Materialismo, globalizzazione, mercato: che vita di m…

di Stelio Fergola
In risposta al discusso cartello esposto con fare sorridente da Monica Cirinnà, Oltre la Linea ha pensato di lanciare un’iniziativa uguale e contraria. “Materialismo, globalizzazione, mercato: che vita di m…”, in una sintesi che ci è sembrata adatta in questo hashtag: #UnaVitaDaCirinnà.
L’ex-ministro, invece di chiedere scusa per l’insulto a valori che rappresentano comunque la storia di molti italiani (e non solo), ha preferito tirare fuori per l’ennesima volta la difesa all’antifascismo in assenza di fascismo, (vi state addormentando? Non vi angustiate: è normale, a parte il fatto che “Dio, Patria e Famiglia” risale a ben prima del fascismo,  ma crediamo sia troppa scienza per la senatrice PD). Per cosa? Attaccare chi ha la sola colpa di difendere la famiglia…

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Spuntano carte e prove bollenti… crolla l’impero di Napolitano

di Maurizio Blondet
Crolla l’impero di Napolitano: alla sbarra i responsabili del crollo finanziario dell’Italia, per favorire il commissariamento del paese, con la regia di Giorgio Napolitano.
La prima banca tedesca, Deutsche Bank, con alcuni dei suoi ex top manager, è indagata dalla Procura di Milano per la mega-speculazione in titoli di Stato italiani, effettuata nel primo semestre del 2011. Operazione che contribuì a far volare lo spread dei rendimenti tra i Btp e i Bund tedeschi e a creare le condizioni per le dimissioni del governo Berlusconi, a cui subentrò l’esecutivo di Mario Monti, con in tasca la ricetta “lacrime e sangue” per l’Italia, la legge Fornero sulle pensioni e il pareggio di bilancio in Costituzione.
Secondo l'”Espresso”, che ricostruisce la vicenda svelandone i dettagli, l’ipotesi di reato è la “manipolazione del mercato”, avvenuta attraverso operazioni finanziarie finite sotto la lente dei pm, per un totale di circa 10 miliardi di euro. Affari realizzati da Deutsche Bank dopo il crac della Grecia, quando la crisi del debito pubblico cominciava a minacciare altri paesi mediterranei, tra cui Italia e Spagna, scrive Marcello Zacché su “Il Giornale”…

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Lettera aperta al ministro Gentiloni: “La nostra pazienza non è infinita”

Paolo Gentiloni

di Lorella Presotto
Egregio Paolo Gentiloni, il suo ruolo di Presidente del Consiglio dei Ministri prevederebbe che ella avesse a cuore il benessere e il progresso italiano; risulta invece molto più orientato al benessere e alla risoluzione di problemi internazionali, nei quali l’Italia, si trova invischiata, suo malgrado, senza averne alcuna colpa o responsabilità.
Il fatto di avere una determinata collocazione nel Mediterraneo è stata la più grande fortuna e al contempo anche sfortuna del nostro meraviglioso paese.
Da secoli lo straniero cerca di sottometterci per avere a disposizione il nostro territorio. Lo tentò tre volte Federico il Barbarossa, lo tentarono i francesi, gli spagnoli, gli austriaci, i saraceni…

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