Boom di Dimissioni dal Lavoro: 1,6 milioni in 9 Mesi!

di Cesare Sacchetti
Boom di dimissioni registrate nei primi nove mesi del 2022.
“Negli Stati Uniti è ormai noto come “Great resignation”, le grandi dimissioni. In Italia non è della stessa portata ma di certo, dopo la pandemia, il fenomeno delle dimissioni dal lavoro si fa sempre più spazio. Continua così ad aumentare il numero di coloro che decidono di lasciare il posto. Per scelta o per necessità, per guardare avanti rispetto alla propria occupazione e carriera o per far meglio conciliare le esigenze della famiglia. I motivi possono essere vari, ma di fatto la tendenza osservata a partire da due anni a questa parte si conferma con numeri in salita

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La Sovranità (interiore) appartiene a te

di Francesco Carraro
“Ora et labora”. “Mens sana in corpore sano”. “Ludendo docere”. Sono tre illuminanti massime latine ricolme della saggezza dei secoli andati. Riguardano le dimensioni del lavoro, dello sport, della socialità. Vale a dire le tre aree imprescindibili di una vita sana, equilibrata e “sostenibile”.
San Benedetto, forse, coniò la prima con l’insuperabile sintesi del genio. Nessuna scuola psicologica – né prima né dopo che (nel Novecento) la psicologia fosse “inventata” – ha mai saputo suggerire un programma di vita più efficace e giusto: prega e lavora. E cioè affidati a una potenza superiore e immateriale, coltiva unoa sguardo spirituale sulle cose, da un lato; applicati a un’attività su cui focalizzare le tue energie concentrate, dall’altro. Due consigli buoni a spazzare via il novanta per cento delle ansie, dei problemi, delle preoccupazioni esistenziali. Perché in grado di insegnarci il “governo” dell’unico “regno” su cui abbiamo davvero dominio e sovranità: la nostra mente…

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Covid: gli Asintomatici positivi al Tampone non devono lavorare nemmeno da casa!

di Riccardo Rocchesso
Persone in Quarantena, non potranno lavorare nemmeno in smart working.
Ad inizio pandemia, i tamponi venivano realizzati solo a chi aveva sintomi compatibili al Covid. Ma ora, con l’estensione del numero di tamponi, dovuta da una decisa spinta da parte del governo e degli “esperti”, ci sono migliaia di persone senza alcun sintomo (una volta si chiamavano sani), portatrici di Covid da mettere in quarantena dopo il risultato del test, per “salvaguardare gli altri”.
Bene. Ma queste persone, allontanate dal posto di lavoro per la quarantena, non potranno lavorare neanche con lo smart working

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Assunzioni crollate del 43%… ma si parla solo di Immigrazione

Le pagine dei media sono piene di notizie che riguardano gli sbarchi, le navi in quarantena e gli scontri tra governo e opposizione. Il problema è tutto lì?
Le assunzioni in periodo Covid sono crollate del 43%. Ma la priorità è altra in campagna elettorale. Vediamo però i dati. Le assunzioni operate dai datori di lavoro privati, nei primi cinque mesi del 2020, sono state 1.795.000. Rispetto allo stesso periodo del 2019, la contrazione è stata molto forte (-43%) per effetto dell’emergenza legata alla pandemia Covid-19 e delle conseguenti restrizioni (obbligo di chiusura delle attività non essenziali) nonché della più generale caduta della produzione e dei consumi…

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Contratti collettivi scaduti: un brutto Colpo per 14 milioni di Lavoratori

di Salvatore Recupero
Mai come in questi mesi la percentuale dei contratti collettivi scaduti è stata così elevata. Un fenomeno che, secondo i sindacati, nei primi otto mesi dell’anno ha coinvolto quasi l’80% dei lavoratori dipendenti.
L’esecutivo deve intervenire, dato che le parti sociali da sole non hanno saputo trovare la quadra. Partiamo dalle cifre. Secondo l’undicesimo Report periodico dei contratti collettivi del Cnel “il 61,6% dei contratti collettivi nazionali di lavoro risulta scaduto alla data del 30 giugno 2020. Gli accordi in attesa di rinnovo sono 576 su 935″. Le cifre si avvicinano a quelle denunciate dai sindacati se consideriamo che “in attesa del rinnovo contrattuale ci sono oltre 10 milioni di lavoratori privati (il 79,2%) che salgono a più di 13 milioni se si aggiungono i circa 3,2 milioni di dipendenti pubblici. I settori interessati riguardano l’agricoltura, il florovivaismo e fioricoltura, i chimici, i metalmeccanici (l’unico di cui è in corso la trattativa), il tessile e la moda, commercio e agenti di commercio, i lavoratori dello spettacolo, la Rai, trasporto e logistica, i marittimi, i bancari, quelli della sanità” . I salari si ritrovano stretti tra l’incudine della cassa integrazione e il martello del mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali…

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Unimpresa: dal 17 agosto rischio boom licenziamenti

Secondo il Centro studi dell’organizzazione è probabile che al termine del blocco imposto dal “Decreto rilancio”, si aprano le condizioni per un vero e proprio boom dei licenziamenti da parte delle aziende.
È assai probabile che dal 17 agosto, al termine del blocco imposto dal decreto rilancio, si aprano le condizioni per un vero e proprio boom dei licenziamenti da parte delle aziende. È quanto prevede il Centro studi di Unimpresa secondo cui la situazione complessiva dell’occupazione, durante questa emergenza legata al Covid-19, è peggiore di quella di 10 anni fa: le ore di cassa integrazione usate nell’ultimo bimestre sono pari a 1,7 miliardi, da confrontare agli 1,3 miliardi di ore del 2010. Il congelamento dei licenziamenti prorogato dal decreto rilancio dal 17 maggio al 17 agosto 2020, si avvicina sempre più al capolinea e l’aspirina degli ammortizzatori sociali sta terminando i suoi tiepidi effetti, poiché si tratta di indennizzi pari a 4,2 euro l’ora, peraltro pagati con ritardi di oltre tre mesi…

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Nessuno che si inginocchi per le vittime della Crisi economica

di Davide Mura
Le proteste di questi giorni sulla scia emotiva del Blacklivesmatters, sono un fenomeno che lascia sgomenti e perplessi.
In parte perché queste proteste si sono trasformate, negli USA, in atti deliquenziali, di vandalismo e di saccheggio, poi perché l’obiettivo (nemmeno tanto malcelato) delle stesse si è rivelato essere Trump, nonostante Minneapolis e lo Stato del Michigan vengano retti dai democratici. E in parte perché, intiepiditasi l’emergenza covid, ecco che rispunta il sempreverde tema del razzismo.
In versione pacifica, le proteste – manco fossero una moda – sono arrivate anche da noi. E figuriamoci se così non era. Se c’è da venir “intortati” dalla propaganda globalista e neoliberista, in Italia c’è chi è sempre in prima fila. L’occasione del razzismo è ghiotta in un paese che pensa di risolverlo con lo ius soli, dimenticando che gli episodi di razzismo peggiori avvengono proprio negli USA, dove esiste lo ius soli da duecento anni…

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Tu non sei il tuo Lavoro!

di Rossella Tirimacco
Oggi la perdita d’identità viene colmata identificandosi con il lavoro… e quando questo viene meno, si crolla e ci si angoscia.
Il lavoro non è ciò che siamo, il lavoro è esperienza, e la vita di ognuno di noi può avere ovviamente molteplici esperienze lavorative. Possiamo fallire e poi rialzarci in piedi, possiamo svolgere per anni lo stesso lavoro e poi di colpo decidere di cambiare. Possiamo reiventarci, come dicono alcuni, oppure piangerci addosso quando le cose non vanno come vorremmo.
Qualunque sia la scelta o la strada da seguire, ciò di cui ti devi ricordare è che “TU NON SEI IL TUO LAVORO “… ciò che sei, forse lo scoprirai vivendo… o forse lo scoprirai in altre vite.
Io, non sono il mio lavoro, e nemmeno tu lo sei, però entrambi sappiamo che bisogna lavorare bene, senza improvvisarsi, e se necessario riprendere a studiare. Purtroppo questa è l’epoca in cui ci si improvvisa, è l’epoca delle identità incerte, e flebili. Così, la perdita d’identità, viene colmata identificandosi con il lavoro, e quando questo viene meno, o si crolla, o ci si improvvisa in altri mestieri, spesso senza un minimo di esperienza o di conoscenza…

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Se la Costituzione è come una Ferrari chiusa in garage!

di Davide Mura
Se i nostri padri costituenti potessero vedere cosa accade oggi, si chiederebbero se noi siamo davvero degni della Costituzione che ci hanno lasciato.
Anzi, si chiederebbero per quale ragione essi ci hanno offerto uno strumento per combattere povertà e disoccupazione, e noi la lasciamo lì, come una Ferrari chiusa in garage, ad arrugginire, esaltandone solo i protocolli procedurali e un patetico antifascismo da operetta, dopo averla sfregiata con il vincolo europeo.
Eppure è accaduto. Possediamo questo bolide e non lo utilizziamo, perché ai nostri “amici” tedeschi e francesi non piace l’idea di venir superati in corsa. E quell’idea, peraltro, non piace nemmeno a coloro che, da decenni, studiano le modalità per smontarlo, affinché non ci venga la tentazione di usarlo di nuovo. Per ora hanno messo il lucchetto al garage, spaventandoci: “Non aprite quel garage” … “Non guardate cosa c’è dentro” … “Potrebbe esservi fatale”

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Importiamo Dequalificazione ed esportiamo Eccellenze

di Davide Mura
Persino il lavoro qualificato in Italia risponde alla logica della domanda esterna. Formiamo, a spese nostre, laureati e persone altamente qualificate che poi emigrano all’estero. In più nessuno ci paga per farlo. Politiche predatorie “allo stato puro”.
Il rovescio della medaglia è la massa di immigrati economici che arrivano dall’Africa; per lo più gente dequalificata, che finisce per ingrossare le fila della malavita straniera e italiana, e di quell’economia sommersa fatta di sfruttamento, disumanità e lavoro nero.
È un fenomeno questo che rende il nostro paese più povero, economicamente, culturalmente e professionalmente. Importiamo dequalificazione, decompetenze e consumatori di welfare, ed esportiamo eccellenze, professionalità e inventiva. E la domanda è: fin quanto potremo sopportarlo?…

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