Dai Diritti Costituzionali alla Dittatura Sanitaria

di Carlo Freccero
Sta succedendo di nuovo. Sta per passare un accordo internazionale di importanza fondamentale per negarci definitivamente ogni scelta democratica futura in tema di sanità e di libertà personale.
Non solo. Trattandosi di un trattato internazionale, una volta approvato sfuggirà ad ogni successivo tentativo di abrogazione popolare tramite Referendum.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato una bozza di accordo pandemico mondiale. Non ho avuto tempo di esaminare direttamente il trattato, ma solo una sua sintesi. Lo farò sicuramente in seguito. Ma preso atto del ruolo rivestito dall’OMS nella recente pandemia, la sola ipotesi di un potenziamento delle sue funzioni, non può che essere giudicata inopportuna ed aberrante.
Secondo l’OMS gli Stati dovrebbero rinunciare a la loro cultura, e ai diritti umani a cui hanno già a suo tempo aderito, in nome di diritti come: “equità, inclusività e coerenza”, che non significano nulla se non cieca obbedienza, agli interessi dei grandi potentati economici. Dopo avere capovolto il concetto di pandemia e di salute, l’OMS capovolge i diritti dell’uomo…

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Vaiolo delle Scimmie: “Emergenza” inaspettata?

Lo sapevate che esiste già un vaccino approvato nel 2019? Indovinate chi c’è dietro…
Mentre i casi di vaiolo delle scimmie stanno gradualmente aumentando in tutto il mondo, la corsa ai vaccini è appena iniziata… ma in quanti sanno che esiste già un vaccino contro questa malattia rarissima approvato dall’FDA nel 2019?
Suona davvero strano, perché mai produrre e far velocemente approvare un vaccino contro una malattia (il vaiolo) sostanzialmente eradicata e contro il vaiolo delle scimmie, malattia rarissima con piccoli focolai finora circoscritti e gestibilissimi?
La risposta è in un nome… ed è sempre lo stesso: BILL GATES.
Nel novembre 2021, mentre tutto il mondo era in panne a causa della “pandemia” di coronavirus, Bill Gates partecipava ad un importante meeting di Policy Exchange, che è il principale think tank del Regno Unito. Il presidente della Bill and Melinda Gates Foundation, e Rt Hon Jeremy Hunt MP, presidente del comitato ristretto per la salute, in quel contesto hanno discusso il potenziale di future pandemie…

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Prossima Pandemia: Virus Marburg?

di Marcello Pamio
I media mainstream hanno acceso i riflettori sui primi casi di morte causati dal virus Marburg. E quando i megafoni della dittatura strillano, c’è sempre qualcosa sotto…
Addirittura il Direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ad una conferenza stampa a Ginevra se n’è occupato, sottolineando come il virus di Marburg sia “molto diverso da quello che causa il Covid 19, ma molti degli elementi di risposta sono gli stessi: isolare e curare le persone infette, tracciare e mettere in quarantena i contatti e coinvolgere le comunità locali nella risposta“. Ahinoi, non è soltanto il capo dell’OMS a ipotizzare una possibile prossima pandemia con il Marburg: il tristemente noto GAVI dello psico-filantropo Bill Gates, il 22 aprile del 2021, ha scritto un articolo dal titolo inquietante: “La prossima pandemia: Marburg?”…

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Bill Gates è “preoccupato”…

Il co-fondatore di Microsoft ritiene che i governi non si stiano impegnando abbastanza e annuncia la sua ricetta per scongiurare una nuova pandemia.
La Bill and Melinda-Gates Foundation in un rapporto pubblicato pochi giorni fa ha invitato le nazioni a investire di più nei sistemi sanitari, inclusa la capacità di produrre vaccini. Bill Gates ha “avvertito” sei anni fa di una potenziale minaccia di pandemie. Adesso “sente” che le autorità non stanno facendo abbastanza per prepararsi alla prossima.
“Sono preoccupato che l’attenzione generale verso la messa a punto di una buona preparazione per le pandemie sia ancora bassa”, ha detto Gates in un’intervista al Wall Street Journal.
Gates ha plaudito alla soluzione del presidente statunitense Joe Biden di preparare un piano da 65 miliardi per la prevenzione delle pandemie, da lui definito “un passo nella giusta direzione”. Tuttavia non lo ritiene sufficiente. “L’unica soluzione – ha detto – sarebbe avere aziende pronte a sviluppare un vaccino, quando ce ne sarà necessità, in cento giorni e a produrne il necessario per tutti i Paesi del mondo nei seguenti cento giorni”

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