“Di Necessità Virtù”

di Giulia Gava
Quando arrivano i momenti difficili, portando ansia, incertezza e paura, la cosa più importante è rimanere centrati. Certo… non è facile. ​
È difficile fermarsi, è difficile cambiare mentalità e abitudini cercando di mantenere anche l’equilibrio dentro di noi. In un momento come questo poi, dove l’emergenza coronavirus ci obbliga ad accettare una “limitazione”, rimanere centrati, diventa ancora più complicato. Ci si sente in trappola; intrappolati in un paese, intrappolati in un appartamento, in una situazione che ci opprime e soprattutto in uno stato mentale che non ci piace.
Sono giorni difficili per tutti e notti insonni per tanti. In compenso c’è tempo… Tanto tempo. Il tempo che fino a qualche settimana fa sembrava non bastare mai! C’è tempo per pensare… In questo blocco forzato e lontana dagli affetti ho pensato a quanto tutta questa situazione dovrebbe farci riflettere…

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“Shen Men”: il punto dell’orecchio che allevia stress e ansia

In una recente trasmissione televisiva su una rete nazionale russa, che tratta temi di salute e benessere, il dottor Mark Sandomirsky, laureato in medicina e psichiatria, consigliò ai suoi pazienti questa semplice tecnica per alleviare lo stress.
La fonte di stress spesso varia da persona a persona, in base alle diverse esperienze, e si manifesta quasi sempre in modi diversi. Una volta che lo stress è diminuito, tuttavia, alla maggior parte delle persone rimane una sensazione di disagio e ansia, seguita da una sensazione di pesantezza o dolore in alcune parti del corpo.
Il primo passo per lasciare andare lo stress è quello di sbarazzarsi delle emozioni negative! Non lasciare che ti logorino dentro! Dopo aver lasciato lo stress mentale, il passo successivo è quello di eliminare gli effetti fisici che ha causato lo stress. Qui entra in gioco la “Psico-riflessologia”. Il nostro corpo ha alcuni punti che possiamo definire “anti-stress” e tutto ciò che deve essere fatto, è massaggiare semplicemente questi punti per alleviare lo stress…

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Il Potere dell’Attrazione e la “vocina sabotatrice”

di Monica Crivelli
A chi non è mai capitato di udire una vocina interiore sabotatrice che ci dice: “non puoi fare questo!”, “non puoi fare quello!”, “non puoi ottenere ciò che vuoi!”… insomma, che ci dice che non possiamo essere chi vorremmo essere?
È proprio questo il punto! Noi siamo il sole del nostro cielo, ma la sua luce viene continuamente coperta da nuvole di paura. La vocina sabotatrice quindi non è altro che la paura che offusca le nostre capacità attrattive… ma come liberarcene? 
Ammettilo… ciò che ti impedisce di realizzare i tuoi sogni sei proprio tu, con la tua vocina sabotatrice e i tuoi pensieri negativi. 
I pensieri negativi condizionano il nostro tono dell’umore e, automaticamente, sintonizzandosi su frequenze basse sprigionano onde magnetiche cosiddette α (alpha)…

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Social Media: una minaccia per la Salute Mentale?

Una nota e affezionata utente di social media, l’attivista politica Alexandria Ocasio-Cortez, eletta al Congresso statunitense il 6 novembre 2018, ha pubblicamente annunciato che sarebbe uscita da Facebook perché riteneva che fosse “una minaccia per la salute pubblica”.
Pur essendosi ampiamente affidata ai social media per essere eletta, ha più recentemente raggiunto la convinzione che essi contribuiscono a “maggiore isolamento, depressione, ansia e dipendenza”.
Non è sola. L’anno scorso, l’Accademia Americana di Pediatria (AAP) ha pubblicato uno studio sulla depressione infantile, da cui è risultata la possibilità che i social media svolgano un ruolo nell’aumento di suicidi riscontrato tra le ragazze adolescenti…

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L’Ansia dà spettacolo e noi applaudiamo

di Giada Cipolletta
Lei è lì, camuffata dai filtri di Instagram, idolatrata nei testi delle canzoni, vaporosa e calda nel respiro corto di una reazione che si fa attendere, timida nel suo vorrei ma non posso.
Non siamo formati per questa costante sovraesposizione, non siamo abituati a questa convivenza digitale che ci porta a spartire le nostre vite con persone che prima, almeno, l’occhio non vedeva o la vita selezionava.
Certo, anche ora possiamo non esserci, è vero. Possiamo scegliere chi seguire, dove e quando. Ma non prendiamoci in giro: la nostra natura curiosa è lì che spia, vuole capire, indagare ed esplorare. Lo facevamo prima e lo facciamo, a maggior ragione, oggi con la facilità degli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione.
Ma non siamo pronti. No, non siamo pronti a tutta questa umanità che ci cade addosso e invade il nostro microcosmo. Ci opprime, ci soffoca, ci fa salire l’ansia. Troppe cose da vedere, troppe cose da invidiare, troppi consigli da seguire, troppa diversità da metabolizzare…

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I suoni della Natura rilassano e riducono ansia e stress

di Serena Fugazzi
La maggior parte delle persone percepisce che ascoltare i rumori naturali, come il dolce gorgoglio di un ruscello che scorre, il cinguettio degli uccellini, le onde del mare che si infrangono sugli scogli o il fruscio del vento tra gli alberi, genera relax e benessere diffuso.
Recentemente però, i ricercatori del Brighton and Sussex Medical School (BSMS) nel Regno Unito, sono riusciti a dimostrare questo fenomeno anche scientificamente. La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports e condotta da Cassandra Gould van Praag e collaboratori, è la prima a ricorrere a scansioni del cervello e a registrazioni della frequenza cardiaca, per studiare gli effetti dei suoni della natura sul corpo e sulla mente.
Nell’esperimento ai partecipanti sono state fatte ascoltare riproduzioni di suoni, registrati in ambienti naturali e in contesti artificiali e allo stesso tempo l’attività cerebrale e cardiaca dei soggetti veniva monitorata. Durante l’ascolto di suoni registrati in un contesto naturale, i soggetti hanno mostrato una maggiore attivazione del sistema nervoso parasimpatico (il sistema parasimpatico favorisce il rilassamento, il riposo e la digestione) e una minore attivazione del sistema simpatico…

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L’Antidoto di Seneca per calmare l’ansia ed eliminare le preoccupazioni

La maggior parte di noi non riesce ad evitare di pensare in termini di perdite o guadagni, di buono o di cattivo. Il nostro pensiero è dicotomico e di conseguenza abbiamo bisogno di catalogare tutto in fenomeni opposti.
Pensiamo che tutti gli eventi siano benefici o dannosi, e perdiamo la maggior parte del tempo preoccupandoci della possibilità che si verifichino eventi negativi o perdite potenziali.
L’ansia moderna si basa, fondamentalmente, su preoccupazioni per cose che non accadranno mai. L’avvento di internet, inoltre, ha peggiorato questa situazione: l’essere costantemente connessi, sapere ciò che accade in tutti gli angoli del mondo, genera, infatti, un’ansia difficile da gestire…

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Ti senti ansioso? Resta sveglio!

Quando ti senti ansioso, angosciato, cosa puoi fare? Cosa fai di solito quando l’ansia è presente?
Cerchi di eliminarla, cerchi dei rimedi, ma ciò che accade spesso, è che si acuisce sempre di più. Crei una situazione ancora peggiore, perché l’ansia non può essere risolta solo pensando, non può essere eliminata col pensiero, perché il pensiero è in se stesso una forma d’ansia.
La tecnica che qui vi proponiamo di Osho, dice di non fare nulla con l’ansia, ma solo di rimanere svegli!
Ti voglio raccontare un aneddoto della vita di Bokuju, un maestro Zen. Costui viveva da solo in una caverna ma, durante il giorno, e a volte persino di notte, diceva ad alta voce: “Bokuju” ― era il suo nome, e poi continuava: “Sì, sono qui”. E non c’era nessun altro in giro…

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Gli effetti della flora batterica sul nostro comportamento

di Enrica Gaetano
Uno studio di Johnson e Foster dell’Università di Oxford, pubblicato su Nature Reviews Microbiology, offre una nuova prospettiva sulla relazione mente-corpo, investigando i legami tra cervello, flora batterica e intestino.
Una crescente mole di studi sta documentando gli effetti dei microrganismi intestinali, il cosiddetto microbiota, sul cervello e sul comportamento, tanto da coniare un termine per descrivere questa relazione: asse microbiota-intestino-cervello (Rhee, Pothoulakis & Mayer, 2009).
Per esempio, studi sugli animali hanno mostrato come il trapianto del microbiota fecale da un ratto ad un altro, possa far sì che i tratti comportamentali del ricevente si accomunino con quelli del donatore (Bercik et al., 2011), o come i Lactobacilli e Bifidobatteri possano ridurre sintomi ansiosi e depressivi, sia negli animali che negli umani (Pinto-Sanchez, Hall et al., 2017)…

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Nutriamoci con i cibi della Felicità: ecco quali sono

Ebbene sì, anche i cibi possono farci felici, ma non solo perché ci piacciono e ci soddisfano nel momento in cui li mangiamo, ma anche perché contengono sostanze in grado di stimolare il buonumore e tranquilizzarci.
Quali sono i portatori di felicità nascosti nei cibi? Le sostanze della felicità nel nostro corpo sono tre: la serotonina, la dopamina e la melatonina, che agiscono sui neurotrasmettitori, cioè i conduttori di informazioni al nostro sistema nervoso e al nostro cervello.
Queste tre sostanze sono fondamentali. Regolano l’umore e lo stato d’animo, la memoria, l’apprendimento, il comportamento e il sonno. Se nel nostro corpo scarseggiano, ce ne accorgiamo subito: ansia, stress ed emozioni negative si impadroniscono facilmente di noi. Conduttrici di buonumore sono anche le vitamine: B1,B12, C, E, e l’acido folico; i sali minerali: magnesio, selenio, calcio, zinco e gli acidi grassi essenziali omega3…

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