Clima: una Dieta Vegetariana riduce del 35-50% il consumo del suolo

Si riduce il consumo del suolo e secondo uno studio americano, si riducono anche l’uso di fertilizzanti azotati e le emissioni di gas serra.
Preferire una dieta vegetariana ad una tradizionale carnivora può ridurre del 35-50% il consumo di terre coltivate oggi sempre più “occupate” dall’allevamento intensivo per la produzione di carne. È il risultato di una studio del Bard College (New York) pubblicato su Scientific Reports, che suggerisce anche come questa scelta potrebbe ridurre l’uso di fertilizzanti azotati e le emissioni di gas serra. Gli scienziati sono a caccia di soluzioni per mitigare gli effetti del riscaldamento globale che ci obbligherà a rivedere anche le nostre abitudini alimentari…

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Carne “sintetica” presto nei nostri piatti. Addio ad allevamento e macellazione di animali

di Michael Pontrelli
La startup californiana Memphis Meats è già in grado di produrre in laboratorio hamburger di manzo e di pollo.
La carne sintetica si candida seriamente a diventare la più grande rivoluzione tecnologica dei prossimi anni. La startup californiana “Memphis Meats” ha raccolto ben 22 milioni di dollari per completare lo sviluppo della cosiddetta “carne pulita” e arrivare sul mercato entro il 2021. Tra i finanziatori, a conferma che si tratta di un progetto molto serio, alcuni dei big dell’economia mondiale: Google, Bill Gates, Richard Brandson e Cargill, una delle più grandi aziende agricole mondiali.
Primo hamburger in vitro degustato nel 2013
La carne sintetica o artificiale, viene prodotta in laboratorio. È un prodotto di carne animale che non è mai stato parte di un animale vivo con l’eccezione del siero fetale. La tecnologia consente quindi di produrre hamburger o polpette senza bisogno di uccidere gli animali…

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Il devastante impatto ambientale della carne in un nuovo studio shock

di Francesca Mancuso
Evitare la carne e i prodotti lattiero-caseari è la strada maestra per ridurre il nostro impatto sulla Terra. La nuova conferma arriva da uno dei più grandi studi mai effettuati, condotto dall’Univeristà di Oxford e dall’Istituto svizzero di ricerca agricola Agroscope.
Il dossier conferma l’enorme impronta dell’allevamento del bestiame per l’industria alimentare. Un dato su tutti: la carne fornisce solo il 18% delle calorie e il 37% delle proteine, ma occupa l’83% dei terreni agricoli, producendo il 60% delle emissioni di gas serra.
I ricercatori della Oxford University e di Agroscope hanno dato vita al più completo database sull’impatto ambientale, tenendo conto di una serie di fattori tra cui l’uso del suolo, le emissioni inquinanti alla base dei cambiamenti climatici, la necessità di acqua dolce, l’inquinamento idrico e l’inquinamento atmosferico…

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La verità sull’Overshoot Day: chi sono i responsabili del tracollo del pianeta

L’Overshoot Day, la data simbolica dell’anno in cui la domanda di risorse dell’umanità oltrepassa, in quantità, quelle che la Terra può spontaneamente rigenerare, dice che l’umanità è “a debito”. Per il 2018, il calendario ha segnato il primo di agosto. L’anno scorso, invece, era stato il 2.
L’iniziativa, lanciata nel 2006 dal Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale no-profit di ricerca ambientale, calcola il numero di giorni dell’anno in cui la biocapacità (cioè la capacità di rigenerare le risorse naturali) del Pianeta è sufficiente a sostenere la nostra impronta ecologica, ossia la domanda di quelle stesse risorse, e attraverso una media dei risultati di tutti i Paesi riporta il “break even”, il punto cioè, come si usa dire in economia aziendale, in cui le risorse sono in pareggio…

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Dai vecchi pneumatici le strade del futuro, silenziose e a prova di buca

Vecchi pneumatici e asfalto riciclato rendono verde il manto stradale.
Ridurre l’inquinamento acustico, mentre si migliora sicurezza stradale e sostenibilità. Sono questi gli obiettivi del progetto “Nereide”, iniziativa guidata dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa e dedicata a creare le strade del futuro.
Co-finanziato dal programma europeo LIFE, Nereide fa del riciclo il suo strumento chiave. L’idea, la base del progetto, è quella di impiegare vecchi pneumatici e rifiuti d’asfalto nella produzione di nuove miscele per la pavimentazione.
La gomma recuperata dagli pneumatici fuori uso (PFU) possiede, infatti, resilienza, proprietà elastiche e insonorizzanti in grado di renderla un ottimo materiale sostitutivo degli aggregati vergini…

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Cavolo: l’ortaggio più nutriente del mondo… ecco perché

Il cavolo è una delle verdure più nutrienti e salutari del mondo. Dovrebbe essere considerato fondamentale per la nostra alimentazione, per via della ricchezza e varietà delle sua proprietà benefiche.
Nella famiglia dei cavoli troviamo il cavolo riccio, il cavolo nero e rosso, il cavolo verza, il cavolo cappuccio, il cavolo broccolo e i cavolfiori.
1) Antinfiammatorio naturale
Tra le caratteristiche benefiche dei cavoli, spiccano le proprietà antinfiammatorie. L’infiammazione è la causa principale di malattie come artrite, patologie cardiache e autoimmuni, che possono comparire a causa di un eccessivo consumo di prodotti di origine animale. Il cavolo è un potente antinfiammatorio naturale, in grado di prevenire e di alleviare le patologie infiammatorie.
2) Più ricco di ferro

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Il Falso Ambientalismo dei colossi dell’Energia

di Paolo Ermani 
Diffidate dai “falsi amici” della sostenibilità, dalle multinazionali che si dipingono la “faccia” di verde e si ergono a nuovi paladini dell’ambiente. Il lupo perde il pelo ma non il vizio…
L’energia è una delle fonti di guadagno maggiori a livello mondiale. Gli interessi in gioco sono enormi, vengono combattute guerre e si fa qualsiasi atto più o meno violento per accaparrarsi le risorse energetiche.
Nell’era dei combustibili fossili, arma a doppio taglio che da una parte ha dato impulso al progresso in maniera velocissima, dall’altro in maniera altrettanto veloce ci sta portando all’estinzione, sono nati dei colossi dell’energia che hanno costruito un potere vasto e ramificato che controlla governi, banche, istituzioni varie e mezzi di informazione.
Il loro influsso è così grande che, nonostante siano tra gli imputati principali del rischio di estinzione della razza umana, possono ancora tranquillamente operare sul mercato, invece di essere giudicati per i gravissimi crimini contro l’umanità e l’ambiente di cui sono responsabili. Recente è la notizia di un nuovo record delle emissioni di CO2, che hanno superato le 411 parti per milione…

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Italiani più veg, più attenti alla sostenibilità e al risparmio: l’Eurispes “fotografa” una crescente consapevolezza

Magari sono segnali ancora timidi, sicuramente graduali, ma qualcosa c’è. Il Rapporto Eurispes 2018, indica che nell’acquisto di beni alimentari gli italiani prediligono innanzi tutto i prodotti Made in Italy (74,1%).
Molti (53,1%) acquistano spesso prodotti con marchio Dop, Igp, Doc. In oltre la metà dei casi (59,3%) ad essere privilegiati sono i prodotti a km zero e nell’80,4% quelli di stagione. Più basso invece, il numero (39,4%) di chi acquista spesso prodotti biologici.

Il 75,4% dei consumatori controlla l’etichettatura e la provenienza degli alimenti; evita di comperare prodotti nei negozietti etnici (62%) e di marche che non conosce (66,9%). Il 59,9%, inoltre, preferisce non acquistare prodotti contenenti olio di palma. Il 7,6% del campione segue una dieta vegetariana o…

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Olio di palma nei biscotti: ecco le aziende che hanno detto basta

biscotti senza olio di palma

Biscotti senza olio di palma. Cresce il numero delle aziende che ha scelto di sostituire questo tipo di olio, ritenuto insostenibile da vari studi presentati negli ultimi anni, con altre soluzioni più amiche della salute e dell’ambiente.
Le soluzioni per chi vuole seguire questo orientamento ci sono, anche se spesso ancora poco conosciute. La più recente “inversione di marcia” ha visto protagonista la Colussi, che ha lanciato proprio nei giorni scorsi una nuova linea di biscotti non soltanto privi di olio di palma, ma anche attenti alla sostenibilità del “packaging”. L’azienda nata a Venezia condivide il titolo di nuova entrata con un altro marchio celebre: Mulino Bianco…

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Ecovillaggi: le comunità del futuro

Si stanno moltiplicando a vista d’occhio e sembrano essere una valida alternativa alla concezione tradizionale di comunità.

Stiamo parlando degli ecovillaggi, comunità basate prevalentemente sulla sostenibilità ambientale e, secondo l’ecologo ed agronomo australiano David Holmgren, caratterizzate dall’adesione volontaria dei partecipanti e da nuclei abitativi progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale, dall’uso di energie rinnovabili e dall’autosufficienza alimentare, basata sulla permacultura o altre forme di agricoltura biologica.

Il sistema si sta…

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