Centro immigrati bombardato: destabilizzare la Libia per far riaprire i porti italiani

Il 2 luglio, durante la notte, un centro di accoglienza di immigrati situato alla periferia di Tripoli e gestito dal governo, è stato bombardato. Le vittime sarebbero circa 40.
Sembra che gli autori dell’attacco facciano parte delle forze antigovernative che rispondono agli ordini di Haftar, il quale, ormai in evidente difficoltà, ha stretto un’alleanza con i trafficanti di clandestini, in particolare con l’estremista islamico Abdul-Rahman Hashem.
La tempistica è molto sospetta… “guarda caso” segue di poche ore l’incontro tra Sarraj e Salvini a Milano.
Ovviamente, per il PD e per tutto il baraccone dell’accoglienza notizie simili sono manna dal cielo, perchè avvalorano la narrazione in base alla quale la Libia non è sicura. Gli intellettuali da salotto e i “talebani dell’accoglienza” oggi fingeranno di piangere le vittime ma in realtà esulteranno…

Vai all’articolo

Libia, Sarraj: “800.000 migranti pronti a raggiungere l’Italia”

La crisi in atto a Tripoli, con l’avanzata delle forze del generale Khalifa Haftar sulla capitale libica, potrebbe spingere 800.000 migranti e libici, tra cui criminali e jihadisti legati all’Isis, verso l’Italia e le coste europee.
Questo l’allarme lanciato dal premier del governo di accordo nazionale libico, Fayez al Sarraj, in un’intervista concessa al Corriere della Sera nel giorno in cui il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, ricevono a Roma il vice premier libico, Ahmed Maitig, e il vice premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani.
“Ho ripetuto più volte che questa è una vera e propria guerra contro di noi, una guerra che ci è stata imposta – ha ribadito Sarraj dal suo ufficio a Tripoli – noi siamo una popolazione pacifica. Le nostre forze armate e la nostra popolazione si stanno difendendo. I nostri combattenti stanno operando sul campo. Noi difenderemo le nostre città, la guerra è ancora aperta e i combattimenti continuano”

Vai all’articolo