La Cina vuole fregarci anche i Semi: le mire di Pechino sul “Tesoro verde” italiano

di Gianluigi Paragone

Ora la Cina ci frega anche i semi…

Sos Coldiretti: “Il monopolio cinese mette a rischio i semi italiani” - La Stampa

Sotto gli occhi distratti di un governo per nulla determinato a difendere le aziende italiane in crisi dalle mire straniere, il nostro Paese rischia di dover assistere all’ennesimo, sanguinoso passaggio di mano, quello dell’azienda di sementi cesenate “Verisem”. Una realtà sulla quale, Pechino ha già messo gli occhi, deciso a dar via a una produzione di ortaggi pseudo-italiani, come già fatto in passato con altri prodotti di alta qualità, come il vino di Bordeaux finito nelle mani cinesi, con almeno 160 vigneti francesi.

Un nodo, quello della Verisem, particolarmente delicato. Perché il governo, sulla carta, non potrebbe nemmeno effettuare quel potere di “golden power” introdotto per tutelare le aziende strategiche italiane e impedire che possano finire facilmente in mani straniere. La norma non menziona infatti il settore delle sementi, soltanto l’approvvigionamento “di fattori produttivi e agroalimentare”. Con il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che, come rivelato da Repubblica, sta ora ragionando sulla possibilità di chiedere al Consiglio dei ministri di intervenire per trovare una soluzione prima che sia troppo tardi.

Fondata nel 1974 a Longiano, in provincia di Cesena, la Verisem era nata come piccola azienda dedita alla produzione di semi per frutteti domestici, andando però incontro a una rapidissima crescita. In 20 anni si è trasformata in una big del settore a livello internazionale. Con il passaggio, nel 2015, al fondo americano “Usa Paine & Partners”, che ne acquista la quasi totalità delle quote (il 6% resta italiano). A inizio 2021, la scomparsa del fondatore Antonio Suzzi, 73 anni. Ed ecco che subito la nuova dirigenza a stelle e strisce si mette in vetrina, pronta a finire nelle mani del miglior offerente.

Gli acquirenti più interessati sono due colossi cinesi, determinati a sfruttare a livello internazionale i brevetti dell’azienda, e decisi a battere la concorrenza italiana rappresentata da una cordata tra Bonifiche Ferraresi e Fondo Italiano d’Investimento, quest’ultimo controllato dalla nostra Cassa Depositi e Prestiti.

Secondo Repubblica, Sygenta e Cic, con sede a Pechino, sarebbero pronte a sborsare anche 200 milioni di euro pur di concludere l’affare. Sfruttando la latitanza di un governo che non pare certo muoversi con la celerità necessaria, la Cina potrebbe così soffiarci un altro tassello fondamentale del nostro puzzle.

Articolo di Gianluigi Paragone

Fonte: https://www.ilparagone.it/attualita/la-cina-vuole-fregarci-anche-i-semi-le-mire-di-pechino-sul-tesoro-verde-italiano/

UN MONDO POSSIBILE
Dieci idee per cambiare il futuro e la tua vita ogni giorno
di Nicolò Govoni

Un Mondo Possibile

Dieci idee per cambiare il futuro e la tua vita ogni giorno

di Nicolò Govoni

Dieci lezioni pratiche da applicare nella vita di tutti i giorni tratte dall'esperienza di Nicolò Govoni.

Da dove hai iniziato? E da dove posso cominciare io? Il mondo si può veramente cambiare? E come?

"Un Mondo Possibile" è una guida pratica per cambiare il mondo, dentro e fuori di noi. Imparando a non avere paura degli altri, a nutrire una sana fiducia nella naturale bontà del genere umano, chiedendoci sempre il perché, senza accontentarci di facili risposte preconfezionate, impegnandoci a tenere la mente e il cuore aperti.

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