Crepi BCE!

di Marco Della Luna
La cosiddetta unità europea è un progetto spinto e finanziato dalla CIA, finalizzato a prevenire una integrazione economica con l’URSS. Con la guerra Ucraina, gli USA hanno annientato l’Unione Europea sul piano politico e l’hanno distaccata dalla Russia. Quindi ora Washington non ha più bisogno dell’UE.
La BCE è stata impostata, per suo statuto, su alcune precise colonne:
– non dare aiuti agli stati comprando i loro titoli del debito pubblico, non farsi condizionare dai governi e non condizionarli,
– regolare la creazione monetaria, prevenire l’inflazione sopra il 2% annuo.
Ha fatto tutto il contrario, con effetti perniciosi:
– applicando la Financial Stabilty di Mario Draghi e altri, ha creato-moneta debito a go go (Q.E.), debito che ora ci cade addosso;
– ha comperato circa un terzo dei debiti pubblici, il che costituisce un aiuto agli Stati;…

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Non è Successo Niente: Draghi lascia il posto al suo “Pilota Automatico”

di ConiareRivolta.org
Draghi si è dimesso esattamente nello stesso giorno in cui la Banca Centrale Europea ufficializzava delle importanti, e funeste novità riguardanti la politica monetaria europea.
Con un tempismo straordinario, la crisi di governo che si è consumata negli ultimi giorni ha visto il Presidente del Consiglio Draghi presentare le sue dimissioni definitive esattamente nello stesso giorno in cui la Banca Centrale Europea (BCE), per bocca della sua Presidente Christine Lagarde, ufficializzava delle importanti, e funeste, novità per quanto riguarda la politica monetaria dell’area euro.
La misura più appariscente riguarda un aumento dei tassi di interesse, il primo dopo undici anni e di ammontare doppio rispetto a quanto sembrava nell’aria nelle settimane passate. Come già avevamo avuto modo di discutere approfonditamente, questo provvedimento ha due precise implicazioni. Da un lato, è un attacco diretto al potere d’acquisto della stragrande maggioranza della popolazione, sacrificato sull’altare della difesa dei profitti. Dall’altro, è un’ulteriore mazzata alla stagnante economia europea, sempre più avviluppata nelle autoinflitte conseguenze economiche della guerra…

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Dai Grattacieli di NY alla City di Londra si sta decidendo la partita del Quirinale

di Marco Palladino
I colletti bianchi della speculazione hanno già deciso. Ormai siamo una preda catturata, un bottino di caccia… ma gli italiani ancora applaudono e si “timbrano”.
“La finanza mondiale è in fibrillazione. Dai grattacieli di NY alla city di Londra si sta decidendo la partita del Quirinale. Perché, politica o meno, è la loro volontà che conta. Un terzo del debito pubblico italiano è in mano a costoro e ai fondi di investimento stranieri e sono loro i veri grandi elettori. Altrimenti i mercati voteranno con i piedi, cioè ci faranno a pezzi. Piaccia o meno, così stanno le cose. Ed è bene e giusto che sia così“. Questo il sunto dell’articolo di ieri di Francesco Guerrera su La Repubblica

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A pensar male…

di Francesco Cappello
Chi guadagna dalla diffusione della paura da contagio? I Colossi farmaceutici privati quotati in borsa ovviamente!
Per appurarlo basta osservare gli andamenti borsistici. Chi aveva puntato i propri investimenti, per fare un esempio, su trasporti aerei o aziende che fondano la propria attività sul turismo (migliaia i voli cancellati), sono indotti a venderle e comprare azioni di istituti che mostrano di impegnarsi nel settore della ricerca di vaccini contro il virus.
Le azioni di Vir Biotechnologies, ad esempio, fondata nel 2016, che sviluppa trattamenti per le malattie infettive, ha visto, dall’inizio del 2020, il valore delle proprie azioni crescere del 97 per cento, con conseguente impennata della capitalizzazione dell’azienda che è arrivata a ben 3 miliardi di dollari…

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No all’Acqua in Borsa!

40 mila firme per dire NO all’acqua in Borsa. Verso la “Giornata mondiale dell’Acqua” del 22 marzo.
Oltre 40.000 persone hanno deciso di sottoscrivere l’appello “Quotazione in Borsa dell’acqua: NO grazie”, lanciato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua a fine gennaio. Diverse decine sono anche le adesioni pervenute da parte di personalità del mondo della cultura, dell’attivismo sociale e politico e dello spettacolo di cui si riporta di seguito l’elenco completo.
Un’attenzione molto rilevante che evidenzia come la quotazione dell’acqua in Borsa segni un prima e un dopo per il bene più prezioso della natura e venga percepita come una minaccia reale per tutta l’umanità e per la prosecuzione della vita stessa sulla Terra…

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Mettere all’angolo gli “Squali” di Wall Street si può! L’esempio di GameStop

di Giuseppe Masala
Assume risvolti sempre più emblematici la vicenda della società americana GameStop quotata sul Nasdaq.
Riassumo brevemente: una comunità che si scambia opinioni su Reddit decide di agire in maniera coordinata acquistando le azioni della società e ponendo in enorme difficoltà gli hedge fund di Wall Street, che erano tutti posizionati al ribasso (vendevano allo scoperto).
Le azioni della società hanno quindi iniziato a salire esponenzialmente, lasciando letteralmente in brache di tela i grandi speculatori finanziari. Parte immediatamente una canea, Reddit blocca il gruppo (non si sa bene per quale motivo), i politici americani si dicono preoccupati (…ma il libero mercato vale solo quando guadagnano i loro amici?), i giornali iniziano a demonizzare il tutto e addirittura la Ceo del Nasdaq dice che bisogna interrompere le contrattazioni, perché i grandi investitori abbiano tempo per riposizionarsi rispetto al titolo…

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L’Ad Albert Bourla di Pfizer, vende 132 mila azioni del gruppo nel giorno dell’annuncio del vaccino: tempismo sospetto

Toh, che caso. Si scopre infatti che l’Amministratore delegato di Pfizer, il colosso Usa che ha annunciato di aver messo a punto un vaccino per il coronavirus “efficace al 90%”, nel giorno dell’annuncio, ha venduto 132.508 azioni del gruppo che deteneva, per un valore di 5,56 milioni di dollari.
A chiudere l’affarone è Albert Bourla, una notizia emersa nelle ultime ore dalle comunicazioni obbligatorie sui manager e sulla cessione di azioni alla Borsa di Wall Street. Insomma, il manager – come riporta il Corriere della Sera – ha venduto il 62% delle azioni del gruppo di cui è alla guida. Tempismo perfetto e molto sospetto…

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Quando Craxi lanciò l’accusa: “Soros è uno squalo della Finanza e ha distrutto la Lira italiana”

Craxi: “Il ‘finanziere squalo’ Soros fece una colossale speculazione sulla Lira guadagnando una cifra colossale…”
Che la figura dell’ex Presidente del Consiglio Bettino Craxi – poi rifugiatosi e deceduto in Tunisia – faccia discutere ancora oggi è un dato oggettivo. Ma pochi ricordano una sua affermazione che mette in gioco alcuni “fenomeni” che ancora oggi riguardano la Storia d’Italia e del mondo interno: “Il finanziere squalo Soros fece una colossale speculazione sulla lira guadagnando una cifra colossale… grandi intrighi, grandi avventure, alle quali sono portati molto spesso i grandi gruppi finanziari”, dichiarò infatti Craxi nel corso di un’intervista…

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Il Pane costa 15 volte il Grano. Qualcosa non quadra… non trovate?

Il pane costa 15 volte il grano. Un kilo di pane costa 3 euro, un kilo di grano 21 centesimi… Qualcosa non quadra, non trovate?
Lo ha denunciato la Coldiretti il luglio scorso, in occasione della “Giornata nazionale del Grano italiano”: “Dal grano al pane il prezzo aumenta di quindici volte ed anche più per effetto delle speculazioni e delle importazioni selvagge di prodotto dall’estero, con pagnotte e panini spacciati come italiani all’insaputa dei consumatori”.
Numeri alla mano, l’associazione dei coltivatori diretti spiega che oggi un chilo di grano tenero è venduto a circa 21 centesimi, mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini a valori variabili attorno ai 3,1 euro al chilo in media, con un rincaro quindi di quindici volte…

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Spuntano carte e prove bollenti… crolla l’impero di Napolitano

di Maurizio Blondet
Crolla l’impero di Napolitano: alla sbarra i responsabili del crollo finanziario dell’Italia, per favorire il commissariamento del paese, con la regia di Giorgio Napolitano.
La prima banca tedesca, Deutsche Bank, con alcuni dei suoi ex top manager, è indagata dalla Procura di Milano per la mega-speculazione in titoli di Stato italiani, effettuata nel primo semestre del 2011. Operazione che contribuì a far volare lo spread dei rendimenti tra i Btp e i Bund tedeschi e a creare le condizioni per le dimissioni del governo Berlusconi, a cui subentrò l’esecutivo di Mario Monti, con in tasca la ricetta “lacrime e sangue” per l’Italia, la legge Fornero sulle pensioni e il pareggio di bilancio in Costituzione.
Secondo l'”Espresso”, che ricostruisce la vicenda svelandone i dettagli, l’ipotesi di reato è la “manipolazione del mercato”, avvenuta attraverso operazioni finanziarie finite sotto la lente dei pm, per un totale di circa 10 miliardi di euro. Affari realizzati da Deutsche Bank dopo il crac della Grecia, quando la crisi del debito pubblico cominciava a minacciare altri paesi mediterranei, tra cui Italia e Spagna, scrive Marcello Zacché su “Il Giornale”…

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