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“Illuminati”: le 13 Famiglie che comandano il Mondo

Ecco le famiglie che da anni controllano e comandano il mondo da dietro le quinte, altro che i governi. Vengono anche definiti la “Nobiltà Nera”, o “Illuminati”.

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Gli “Illuminati” o “portatori di luce” appartengono a tredici delle più ricche famiglie del mondo e sono i personaggi che veramente controllano e comandano il mondo da dietro le quinte. Vengono, da molti, anche definiti la “Nobiltà Nera”.

La loro caratteristica principale è quella di essere nascosti agli occhi della popolazione mondiale. Il loro albero genealogico va indietro migliaia di anni, alcuni dicono che risalga alla civiltà sumera/babilonese o addirittura che siano “ibridi”, figli di una razza extraterrestre, i rettiliani. Sono molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla. Il loro potere risiede nel controllo specie quello economico (gruppo Bilderberg ecc…),”il denaro crea potere” è la loro filosofia.

Il loro controllo punta a possedere tutte le banche internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali. Sono infiltrati nella politica e nella maggior parte dei governi e degli organi statali e parastatali. Inoltre negli organi internazionali primo fra tutti l’ONU e poi il Fondo Monetario Internazionale.

Ma qual è l’obiettivo degli Illuminati? Creare un Nuovo Ordine Mondiale (NWO) con un governo mondiale, una banca centrale mondiale, un esercito globale e tutta una rete di controllo totale sulle masse. A capo di tutto ciò, ovviamente, sarebbero loro stessi, con lo scopo di sottomettere il mondo ad una nuova schiavitù, non fisica, ma “spirituale” ed affermare il loro credo, quello di Lucifero.

Libri e varie...

Questo progetto va avanti, secondo alcuni, da millenni ma ebbe un incremento nella prima metà del 1700 con l’incontro tra il “Gruppo dei Savi di Sion” e Mayer Amschel Rothschild, l’abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale. L’incontro portò alla creazione di un manifesto: “I Protocolli dei Savi di Sion”.

Suddiviso in 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l’aiuto del sistema economico. Rothschild successivamente aiutò e finanziò l’ebreo Adam Weishaupt, un ex prete gesuita, che a Francoforte creò il famigerato gruppo segreto dal nome “Gli Illuminati di Baviera”. Weishaupt prendendo spunto dai “Protocolli dei Savi di Sion” elaborò verso il 1770 “Il Nuovo Testamento di Satana” un piano che porterà una piccola minoranza di persone al controllo globale. La sua strategia si basava sulla soppressione dei governi nazionali e alla concentrazione di tutti i poteri sotto unici organi da loro controllati.

Loro hanno un piano ben preciso che portano avanti a piccoli passi, proprio per non destare alcun sospetto. Creare la divisione delle masse, è un passo fondamentale, in politica, nell’economia, negli aspetti sociali, con la religione, l’invenzione di razze ed etnie ecc… Scatenare conflitti tra stati, così da destabilizzare l’opinione pubblica sui governi, l’economia e incutere timore e mancanza di sicurezza nella popolazione.

Corrompere con denaro facile, vantaggi e sesso, quindi rendere ricattabili i politici o chi ha una posizione di spicco all’interno di uno stato o di un’organo statale. Scegliere il futuro capo di stato tra quelli che sono servili e sottomessi incondizionatamente. Avere il controllo delle scuole: dalla scuola infantile all’Università per fare in modo che i giovani talenti siano indirizzati ad una cultura internazionale e diventino inconsciamente parte del complotto.

E ancora indottrinare la popolazione su come si può o non può vivere, su quali sono le regole da rispettare, gli usi e i costumi ecc… Infiltrarsi in ogni decisione importante (meglio a lungo termine) dei governi degli stati più potenti del mondo. Facendo coincidere queste decisioni con il progetto finale.

Controllare la stampa e l’informazione in generale, creando false notizie, false emozioni, paura ed instabilità. Abituare le masse a vivere sulle apparenze ed a soddisfare solo il loro piacere ed il materialismo così da portare la società alla depravazione, stadio in cui l’uomo non ha più fede in nulla. Arrivare a creare un tale stato di degrado, di confusione e quindi di spossatezza, così che le masse reagiscano cercando un protettore o un benefattore al quale sottomettersi spontaneamente. Uno dei loro obbiettivi è cippare la popolazione così da manipolare il loro pensiero ed il loro comportamento, oltre che rendere molto facile la loro identificazione e localizzazione. Tutto questo con la scusante della sicurezza personale.

Nel 1871 il piano di Weishaupt venne ulteriormente confermato e completato da un suo seguace americano, il gran maestro, Albert Pike che elaborò un documento per l’istituzione di un Nuovo Ordine Mondiale (NWO) attraverso tre Guerre Mondiali. Egli sosteneva che attraverso questi tre conflitti la popolazione mondiale, stanca della violenza e della sofferenza, avrebbe richiesto spontaneamente protezione e pace e la creazione di organi mondiali che controllassero ciò.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne fatto il primo passo in questa direzione con la formazione dell’ONU. Per Pike, la Prima Guerra Mondiale doveva portare gli Illuminati, che già avevano il controllo di alcuni Stati Europei e stavano conquistando attraverso le loro trame gli Stati Uniti d’America, ad avere anche la guida della Russia. Quest’ultima sarebbe poi servita alla divisione del mondo in due blocchi. La Seconda Guerra Mondiale sarebbe dovuta partire dalla Germania (cosa che accadde), manipolando le diverse opinioni tra i nazionalisti tedeschi e i sionisti politicamente impegnati. Inoltre avrebbe portato la Russia ad estendere la sua zona di influenza e reso possibile la costituzione dello Stato di Israele in Palestina.

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La Terza Guerra Mondiale sarà basata sulle divergenze di opinioni che gli Illuminati avranno creato tra i Sionisti e gli Arabi (occidente cristiano contro l’Islam cosa che si sta avverando e anche velocemente), programmando l’estensione del conflitto a livello mondiale. Ovviamente non potevano pensare di conseguire i loro obiettivi da soli, avevano ed hanno bisogno di una “struttura operativa”, composta da organizzazioni o persone di potere che operino più o meno consapevolmente nella stessa direzione.

La loro strategia ha fatto leva su 2 capisaldi: la forza del denaro – loro hanno costituito e controllano il sistema bancario internazionale e la disponibilità di persone fidate, ottenuta attraverso il controllo delle società segrete (logge massoniche).

Gli Illuminati e chi con loro controlla queste società, sono pressoché Satanisti e praticano la magia nera e sacrifici umani. Il loro Dio è Lucifero e attraverso pratiche e riti occulti manipolano e influenzano le masse. Molti asseriscono che è anche da questa scienza di tipo occulto che gli Illuminati hanno sviluppato la teoria sul controllo mentale delle masse. Poco tempo fa sono emersi anche i nomi delle suddette famiglie: ASTOR, BUNDY, COLLINS, DUPONT, FREEMAN, KENNEDY, LI, ONASSIS, ROCKFELLER, ROTHSCHILD, RUSSELL, VAN DUYN, MEROVINGI.

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://laltracampana.info/2019/04/12/illuminati-le-13-famiglie-comandano-mondo/

ROMPERE LA GABBIA
Sovranità monetaria e rinegoziazione del debito contro la crisi
di Claudio Moffa

Rompere la Gabbia

Sovranità monetaria e rinegoziazione del debito contro la crisi

di Claudio Moffa

Mentre la crisi chiude le fabbriche e gli enti pubblici, crea disoccupati, distrugge i residui dello Stato sociale e affama i nostri portafogli si resta spesso disorientati sia dal linguaggio volutamente astruso dei mass media e dei politici, sia dal girare a vuoto delle 'proposte' via via avanzate: per ogni passo in avanti accennato, la risposta è sempre: "dobbiamo trovare le risorse", come a dire che si deve prendere con una mano quel che si è restituito con l'altra. Un gioco al massacro.

Ma così dal debito non si uscirà mai.

Decisamente in controtendenza rispetto alla cripticità con cui si è soliti affrontare queste tematiche, il libro di Claudio Moffa utilizza il linguaggio più semplice possibile per analizzare due tabù che impediscono la fuoriuscita dalla crisi: il signoraggio e il debito pubblico. Per affrontare questi due problemi occorre presa di coscienza e coraggio politico.

Varie le possibilità:

  • ritornare all'emissione di banconote da parte dello Stato,
  • riattivare la Zecca per produrre denaro, Euro o Lire che dir si voglia,
  • organizzare la ri-nazionalizzazione della Banca d'Italia.

L'alternativa facile invece è quella di illudersi che in fondo le cose vadano bene così, continuando a far finta di non sapere.

Soluzione "indolore" e veloce.
Ma a quel punto non ci sarebbe più nulla da dire.

Leggi un brano estratto dal libro "Rompere la Gabbia" di Claudio Moffa

Da qui la domanda tutto sommato valida ancora oggi: il conio e la stampa erano, e sono, semplicemente un servizio neutrale e senza ritorni per chi li esercita?

La risposta è no.

Il conio e la stampa hanno infatti un costo di produzione – lavorazione del metallo o tipografica – e un valore di circolazione – quello inciso o stampato sulla moneta o sulla banconota – che in pratica non coincidono mai e la cui differenza, anzi, è andata nel tempo sempre più aumentando: nel caso delle monete d'oro, la differenza era (è) minima o comunque minore, perché l'oro ha un alto valore in sé; nel caso delle monete metalliche di altro tipo (dall'argento al rame ai nuovi metalli da conio), la differenza aumenta perché il valore della moneta è più basso; nel caso della banconota, creata in Europa nel XVII secolo sulla scia di precedenti carte di transazione ad personam, essa diventa enorme.

Pensiamo a quello che vediamo oggi: una banconota ha sovrastampato 10, 20, 50, 100, 200, 500 euro, ma il suo costo tipografico è di pochi centesimi: 3? 10? Arriviamo pure a 30 centesimi.

A chi vanno dunque i restanti 9.7, 19.7, 49.7, 99.7, 199.7, 499.7 euro?

A chi va il reddito da emissione monetaria,
tale a partire dal momento dell'immissione sul mercato delle banconote?

Continua a leggere: clicca qui!

Indice

Capitolo 1 - La più grave crisi della storia dell'Europa contemporanea. Che fare? La centralità del reddito da emissione monetaria

1.1. La questione delle origini della moneta
1.2. Il controllo dell'emissione monetaria e la "rivoluzione" inglese del 1694
1.3. L'emissione monetaria nell'Italia postunitaria
1.4. La continuità tra Fascismo e Repubblica
1.5. Dalla lettera di Andreatta a Tangentopoli: le liberalizzazioni e le fusioni del sistema bancario
1.6. Il rischio per la Banca centrale italiana
1.7. La sconfitta della DC e l'attentato di Capaci: il colpo finale alla Prima Repubblica
1.8. Il 2 giugno 1992, una strana festa della Repubblica
1.9. Le privatizzazioni e il mito della "finanza creativa"

Capitolo 2 - Sovranità monetaria privata, debito, recessione

2.1. La complessità e l'articolazione della questione "debito". La sovranità monetaria, quarto principio costituzionale
2.2. L'anatocismo, altra voce fondamentale del debito sovrano
2.3. Il debito insolvibile arriva in Europa: dalla Grecia all'Italia
2.4. La distinzione tra debito interno e debito estero
2.5. L'euro moneta "senza sovrano": conseguenze e possibili vie d'uscita

Capitolo 3 - Obiettivo sovranità monetaria... le potenzialità di riuscita, il dibattito e gli effetti della possibile svolta

3.1. La crucialità della sovranità monetaria e i principali nodi del dibattito in Italia
3.2. Il rischio della contrapposizione tra Popolo e Stato e il bluff delle monete complementari
3.3. Il localismo, l'altra faccia dell'indebolimento delle sovranità statuali da parte della finanza transnazionale
3.4. L'Euro: né dogma, né immutabile mostro
3.5. Alcuni tabù della Sinistra. Non c'è "keynesismo" senza controllo della moneta e del suo reddito
3.6. Tra la memoria di Auriti e il progetto del MTT. Domande e dubbi sulle due esperienze più avanzate emerse nel dibattito italiano
3.7. Una questione trasversale: i progetti di legge per il ripristino della sovranità monetaria. Il caso della 262/2005
3.8. L'indubitabile esistenza del signoraggio

Capitolo 4 - Banche, finanza, moneta: pagine di storia

4.1. Erodoto – I Cartaginesi e il "baratto muto"
4.2. Bibbia, Corano e tradizione cristiana di fronte all'usura
4.3. Due esempi della Roma antica: Giulio Cesare e Nerone
4.4. Scontro sul controllo dell'emissione monetaria nella Repubblica di Venezia del XV e XVI secolo
4.5. XVII secolo. L a Banca d'Inghilterra, il signoraggio "privato" e il debito: così le banche diventano "creditrici perpetue" degli Stati
4.6. XIX secolo: come oggi, lo strapotere della finanza, delle banche e della speculazione sull'economia reale, sulla stampa, sulla politica
4.7. Il dominio del capitale finanziario: anche il capitalismo inglese dell'Ottocento declina, sotto i suoi colpi
4.8. Globalizzazione e balcanizzazione, conservatorismo e modernizzione: fino a che punto soltanto i primi termini sono sempre congruenti, effetto e funzione dell'azione del capitale finanziario?
4.9. Maurice Allais: il signoraggio allo Stato, unica soluzione

Capitolo 5 - Il "passo del gambero" di Karl Marx. Il capitale finanziario dalla centralità alla marginalizzazione. Le aporìe del III Libro de Il Capitale

5.1. Il giovane Marx e la convergenza tra borghesia produttiva e proletariato
5.2. Il III Libro de Il Capitale: come e perché Marx marginalizza il capitale finanziario

Capitolo 6 - Marx e Pound, liberali e socialisti, cristiani e musulmani:la trasversalità della questione del signoraggio

6.1. Il "signoraggio" e la cronologia dell'emissione monetaria in Italia
6.2. La fine del "signoraggio" di Stato
6.3. L'adesione all'eurosistema
6.4. Titoli di Stato contro banconote: il debito aumenta
6.5. Superare i tabù: la trasversalità della sovranità monetaria
6.6. Marx e Pound
6.7. Il problema del debito pubblico

Capitolo 7 - Mezzo secolo di storia: Mattei e Madoff, dall'economia-progresso all'economia speculativa

7.1. Miraggi e inganni della "finanza creativa"
7.2. Il ruolo degli intellettuali: storici, economisti, sociologi

Capitolo 8 - Sindacato e Impresa, tra conflitto e alleanza conflittuale contro il capitale speculativo

8.1. Il debito
8.2. Il signoraggio, ovvero il reddito da emissione monetaria, esiste: ecco le prove inconfutabili
8.3. L'impresa che non c'è: questa Europa non va, va riformata da capo a piedi
8.4. Il reddito da "Signoraggio" allo Stato per diffondere il lavoro dipendente e l'impresa

Conclusioni

1. La moneta e la monetazione hanno un ruolo fondamentale nella Storia
2. Il reddito da signoraggio non è un'invenzione dei "complottisti", ma una realtà: esso esiste, sulla base del principio di logicità, delle dichiarazioni e delle ammissioni di studiosi e protagonisti del fenomeno, nonché delle numerose prove, a partire da quelle storiche dall'età antica fino a oggi
3. Ripensare Marx e Braudel: capitale finanziario e signoraggio facitori di Storia
4. Il signoraggio e il debito in Italia: la doppia monetazione dall'Unità ai governi Moro, la continuità tra Fascismo e Repubblica e la doppia usurpazione della sovranità monetaria dello Stato tra il 1992 e il 2000
5. Il dibattito a vuoto sulle misure anticrisi, in base a due dogmi: il signoraggio privato e il debito. Per uscire dalla gabbia, bisogna rimettere in discussione l'usurpazione della sovranità monetaria e l'intangibilità del debito
6. I sindacati e le banche: un assurdo tabù, che danneggia la buona causa del lavoro dipendente
7. Le monete complementari, locali, regionali e le due eurozone possono essere utili, ma sono riforme monche e prive di effetti positivi, senza la riacquisizione del reddito da emissione monetaria da parte dello Stato
8. La nuova declinazione del liberismo, nell'epoca del conflitto tra capitale finanziario e capitale produttivo: "libera impresa in Stato padrone dell'emissione monetaria"

Appendice - I Trattati europei

1. I Trattati europei che hanno usurpato la sovranità monetaria italiana
2. La politica monetaria e la questione della sovranità monetaria nel Trattato di Maastricht
3. Il Trattato di Lisbona
4. Il Trattato di Stabilità
5. Cronologia

Bibliografia di riferimento
Libri e saggi
Articoli e web

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Libri e varie...

2 commenti

  1. Sicuro che anche Kennedy faccia parte di questo gruppo?
    Risulta che la famiglia Kennedy l’abbia invece sempre combattuta.

    • Combattuta cosa? La famiglia Kennedy fa parte di questo gioco, e’ stata usata come controparte manipolata in rispetto di quel codice 33 che gli illuminati conoscono molto bene e sanno che non possono sgarrare, pena la loro decadenza.

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