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Rivoluzione Eco-illogica

di Massimiliano Cioffi
In nome dell’assurda lotta alla CO2 si preparano tetri scenari per i cittadini.
Nessuno può negare che ci sia un cambiamento climatico in atto. C’è, ed è sotto gli occhi di tutti. Ma è la causa di questo cambiamento climatico che fa la differenza, almeno nella sua gestione e negli impatti che ne derivano.
Alla luce di diversi studi di scienziati come il prof. Nicola Scafetta, docente di oceanografia e fisica dell’atmosfera presso l’Università Federico II di Napoli, o la prof.ssa Valentina Zharkhova, che insegna alla Northumbria University di Newcastle, appare evidente che il cambiamento climatico sia dovuto a cause naturali di cui l’uomo può soltanto prendere atto. Secondo quanto elaborato separatamente da questi scienziati, infatti, il riscaldamento climatico sarebbe dovuto ai cicli del Sole e non all’azione umana…

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Climatismo Affaristico: la Nuova Emergenza del Fanatismo Green

di Andrea Caldart
Climatismo affaristico: di follia in follia stiamo superando il confine del buonsenso…
Da una parte la Casa Bianca annuncia un piano per oscurare il sole, dall’altra invece abbiamo un’Europa sempre più votata ad un religiosismo green fanatico e inutile.
E, come se non bastasse, ci si mette anche la politica quella della sinistra verde europeista di Bonelli che invoca il reato di negazionismo climatico dicendo: “l’Italia è diventata un hotspot climatico e chi mistifica, specialmente se ha ruoli istituzionali, fa danni per miliardi di euro”.
Salvo spiegare al “Sor Bonelli” che chi davvero in questo momento sta guadagnando miliardi di euro sono sempre le stesse lobby fatte da società petrolifere che, attraverso la bandiera della transizione green, ricercano una nuova verginità per mantenere il controllo del gioco.
Altro esempio di pazzia termica europeista è il “tabarro termico”, che ha mandato in tilt i conti dello Stato italiano, per continuare poi con l’auto elettrica, per la quale, per farla funzionare, serve ancora la fonte fossile, triplicando il costo energetico rispetto all’auto che usiamo comunemente, per non parlare dei posti di lavoro che andrà ad alienare…

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