellate” solo da eventi enormemente distruttivi: la guerra di mobilitazione di massa, le rivoluzioni radicali, i fallimenti dello stato e le pandemie mortali…

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Scoperti denti umani di 9,7 milioni di anni: in Germania si riscrivere la storia dell’umanità

In un paesino della Germania sono stati scoperti dei denti umani vecchi 9,7 milioni di anni. Se la scoperta verrà confermata bisognerà riscrivere la storia dell’uomo.
Siamo a Eppelsheim, paesino pedemontano di poco più di mille abitanti, circa quattro ore a sud di Francoforte sul Meno, in Germania. La vita scorre tranquilla, fra un boccale di birra e l’altro. Mesi fa, però, una squadra di archeologi si è avvicinata ai campi verdi di erba grassa delle Renania per degli scavi… ed ecco che pochi giorni fa è avvenuta una scoperta rivoluzionaria: alcuni denti umani fossilizzati e vecchi di 9,7 milioni di anni. Gli studiosi li ritengono tanto importanti che dichiarano: “Grazie ad essi, potremo riscrivere la storia umana”

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Chi ha sconfitto Hitler? USA, Regno Unito o Russia?

Churchill, Roosevelt, Stalin

di Tyler Durden
Scompare nell’opinione pubblica la consapevolezza del ruolo preponderante della Russia sovietica – e dei suoi immensi sacrifici in vite umane – nella sconfitta del nazismo. Un altro episodio di riscrittura della storia!
Nel 1945, la maggior parte dei francesi pensava che all’Unione Sovietica andasse il maggior merito per la sconfitta della Germania nazista nella Seconda guerra mondiale – benché i sovietici non avessero giocato un ruolo importante nella liberazione della Francia, rispetto agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna.
Nel 1995 e nel 2004, però, i francesi avevano cambiato modo di pensare, e attribuivano, ora, in maggior misura  agli Stati Uniti il merito di avere contribuito alla vittoria in Europa…

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