Il Fascino della Rabbia e la Paura della Salvezza

di Gimmi Santucci
Finché c’è da abbaiare alla luna, da schiumare di rabbia, da puntare il dito contro qualcuno o qualcosa, si trova sempre compagnia. E chi abbaia per primo o più forte, è seguito e riconosciuto.
C’è un bisogno spasmodico di immaginarsi dissidenti, contestatori, attenti controllori delle malefatte altrui, ribadendo di appartenere a una categoria di puri ingiustamente perseguitati dalle circostanze. C’è forse la convinzione che, a furia di berciare dal sottoscala di qualche angusta rete sociale e virtuale, si ripianerà ogni ingiustizia, si recupererà l’ordine dovuto delle cose, si ritroverà l’età dell’oro.
C’è forse l’attesa che, denunciando inganni, doppi giochi, voltafaccia e tradimenti, un nemico eletto tale per necessità di averlo e sputarci addosso, si dissolverà per sortilegio. Addirittura c’è chi, nell’isteria implicita del mondo cibernetico, a quel nemico crede di parlare davvero e di colpirlo tirando sassi dalle imposte socchiuse, di confonderlo sgargarozzando insulti da quel sottoscala, di fiaccarlo denunciandone errori e nefandezze…

Vai all’articolo

Dai Grattacieli di NY alla City di Londra si sta decidendo la partita del Quirinale

di Marco Palladino
I colletti bianchi della speculazione hanno già deciso. Ormai siamo una preda catturata, un bottino di caccia… ma gli italiani ancora applaudono e si “timbrano”.
“La finanza mondiale è in fibrillazione. Dai grattacieli di NY alla city di Londra si sta decidendo la partita del Quirinale. Perché, politica o meno, è la loro volontà che conta. Un terzo del debito pubblico italiano è in mano a costoro e ai fondi di investimento stranieri e sono loro i veri grandi elettori. Altrimenti i mercati voteranno con i piedi, cioè ci faranno a pezzi. Piaccia o meno, così stanno le cose. Ed è bene e giusto che sia così“. Questo il sunto dell’articolo di ieri di Francesco Guerrera su La Repubblica

Vai all’articolo

La Cina vuole fregarci anche i Semi: le mire di Pechino sul “Tesoro verde” italiano

di Gianluigi Paragone
Ora la Cina ci frega anche i semi…
Sotto gli occhi distratti di un governo per nulla determinato a difendere le aziende italiane in crisi dalle mire straniere, il nostro Paese rischia di dover assistere all’ennesimo, sanguinoso passaggio di mano, quello dell’azienda di sementi cesenate “Verisem”. Una realtà sulla quale, Pechino ha già messo gli occhi, deciso a dar via a una produzione di ortaggi pseudo-italiani, come già fatto in passato con altri prodotti di alta qualità, come il vino di Bordeaux finito nelle mani cinesi, con almeno 160 vigneti francesi…

Vai all’articolo

Le “stellette” stiano a guardare

di Marco Della Luna
Dopo gli Stati Generali tenuti in segreto, il Conte annuncia che gli interventi per l’economia dovranno aspettare ancora mesi. Il Quirinale sta a guardare, come pure i militari, che hanno giurato di difendere la Patria e la Costituzione, mentre il governo abbandona e tradisce l’Italia.
La tradisce in senso non giuridico, ma etimologico: il verbo tradire, tradisco, vene dal latino tràdere, trado, che significa passare di mano, consegnare. Conte, il Pd e i 5S, stanno spezzando le reni all’Italia, cioè rinviano, rinviano, non intervengono, la lasciano precipitare economicamente e socialmente il paese, come da mandato europeo, in modo che poi cada in mano ai capitali stranieri, soprattutto tedeschi. Riempiti di debiti, fallimenti e disoccupati, gli italiani fra un poco accetteranno, anzi invocheranno qualsiasi cosa, qualsiasi “condizionalità”, per tirare un poco il fiato: accetteranno MES, -troika, diktat, grecizzazione, cessione di infrastrutture e assets strategici. Forse anche dei monumenti. Era questo l’obiettivo, no?…

Vai all’articolo