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“Carne di Legno” Made in Italy… l’Ultima Trovata da Voltastomaco!

di Paolo Cagnoni
Il tema del cibo “ultramoderno” è molto attuale. I ricercatori sfornano continuamente nuove idee, spesso discutibili, per convincerci a cambiare regime alimentare.
E i legislatori con molta nonchalance autorizzano l’uso di farine d’insetti un po’ dappertutto. L’ultima novità arriva da un team di ricercatori italiani: la carne fatta di legno. Il progetto, chiamato “Meat from Wood”. ha impronta vegana. Dopo la carne coltivata, è la volta della carne coltivata dalla lignina.
Un “progetto” seguito dal Professor Marco Vanoni dell’Università Bicocca di Milano. L’idea consiste nel convertire materiali di scarto in elementi ad alto valore aggiunto come gli amminoacidi contenuti nelle proteine della carne. Dopo il latte sintetico, dunque, ecco la carne ottenuta da un materiale di scarto dell’industria cartaria…

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Il Potere del Popolo

di Gloria Callarelli
Se ne parla da mesi e dunque, anche se il via libera riportato in Gazzetta Ufficiale è arrivato solo ora, era già tutto scritto.
Quello che l’Europa, l’Oms, le lobby dettano è praticamente cosa fatta. A meno che il popolo non decida di dire basta.
Se anche solo per un attimo ne sentite parlare su qualche giornale mainstream, o in qualche programma, o esce dalla bocca di qualche personaggio famoso, sia che salga su un palco o che reciti in Parlamento, significa che hanno aperto la finestra di Overton e che tutto ciò che vogliono che entri, entrerà. È solo questione di tempo.
Inutile protestare sui social, inutile ribellarsi seduti comodamente sul divano o al tavolino di un bar. Tutto quello che chiamano transizione o nuova normalità è già qui o la faranno passare. Non ha più senso lamentarsi a meno che, appunto, non ci si attivi in prima persona…

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13 Nazioni Accettano di Distruggere l’Agricoltura per “Salvare il Pianeta”

di Leo Hohmann
Globalisti al lavoro per pianificare carestie globali…
Il culto globale del clima si sta preparando a scatenare la sua guerra contro il cibo con 13 nazioni – molte delle quali grandi produttori di bovini e cibo come Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile e Spagna – che stanno firmando un impegno a porre gli agricoltori sotto nuove restrizioni per ridurre le emissioni di gas metano.
ll Global Methane Hub ha annunciato in un comunicato stampa del 17 maggio che i ministri dell’agricoltura e dell’ambiente e gli ambasciatori di 13 paesi, inclusi gli Stati Uniti, hanno firmato un accordo con cui ci si impegna a ridurre le emissioni di metano in agricoltura. Gli Stati Uniti erano rappresentati dallo zar del clima di Biden, John Kerry.
Cosa Significa Questo e Perché Dovrebbe Interessare Tutti?

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Climatismo Affaristico: la Nuova Emergenza del Fanatismo Green

di Andrea Caldart
Climatismo affaristico: di follia in follia stiamo superando il confine del buonsenso…
Da una parte la Casa Bianca annuncia un piano per oscurare il sole, dall’altra invece abbiamo un’Europa sempre più votata ad un religiosismo green fanatico e inutile.
E, come se non bastasse, ci si mette anche la politica quella della sinistra verde europeista di Bonelli che invoca il reato di negazionismo climatico dicendo: “l’Italia è diventata un hotspot climatico e chi mistifica, specialmente se ha ruoli istituzionali, fa danni per miliardi di euro”.
Salvo spiegare al “Sor Bonelli” che chi davvero in questo momento sta guadagnando miliardi di euro sono sempre le stesse lobby fatte da società petrolifere che, attraverso la bandiera della transizione green, ricercano una nuova verginità per mantenere il controllo del gioco.
Altro esempio di pazzia termica europeista è il “tabarro termico”, che ha mandato in tilt i conti dello Stato italiano, per continuare poi con l’auto elettrica, per la quale, per farla funzionare, serve ancora la fonte fossile, triplicando il costo energetico rispetto all’auto che usiamo comunemente, per non parlare dei posti di lavoro che andrà ad alienare…

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Dagli Insetti nel Piatto al “Nutriscore” in Etichetta, così Vorrebbero imporci la loro Sub-Cultura

di Paolo Lami
Dagli insetti croccanti nel piatto al Nutriscore in etichetta, il famoso “semaforo rosso” contro i cibi italiani, così l’Europa e le multinazionali hitech vorrebbero imporci la loro sub-cultura.
Una crociata di cui si sono fatti incredibilmentetestimonial persino alcuni personaggi e brand italiani subissati dalle critiche come l’astronauta Samantha Cristoforetti o la Barilla, costretta a ritirare in tutta fretta un video che ha provocato migliaia di proteste sui social.
La Coldiretti coglie l’occasione del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione in corso a Roma, dove ha allestito una vera e propria galleria degli orrori che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e il sistema produttivo nazionale basato sulla qualità e su tradizioni millenarie, per denunciare che sulla tavola degli italiani rischiano di finire non solo la “carne” sintetica, ma anche piatti a base di insetti, vino dealcolato, kit con polveri per fare vino e formaggi ma anche l’etichetta Nutriscore che boccia l’olio d’oliva…

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La FDA ha annunciato l’Approvazione della “Carne Coltivata in Laboratorio” dalla Società Upside Foods

Indovinate chi c’è dietro ai finanziamenti di UPSIDE?
Molte persone “attente” all’ambiente ritengono che la carne coltivata in laboratorio possa essere un’alternativa etica alla carne convenzionale. Può risolvere più problemi contemporaneamente come le richieste alimentari della popolazione in aumento, aiutare l’ambiente e consumare carne cruelty-free. Poiché è coltivata in laboratorio, il suo contenuto di grassi può anche essere modificato rendendolo più nutriente.
La carne coltivata in laboratorio è un’alternativa alla carne convenzionale. Viene coltivata in laboratorio attraverso il processo di coltura, in cui una biopsia viene prelevata da un animale vivo e le cellule staminali vengono separate dalle cellule muscolari. Queste cellule staminali sono coltivate in un mezzo che fornisce loro i nutrienti necessari per la proliferazione. Le cellule staminali si moltiplicano e si trasformano in cellule muscolari e cellule adipose, formando infine carne. La carne coltivata in laboratorio è anche chiamata carne coltivata, carne a base di cellule, carne artificiale, carne coltivata e carne di design…

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Carne “sintetica” presto nei nostri piatti. Addio ad allevamento e macellazione di animali

di Michael Pontrelli
La startup californiana Memphis Meats è già in grado di produrre in laboratorio hamburger di manzo e di pollo.
La carne sintetica si candida seriamente a diventare la più grande rivoluzione tecnologica dei prossimi anni. La startup californiana “Memphis Meats” ha raccolto ben 22 milioni di dollari per completare lo sviluppo della cosiddetta “carne pulita” e arrivare sul mercato entro il 2021. Tra i finanziatori, a conferma che si tratta di un progetto molto serio, alcuni dei big dell’economia mondiale: Google, Bill Gates, Richard Brandson e Cargill, una delle più grandi aziende agricole mondiali.
Primo hamburger in vitro degustato nel 2013
La carne sintetica o artificiale, viene prodotta in laboratorio. È un prodotto di carne animale che non è mai stato parte di un animale vivo con l’eccezione del siero fetale. La tecnologia consente quindi di produrre hamburger o polpette senza bisogno di uccidere gli animali…

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La rivincita dei Veg: così la “Finta Carne” sta sostituendo quella vera

di Lidia Baratta 
L’industria della carne è al centro del fuoco incrociato delle produzioni e sperimentazioni di cibi alternativi, sempre più simili alla carne vera, ma senza carne. E anche le big dei macelli ora scommettono sul veg.
Burger di soia, tofu e barbabietola che… “sanguinano”. Affettati di alghe e lupino come il prosciutto. Polpette di carne cresciute in vitro. Barrette proteiche di insetti. L’industria della carne è al centro del fuoco incrociato delle produzioni e sperimentazioni di cibi alternativi, sempre più simili alla carne vera, ma senza carne. Indirizzati non più solo a vegani e vegetariani, che solo in Italia sono oltre 2 milioni, ma anche a chi ama costolette e bistecche e vuole semplicemente ridurre il consumo di proteine animali.
All’inizio, a rosicchiare fette di mercato erano aziende e startup, intente a tirare fuori dal cilindro nuove ricette per rendere gustose salsicce e fettine prodotte a partire da farine vegetali. Poi, davanti a un mercato che ha superato già i 5 miliardi di dollari, molti dei big mondiali dell’industria carnivora, si sono lanciati anche nei prodotti meatless

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