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Una radicale teoria su di un Futuro più equo

Solo la distruzione apocalittica può eliminare il divario tra ricchi e poveri, afferma lo storico Stanford Walter Scheidel.

Uno non deve essere un genio per vedere che c’è molta ingiustizia sul nostro pianeta. I ricchi stanno diventando sempre più ricchi e le persone povere hanno spesso pochissime possibilità di migliorare la loro vita. Uno storico, a questo proposito, ha avanzato una teoria radicale che suggerisce che solo la distruzione apocalittica può eliminare il divario tra ricchi e poveri.

È una visione pessimista, ma perfino alcuni scienziati credono che questo sia l’unico modo per “salvare” il mondo.  Nel suo libro “The Great Leveler: Violenza e storia dell’ineguaglianza dall’età della pietra al ventunesimo secolo”, Stanford Walter Scheidel sostiene che la violenza di massa e le catastrofi possono seriamente ridurre la disuguaglianza economica. Secondo Scheidel, i documenti storici mostrano che le società sono “livellate” solo da eventi enormemente distruttivi: la guerra di mobilitazione di massa, le rivoluzioni radicali, i fallimenti dello stato e le pandemie mortali.

La violenza di massa e le catastrofi sono le sole forze che possono seriamente ridurre la disuguaglianza economica? A giudicare da migliaia di anni di storia, la risposta è sì. Tracciando la storia globale dell’ineguaglianza, dall’età della pietra fino ad oggi, Walter Scheidel mostra che l’ineguaglianza non muore mai pacificamente. La disuguaglianza diminuisce quando la carneficina e il disastro colpiscono e aumenta quando la pace e la stabilità ritornano. The “Great Leveler” è il primo libro a tracciare il ruolo cruciale degli shock violenti nel ridurre la disuguaglianza nel corso dell’intero arco della storia umana in tutto il mondo.  

Da quando gli umani hanno iniziato a coltivare, ad allevare bestiame e a trasmettere i loro beni alle generazioni future, la disuguaglianza economica è stata una caratteristica determinante della civiltà. Nel corso di migliaia di anni, solo gli eventi violenti hanno ridotto significativamente la disuguaglianza. Solo i “Quattro cavalieri” del livellamento: la guerra di mobilitazione di massa, le rivoluzioni trasformative, il crollo dello stato e le piaghe catastrofiche, hanno ripetutamente distrutto le sorti dei ricchi.

Scheidel identifica ed esamina questi processi, dalle crisi delle prime civiltà alle guerre mondiali catastrofiche e alle rivoluzioni comuniste del XX secolo. Oggi, la violenza che ha ridotto l’ineguaglianza nel passato, sembra essere per fortuna diminuita, e questa è una buona cosa. Ma Scheidel getta, comunque, seri dubbi sulle prospettive di un futuro più equo per l’umanità.  

Quando le società sono sotto stress, tendono a riformarsi in modi che riducono temporaneamente le ingiustizie relative alle opportunità e al reddito. Scheidel menziona come esempi il collasso dell’Impero Romano, la Peste Bubbonica, la Rivoluzione Francese e le guerre napoleoniche, la Guerra civile americana, le rivoluzioni comuniste russa e cinese e le Guerre Mondiali I e II.

Senza un evento drammatico e distruttivo, quindi il divario tra ricchi e poveri aumenterà ancora, ha detto lo storico. “Nei prossimi decenni, il drammatico invecchiamento dei paesi ricchi e le pressioni dell’immigrazione sulla solidarietà sociale, renderanno sempre più difficile assicurare una distribuzione equa dei redditi netti. E al di sopra di tutto il resto, i cambiamenti tecnologici in corso potrebbero aumentare le disuguaglianze in modi imprevedibili, dall’automazione più sofisticata che scavalca il mercato del lavoro ai miglioramenti genetici e cibernetici del corpo umano privilegiato”.  

Scheidel sottolinea che una guerra non è sufficiente per migliorare le condizioni di vita future per coloro che sono poveri ora. Secondo lui: “Solo una guerra termonucleare a tutto campo, potrebbe sostanzialmente ripristinare la distribuzione esistente delle risorse”.  

Quindi sembra che la scelta sia tra l’ineguaglianza o l’apocalisse… a meno che non ci sia una terza opzione che Scheidel e altri scienziati hanno trascurato.  

Fonte originale: https://www.ancientpages.com/ 

Rivisto da Conoscenzealconfine.it

Fonte: https://ningishzidda.altervista.org/una-radicale-teoria-su-di-un-futuro-piu-equo/

2 MINUTI ALL'APOCALISSE
Guerra nucleare & catastrofe ambientale
di Noam Chomsky

2 Minuti all'Apocalisse

Guerra nucleare & catastrofe ambientale

di Noam Chomsky

Il libro "2 Minuti all'Apocalisse" dell'autore Noam Chomsky racconta: Due minuti a mezzanotte. È stato dopo Hiroshima e Nagasaki che un gruppo di scienziati ha creato l'Orologio dell'apocalisse, per sensibilizzare tutti su quanto gli esseri umani si possano avvicinare alla fine stessa del mondo, creando condizioni e situazioni scientificamente determinate.

Solo una volta nel secondo dopoguerra, nel 1953, quando USA e URSS fecero detonare le bombe all'idrogeno, le lancette si sono avvicinate così tanto alla mezzanotte, l'ora fatale. Prima di adesso.

Con la lungimiranza e l'acume che lo contraddistinguono, Noam Chomsky affronta senza mezzi termini i due pericoli che minacciano l'esistenza dell'umanità: il cambiamento climatico e la guerra nucleare. Due pericoli concretissimi, tanto incombenti quanto trascurati e peggio ancora mistificati, e che si sono fatti ancor più pressanti e solidi dopo le ultime elezioni americane, dal momento che la nuova presidenza Trump nega addirittura le incontrovertibili risultanze del cambiamento ambientale. Interventi devastanti come il fracking o la trivellazione dei fondali marini, il disboscamento selvaggio, la conversione di terreni agricoli alla produzione di biocarburanti, stanno accelerando enormemente la folle corsa verso il baratro.

A essi si aggiunge l'escalation nucleare, con la differenza, sostiene Chomsky, che mentre una guerra nucleare richiede azione, per la catastrofe ambientale è sufficiente una volenterosa inazione, una silenziosa indifferenza ai molteplici segnali di allarme che la Terra ci manda.

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3 commenti

  1. Luigi De Simone

    L’umanità vive la disuguaglianza come un’ingiustizia. E’ un’idea abbastanza arbitraria, che forse alimenta la disuguaglianza stessa.

  2. francesco clausi

    le previsioni immaginate da scheidel possono essere modificate dal progetto coemm mondo migliore che si prefigge di abbattere la povertà nel mondo partendo dall’Italia tirando fuori i valori nascosti o oppressi di quanti credono nel progetto i valori di ognuno di noi possono avere una forza determinante nell’eguagliare i divari della società sideveesipuò

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