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Prendi un Contadino Analfabeta dell’Ottocento… Poi prendi un Giovane Laureato di Oggi…

Chi comprende meglio la realtà del mondo?
Prendi un povero contadino analfabeta dell’ottocento, che passa tutta la sua vita sui campi. Ti dirà che nel mondo esistono i poveracci che sgobbano e i signori che si fanno i fatti loro, a cui dei poveracci non interessa nulla.
Poi prendi un giovane laureato di oggi: ti dirà che la società è complessa, frutto di lotte sociali, di progressi, di perfezionamento delle strutture istituzionali.
Ti descriverà le grandi sfide dei nostri tempi, di come vari enti nazionali ed internazionali si adoperino per analizzare e porre rimedio alle ingiustizie sociali, alle problematiche ambientali…

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Riconoscere il Male…

di Gabriele Sannino
Come si riconosce il Male in una società dove tutto sembra camuffato o peggio ancora capovolto?
Semplice, occorre sviluppare COSCIENZA, LUCE dentro di sé. Se non fai luce dentro di te… rimarrai al buio: solo così potrai distinguere il bene dal male e viceversa.
Il male è FURBO, ricordiamocelo, non è SAGGIO. Il male è anche intelligentemente STUPIDO, dato che la semplice logica, alla fine, lo distrugge sempre! Sappi che la chiarezza di pensiero viene sempre dall’anima, non dalla testa.
Molti confondono il male con il bene… per un semplice motivo: il male si presenta a noi – ovviamente – sempre con un bel vestito, non può dirci in faccia che è il male, altrimenti il gioco finirebbe subito…

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La Sovranità (interiore) appartiene a te

di Francesco Carraro
“Ora et labora”. “Mens sana in corpore sano”. “Ludendo docere”. Sono tre illuminanti massime latine ricolme della saggezza dei secoli andati. Riguardano le dimensioni del lavoro, dello sport, della socialità. Vale a dire le tre aree imprescindibili di una vita sana, equilibrata e “sostenibile”.
San Benedetto, forse, coniò la prima con l’insuperabile sintesi del genio. Nessuna scuola psicologica – né prima né dopo che (nel Novecento) la psicologia fosse “inventata” – ha mai saputo suggerire un programma di vita più efficace e giusto: prega e lavora. E cioè affidati a una potenza superiore e immateriale, coltiva unoa sguardo spirituale sulle cose, da un lato; applicati a un’attività su cui focalizzare le tue energie concentrate, dall’altro. Due consigli buoni a spazzare via il novanta per cento delle ansie, dei problemi, delle preoccupazioni esistenziali. Perché in grado di insegnarci il “governo” dell’unico “regno” su cui abbiamo davvero dominio e sovranità: la nostra mente…

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20 citazioni dalla Saggezza dei Nativi americani

di Dominella Trunfio
I Nativi Americani vivono in armonia con la natura, rispettando un proprio codice etico che è basato sulla tolleranza, il rispetto dell’altro e la spiritualità legata a Madre Terra e a tutti gli esseri viventi. Per questo, a loro sono legate tante citazioni, ecco le più belle.
Vediamo alcune delle citazioni più belle che possono diventare delle linee guida nella nostra quotidianità e le pillole di saggezza da ricordare quando ci sembra che le cose non stiano andando come desideriamo:
1. Danzare è pregare, pregare è guarire, guarire è dare, dare è vivere, vivere è ballare.
2. Ci vogliono mille voci per raccontare una sola storia. (Apache)
3. Solo dopo che l’ultimo albero sarà abbattuto, solo dopo che l’ultimo lago sarà inquinato, solo dopo che l’ultimo pesce sarà pescato, Voi vi accorgerete che il denaro non può essere mangiato. (Toro Seduto, capo della tribù dei Sioux)…

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L’Unica Soluzione è vivere con più Anima

di Gabriele Sannino
Secondo molti medium, contattisti, sciamani e spiritualisti, noi siamo esseri spirituali che compiono diverse esperienze nella materia, in quella cioè che viene definita la terza dimensione.
Programmiamo questa vita, la svolgiamo per un po’, si spera al meglio… e poi torniamo a casa, in una dimensione che è molto più sottile di questa. Siamo insomma delle anime in missione, dei soldati che indossano una mimetica per sopravvivere, sia fisicamente che emotivamente, in un mondo fatto di positività ma anche di tanta negatività, purtroppo.
Il nostro compito qui sulla Terra, quello di tutte le anime, è semplicemente l’evoluzione: ciò significa, paradossalmente, riconoscerci per ciò che già siamo in fondo, e cioè esseri dediti all’amore, anime pure e perfette, aspetti che dobbiamo per forza di cose dimenticare quando siamo da quest’altra parte, pena la non riuscita dell’esperienza.
Riconoscere se stessi, porta tutto l’amore che siamo in questa dimensione, cosa che rende la vita terrena un vero e proprio paradiso, proprio come dovrebbe essere…

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La storiella della “Vecchia Anfora”

Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore, che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto.
Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto piu che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione: “Non perdo neanche una stilla d’acqua, io!”.
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: “Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”

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Lettera di Gurdjieff alla figlia

“Fissa la tua attenzione su te stessa.
Sii cosciente in ogni istante di ciò che pensi, senti, desideri e fai.
Finisci sempre quello che hai iniziato.
Fai quello che stai facendo nel migliore dei modi possibili.
Non t’incatenare a niente che alla lunga ti distrugga”.

“Sviluppa la tua generosità senza testimoni.
Tratta ogni persona come se fosse un parente stretto.
Metti in ordine quello che hai disordinato.
Impara a ricevere, ringrazia per ogni dono.
Smetti di autodefinirti.
Non mentire né rubare, se lo fai, menti e rubi a te stessa.
Aiuta il tuo prossimo senza renderlo dipendente.
Non occupare troppo spazio.
Non fare rumore né gesti inutili.
Se non la possiedi, imita la fede.
Non lasciarti impressionare da personalità forti.
Non impossessarti di niente né di nessuno…

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Saggezza Cherokee

Si narra di un anziano Cherokee seduto davanti al tramonto con suo nipote… “Nonno perchè gli uomini combattono?”
L’anziano con gli occhi rivolti verso il sole calante del giorno, che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma: “ogni uomo prima o poi è chiamato a farlo. Per ogni uomo c’è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene tra due lupi”.
“Quali lupi, nonno?” chiese il ragazzo. “Quelli che ogni uomo porta dentro di sè.”
Il bambino non riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l’attimo di silenzio che aveva lasciato cadere tra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, l’anziano che aveva dentro di sè la saggezza del tempo, riprese con il suo tono calmo…

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L’Antidoto di Seneca per calmare l’ansia ed eliminare le preoccupazioni

La maggior parte di noi non riesce ad evitare di pensare in termini di perdite o guadagni, di buono o di cattivo. Il nostro pensiero è dicotomico e di conseguenza abbiamo bisogno di catalogare tutto in fenomeni opposti.
Pensiamo che tutti gli eventi siano benefici o dannosi, e perdiamo la maggior parte del tempo preoccupandoci della possibilità che si verifichino eventi negativi o perdite potenziali.
L’ansia moderna si basa, fondamentalmente, su preoccupazioni per cose che non accadranno mai. L’avvento di internet, inoltre, ha peggiorato questa situazione: l’essere costantemente connessi, sapere ciò che accade in tutti gli angoli del mondo, genera, infatti, un’ansia difficile da gestire…

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Non cercare Sicurezze

Osho
La vita è semplicemente energia traboccante senza alcuno scopo. Vivi la tua vita come un gioco e non come un lavoro.
La mente seria trasforma il gioco in lavoro. Tu prova a fare il contrario: trasforma il lavoro in gioco. Se sarai in grado di concepire questa vita come un sogno, allora vivrai per davvero.
Chi riesce a concepire la vita come un sogno, significa che ha rinunciato. Rinunciare non significare lasciare il mondo, ma cambiare atteggiamento. Significa accogliere la vita come un gioco.
Nel momento in cui rinunci, non sei più legato al passato. Sei libero di vivere, di giocare, di accogliere qualunque cosa ti accada. Questo significa saper vivere nell’incertezza, nell’insicurezza. Più cerchi sicurezze, meno vivrai in pieno la tua vita. Se vivi nelle sicurezze, sei già morto…

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