Dai Grattacieli di NY alla City di Londra si sta decidendo la partita del Quirinale

di Marco Palladino
I colletti bianchi della speculazione hanno già deciso. Ormai siamo una preda catturata, un bottino di caccia… ma gli italiani ancora applaudono e si “timbrano”.
“La finanza mondiale è in fibrillazione. Dai grattacieli di NY alla city di Londra si sta decidendo la partita del Quirinale. Perché, politica o meno, è la loro volontà che conta. Un terzo del debito pubblico italiano è in mano a costoro e ai fondi di investimento stranieri e sono loro i veri grandi elettori. Altrimenti i mercati voteranno con i piedi, cioè ci faranno a pezzi. Piaccia o meno, così stanno le cose. Ed è bene e giusto che sia così“. Questo il sunto dell’articolo di ieri di Francesco Guerrera su La Repubblica

Vai all’articolo

Dai panfili ad Alitalia: una Disgrazia chiamata Draghi

de ilsimplicissimus
Draghi gode di un grande prestigio in Europa. Ma evidentemente solo come svenditore…
E questo grazie alle imprese compiute sul Britannia, tanto che da Bruxelles hanno pensato di agevolarlo richiedendo improvvisamente e inopinatamente il rientro dei 900 milioni di euro di prestito che lo stato ha fatto alla ex compagnia di bandiera per gestire il passaggio ad Ita: viene considerato come un aiuto di stato che naturalmente va contro il fanatico liberismo espresso dall’Ue.
E questo proprio nel momento in cui si apre la vertenza tra sindacati e Ita per il contratto di lavoro che probabilmente porterà a drastici tagli di salari e stipendi, riduzioni di diritti acquisiti e di tutele e, in prospettiva, anche licenziamenti, che a questo punto diventano di fatto inevitabili…

Vai all’articolo

La Cina vuole fregarci anche i Semi: le mire di Pechino sul “Tesoro verde” italiano

di Gianluigi Paragone
Ora la Cina ci frega anche i semi…
Sotto gli occhi distratti di un governo per nulla determinato a difendere le aziende italiane in crisi dalle mire straniere, il nostro Paese rischia di dover assistere all’ennesimo, sanguinoso passaggio di mano, quello dell’azienda di sementi cesenate “Verisem”. Una realtà sulla quale, Pechino ha già messo gli occhi, deciso a dar via a una produzione di ortaggi pseudo-italiani, come già fatto in passato con altri prodotti di alta qualità, come il vino di Bordeaux finito nelle mani cinesi, con almeno 160 vigneti francesi…

Vai all’articolo