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“Carne di Legno” Made in Italy… l’Ultima Trovata da Voltastomaco!

di Paolo Cagnoni
Il tema del cibo “ultramoderno” è molto attuale. I ricercatori sfornano continuamente nuove idee, spesso discutibili, per convincerci a cambiare regime alimentare.
E i legislatori con molta nonchalance autorizzano l’uso di farine d’insetti un po’ dappertutto. L’ultima novità arriva da un team di ricercatori italiani: la carne fatta di legno. Il progetto, chiamato “Meat from Wood”. ha impronta vegana. Dopo la carne coltivata, è la volta della carne coltivata dalla lignina.
Un “progetto” seguito dal Professor Marco Vanoni dell’Università Bicocca di Milano. L’idea consiste nel convertire materiali di scarto in elementi ad alto valore aggiunto come gli amminoacidi contenuti nelle proteine della carne. Dopo il latte sintetico, dunque, ecco la carne ottenuta da un materiale di scarto dell’industria cartaria…

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Non Solo Carne, anche Latte e Formaggi Sintetici. Un Business USA-Cina

di Gloria Callarelli
Dopo carne e pesce in provetta arrivano anche latte e prodotti caseari.
Dunque yogurt, formaggi, formaggi spalmabili: se avete paura di inquinare, ma non di rischiare di ammalarvi con prodotti fatti in laboratorio, eccovi accontentati.
Il mito panteista e satanista per cui la Natura sta andando in malora a causa dell’uomo e quindi va preservata e venerata come fosse una divinità sta producendo i nuovi mostri (mentre dell’uomo e dell’ordine naturale delle cose voluto da Dio chissene…, anzi non dimenticate: siamo troppi nel mondo); e così il foodkestein, come l’abbiamo ribatezzato, si allarga di nuovi prodotti. Tutti rigorosamente fatti in vitro…

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In una Società Normale…

di Gabriele Sannino
In una società NORMALE la rivolta dei contadini, degli allevatori e dei pescatori di un INTERO CONTINENTE dovrebbe diventare la rivolta di tutti.
Questi imprenditori, infatti, stanno semplicemente FALLENDO, a causa di insensate – anzi deliranti – politiche “green”, rincari di carburanti, limiti alla produzione, al commercio, all’esportazione, insulsi sussidi per non lavorare, tasse e balzelli di ogni genere.
Vogliono proprio la loro FINE, se non lo avete capito. Il loro fallimento, però – è qui il punto – è il NOSTRO: se loro non producono più, noi cosa mangeremo? Quanto pagheremo per i prodotti importati? Già questi comparti sono rincarati: cosa accadrà se l’offerta si ridurrà ancora di più? Cosa darete da mangiare ai vostri figli? Ve lo scrivo io: grilli, insetti vari e cibo sintetico, che la nostra “amatissima” Unione Europea non vede l’ora di poter smerciare in tutto il territorio sotto la sua DITTATURA….

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Mons. Carlo Maria Viganò: Solidarietà agli Agricoltori, agli Allevatori, ai Pescatori, ai Camionisti

di Carlo Maria Viganò
Il piano criminale globalista vuole distruggere l’agricoltura, l’allevamento e la pesca tradizionali, per costringere i popoli a nutrirsi di cibi artificiali prodotti dalle multinazionali.
E sono i grandi fondi di investimento e il Word Economic Forum che fanno attività di lobbying nei parlamenti per imporre una “transizione” devastante e inumana.
Esprimo tutta la mia solidarietà e il mio incoraggiamento agli agricoltori, agli allevatori, ai pescatori, ai camionisti e a tutti coloro che li appoggiano.
Questa non è una protesta qualsiasi: questa è forse l’ultima chance che hanno i popoli di ripristinare il diritto e liberarsi dalla tirannide di una minoranza di miliardari criminali che nessuno ha eletto…

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Il Potere del Popolo

di Gloria Callarelli
Se ne parla da mesi e dunque, anche se il via libera riportato in Gazzetta Ufficiale è arrivato solo ora, era già tutto scritto.
Quello che l’Europa, l’Oms, le lobby dettano è praticamente cosa fatta. A meno che il popolo non decida di dire basta.
Se anche solo per un attimo ne sentite parlare su qualche giornale mainstream, o in qualche programma, o esce dalla bocca di qualche personaggio famoso, sia che salga su un palco o che reciti in Parlamento, significa che hanno aperto la finestra di Overton e che tutto ciò che vogliono che entri, entrerà. È solo questione di tempo.
Inutile protestare sui social, inutile ribellarsi seduti comodamente sul divano o al tavolino di un bar. Tutto quello che chiamano transizione o nuova normalità è già qui o la faranno passare. Non ha più senso lamentarsi a meno che, appunto, non ci si attivi in prima persona…

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