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“Lavaggio del Cervello”: mito o realtà?

Il “lavaggio del cervello” è una strategia per manipolare la mente umana. Usa tecniche specifiche, applicate sistematicamente per la prima volta durante la “Rivoluzione culturale cinese” e copiate poi da quasi tutte le potenze mondiali.
Una persona si converte a una religione o entra in una determinata setta e, all’improvviso, è come se fosse un’altra. Non pensa, non agisce, né sente come prima. In questi casi, dai giornali alla gente comune, si sente parlare di lavaggio del cervello. La verità è che questo fenomeno esiste e funziona attraverso protocolli ben definiti.
Fin dagli anni Cinquanta si è parlato di lavaggio del cervello, anche se i tentativi di manipolare la mente umana sono iniziati molto tempo prima. Tuttavia, fino a quel momento, non era stato definito e descritto un vero e proprio metodo per “riprogrammare” la mente delle persone in modo continuato ed efficace…

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Un Mondo senza movimento? Un Mondo di Malati

di Marcello Pamio
Il cervello è in grado di modificare la propria mappa neuronale e il proprio funzionamento, in risposta all’attività fisica e all’esperienza mentale” (Le guarigioni del cervello, N. Doidge)
“Mens sana in corpore sano”, è la famosissima frase scritta nel I secolo d.C. dal poeta latino Giovenale. Ma non tutti conoscono la frase completa riportata nelle Satire (X, 356): “Orandum est ut sit mens sana in corpore sano”, che tradotto significa “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano”. Aveva ragione da vendere Giovenale, oggi più che mai, anche se sono passati quasi duemila anni, infatti bisogna pregare tantissimo e con molta intensità perché il livello di salute mentale è gravemente minacciato. E non solo quello mentale, ma anche quello del fisico. Il riferimento è all’attuale situazione della società moderna…

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La Fantascienza diventa Realtà: Elon Musk progetta “Neuralink”

di Paolo Vites
La Fantascienza diventa Realtà: Elon Musk ha progettato un sistema che connette il cervello direttamente al computer per “potenziare” (così dice lui…) l’uomo.
Il futuro è già presente, la realtà ormai batte la fantascienza. “Neuralink”, presentato da Elon Musk, l’imprenditore, inventore sudafricano con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense, ci dice come presto diventeremo robot, macchine che funzionano in connessione perenne con computer e smartphone.
Il male assoluto? Probabilmente sì… La dipendenza già attiva dalla realtà virtuale e dalla tecnologia, ci dice che quello potrebbe essere il futuro…

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David Icke sul 5G: l’Armageddon per Mente e Corpo

di Cristina Bassi
Il 5G, l’Internet delle cose, l’Internet del tutto, l’Intelligenza Artificiale… rappresentano la meta finale del Progetto della grande “Mano Nascosta” che dirige il Mondo. Quindi, “se non facciamo qualcosa”, dice Icke, la scomparsa della razza umana così come la conosciamo e intendiamo… sarà la diretta conseguenza di questa trasformazione.
L’Armageddon del titolo suona un po’ biblico ed estremo, ma quando guardate nel dizionario la sua definizione troverete che sia molto appropriata, in riferimento al sistema di comunicazione immensamente distruttivo del
5G. Armageddon = “l’ultima battaglia tra bene e male, prima del Giorno del Giudizio“. “Un conflitto estremo e catastrofico specialmente se inteso per distruggere il mondo o la razza umana. Per esempio, un armageddon nucleare”.
Uso questo termine in relazione al 5G, sistema di comunicazione ad ultra frequenze, che viene implementato per soppiantare l’attuale sistema, che già sta producendo enormi effetti nocivi sul piano della salute fisica, mentale ed emozionale, ben documentati in una serie di ricerche…

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Studio scientifico sul Cervello: dopo la Morte è attivo per tre ore!

di Melania Rizzoli
Dopo che il cuore si ferma e viene certificata quindi la morte, il cervello rimane ancora vivo, e continua a funzionare per diverse ore.
L’annuncio shock è stato dato dalla Stony Brook University School of Medicine di New York, dove è stata condotta una ricerca con l’obiettivo di esaminare quello che accade a livello cerebrale dopo che una persona va in arresto cardiaco, allo scopo di migliorare la qualità della rianimazione e di prevenire le lesioni encefaliche, mentre si tenta di riavviare febbrilmente il cuore fermo del paziente, cercando di evitare danni neurologici permanenti.
Lo studio in questione, durato tre anni, si è concentrato solo sulle morti dovute ad attacchi cardiaci, nelle quali il cervello è virtualmente salvo ed esente da danni diretti, e questo organo fondamentale, in cui risiede la nostra coscienza, si è rivelato ancora funzionante per almeno tre, quattro ore dopo che il cuore aveva smesso di battere, e con la possibilità di riattivarsi senza deficit anche dopo una rianimazione cardiaca prolungata…

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Scoperte le “stelle” del nostro Cervello, gli Astrociti

Sembravano solo collanti tra neuroni invece si sono rivelate cellule essenziali per un corretto sviluppo e funzionamento neuronale, svelando informazioni importanti sul sistema neurologico.
Si è scoperto come nascono le “stelle” del cervello: sono gli astrociti, cellule così denominate per la loro tipica (ma non unica) morfologia stellata. A lungo considerate come un semplice ‘collante’ tra neuroni, sono in realtà essenziali per il corretto sviluppo e funzionamento neuronale e capire la loro origine aiuterà a comprendere i disturbi dello sviluppo del sistema nervoso, come indica lo studio pubblicato sulla rivista Plos Biology dal gruppo di ricerca di Annalisa Buffo del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) dell’Università di Torino…

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Chi erano gli “Scemi di Guerra”?

di Marta Erba
Ce n’era uno quasi in ogni famiglia. Erano l’eredità (a lungo rimossa) della Prima guerra mondiale: uomini tornati dal fronte sotto shock, con gravi disturbi mentali.
Durante e dopo la Prima Guerra Mondiale migliaia di soldati furono ricoverati per disturbi mentali: negli ospedali si trovavano reduci estraniati e muti, che camminavano come automi, con i muscoli irrigiditi. La gente li chiamava ingiustamente “scemi di guerra”. Ma chi erano davvero?
Le cartelle cliniche parlavano di “tremori irrefrenabili”, di “ipersensibilità al rumore”, di “uomini inespressivi, che volgono intorno a sé lo sguardo come uccelli chiusi in gabbia, che camminano con le mani penzoloni e piangono in silenzio o che mangiano quello che capita, cenere, immondizia, terra”

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La Spiritualità protegge il Cervello

La spiritualità, di qualsiasi tipo, sembra proprio che faccia bene al cervello. Aumentano le connessioni cerebrali e si riduce il rischio di depressione: lo dicono gli esperti della Columbia university.
Succede qualcosa nel cervello quando ci accingiamo a coltivare la nostra spiritualità. Aumenta la “sostanza bianca” e questo correla con un minor rischio di depressione. Ora arrivano gli scienziati della Columbia e New York State Psychiatry Institute a confermarlo: si vede attraverso la risonanza magnetica.
Gli effetti sul cervello
Più spiritualità, più religiosità, portano il cervello a sviluppare più connessioni cerebrali: questa è la tesi. Anche nelle persone ad alto rischio di depressione, per fattori genetici (genitori depressi), si vede che la pratica spirituale rende più spessa la corteccia del cervello nelle aree parietali e occipitali…

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L’Ossessione per il Cibo dipende anche dai batteri intestinali

La tendenza al mangiare per piacere o per dipendenza piuttosto che per fame, sembra dipendere anche dall’influenza che alcuni batteri intestinali riescono a produrre su alcune aree del nostro cervello collegate al meccanismo di “ricompensa”.
La conferma dello stretto legame tra cervello, intestino e comportamento, arriva da uno studio pubblicato su PLOS One. Alcune aree della rete della ricompensa del cervello, come il “nucleo accumbens” e l’amigdala, sono note per determinare i comportamenti alimentari.
I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles, le hanno analizzate tramite scansioni di risonanza magnetica funzionale, in 63 partecipanti sani che hanno anche completato questionari per misurare la loro propensione alla dipendenza da cibo. Quindi, hanno raccolto e analizzato campioni fecali di queste persone per determinare la presenza di particolari metaboliti intestinali, ovvero sostanze prodotte dai batteri…

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La Ghiandola Pineale governa la “materia oscura” del DNA

La materia oscura del DNA è attiva nel cervello, durante il ciclo giorno-notte.
Secondo alcuni ricercatori presso il National Institutes of Health (USA), lunghi tratti di dna una volta considerati materia oscura inerte, sembrano attivi in modo particolare in una parte del cervello che controlla il ciclo giorno-notte del corpo. Lavorando su del materiale cerebrale di ratto, i ricercatori hanno scoperto alcuni tratti di DNA che contengono l’informazione che genera molecole biologicamente attive.
I livelli di queste molecole si alzano e abbassano, in sincronia con i cicli di 24 ore di luce e oscurità. L’attività di alcune delle molecole raggiunge il picco di notte e diminuisce durante il giorno, mentre la restante ha il picco durante il giorno e diminuisce la notte. Il materiale viene dalla struttura del cervello conosciuta come ghiandola pineale…

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Il Potenziale Quantico del Cervello

Perché alcune persone riescono nella vita, hanno successo e altre no?
Riuscire nella vita, non è sempre dovuto alla fortuna, all’intelligenza o alla dedizione: spesso ciò che fa la differenza è la capacità di sfruttare l’intero potenziale nascosto del proprio cervello.
Fin da quando nasciamo, il nostro cervello accumula “programmi mentali”: istruzioni che ci dicono cosa fare e pensare in ogni situazione e che, con il tempo, iniziano ad essere eseguite in modo automatico (a livello inconscio). Un meccanismo straordinario che ci permette di imparare e fare sempre più cose. C’è un solo problema: se nel nostro cervello girassero le istruzioni sbagliate?…

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8 abitudini che non sono salutari per il Cervello

Prendersi cura del proprio cervello è fondamentale. Il cervello è, infatti, l’organo più importante, in quanto controlla tutte le funzioni e i sensi di una persona.
Mantenerlo sano è importante quanto mantenere il cuore, i polmoni, i reni o qualsiasi parte del tuo corpo in buona forma. Alcune delle tue attività quotidiane, tuttavia, potrebbero compromettere la salute del tuo cervello. Queste abitudini, se non interrotte immediatamente, potrebbero nel tempo causare anche gravi danni cerebrali. Scopri di più su questi atti pericolosi e inizia a sbarazzartene ora.
1) Non dormire abbastanza
Dopo una giornata lunga e stressante, il tuo cervello e il tuo corpo hanno bisogno di riposare. Il modo migliore per farlo è dormire. Ore di sonno adeguate sono essenziali per poter lavorare al meglio il giorno successivo. Privartene continuamente, può portarti a gravi danni cerebrali. Scopri di più su questi atti pericolosi e inizia a sbarazzartene ora…

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Tè verde, effetti rapidi sulla memoria

Uno Studio dell’Università di Basilea, ha concluso che il consumo regolare di tè verde potenzia le capacità cognitive, come l’attenzione, la concentrazione, ma soprattutto la memoria.
Gli autori suggeriscono che possano esserci importanti implicazioni positive anche per situazioni complicate, come può esserlo un inizio di demenza. Lo studio è stato fatto usando la risonanza magnetica (RM) per vedere che cosa accade nel cervello quando si prende il tè verde. Ai volontari hanno fornito estratti di tè verde e poi li hanno sottoposti a RM.
“I nostri risultati – afferma Stefan Borgwardt, della clinica psichiatrica dell’Università di Basilea – suggeriscono che il tè verde potrebbe aumentare la plasticità sinaptica a breve termine del cervello. In altre parole, si vede che il consumo di tè migliora la connettività cerebrale, ovvero quei circuiti neuronali in continuo cambiamento che permettono di avere dei ricordi…

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Punteggi del test del “QI” in caduta libera dagli anni ’70: siamo meno intelligenti?

La crescita segnalata nel corso del ventesimo secolo del QI (quoziente intellettivo) si è invertita: stiamo diventando tutti più stupidi, o piuttosto è questo strumento, che forse è da ritenere superato?
L’aumento del livello del quoziente intellettivo tra una generazione e l’altra, registrato nel corso del ‘900 è ufficialmente finito. L’analisi dei risultati di 730 mila test del QI effettuati in Norvegia, rivela che i punteggi sono in calo dalla metà degli anni ’70. Si tenta, ora, di fornire alcune possibili spiegazioni al declino.
Lo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, fa scricchiolare quello che – tra chi si occupa di intelligenza e trend demografici – è noto come “Effetto Flynn”. Intorno agli anni ’80 del Novecento, il ricercatore neozelandese James R. Flynn osservò come, nella prima parte del secolo, il valore medio globale dell’intelligenza, valutata attraverso i test del QI, fosse cresciuto in modo lineare, aumentando di circa 3 punti per ogni decennio

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Gli effetti della flora batterica sul nostro comportamento

di Enrica Gaetano
Uno studio di Johnson e Foster dell’Università di Oxford, pubblicato su Nature Reviews Microbiology, offre una nuova prospettiva sulla relazione mente-corpo, investigando i legami tra cervello, flora batterica e intestino.
Una crescente mole di studi sta documentando gli effetti dei microrganismi intestinali, il cosiddetto microbiota, sul cervello e sul comportamento, tanto da coniare un termine per descrivere questa relazione: asse microbiota-intestino-cervello (Rhee, Pothoulakis & Mayer, 2009).
Per esempio, studi sugli animali hanno mostrato come il trapianto del microbiota fecale da un ratto ad un altro, possa far sì che i tratti comportamentali del ricevente si accomunino con quelli del donatore (Bercik et al., 2011), o come i Lactobacilli e Bifidobatteri possano ridurre sintomi ansiosi e depressivi, sia negli animali che negli umani (Pinto-Sanchez, Hall et al., 2017)…

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Il flash che cura l’Alzheimer

di Andrea Sperelli
Sintomi della malattia ridotti grazie a una luce stroboscopica.
Basta un flash per rallentare il decorso dell’Alzheimer. Lo hanno dimostrato i ricercatori del Mit e del Georgia Institute of Technology che su “Nature” hanno pubblicato i dettagli della loro sperimentazione.
Gli scienziati hanno esposto un gruppo di topi affetti da Alzheimer a impulsi luminosi intermittenti emessi da una luce stroboscopica. Con 40 flash al secondo di una specifica frequenza, i sintomi della malattia risultavano attenuarsi, con conseguente riduzione nel cervello di proteine beta amiloidi.
“Avevamo notato che nei topi malati di Alzheimer le onde cerebrali gamma sono più deboli, e questo fin nelle primissime fasi della malattia: anche prima dell’accumulo delle placche amiloidi e prima che i topi mostrino problemi di memoria”, spiega intervistata da Repubblica, Annabelle Singer, docente di ingegneria biomedica alla Georgia Tech University di Atlanta e coautrice dello studio…

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La DARPA e il modem nella corteccia cerebrale

La DARPA ha sviluppato un chip da impiantare nel cervello per creare Realtà Virtuali.
Quanto scritto in questo articolo non è Fantascienza. Sta capitando proprio adesso ed è l’inizio di una rivoluzione tecnologica molto più grande ed ampia dell’avvento di internet in tutto il pianeta.
L’Agenzia dei Progetti di Ricerca Avanzata della Difesa degli Stati Uniti (DARPA), agenzia che lavora per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, sta sviluppando un dispositivo “rivoluzionario” (chiamiamolo così…) che promette di cambiare il volto del mondo e la natura propria dell’umanità.
La DARPA sta lavorando attivamente per lo sviluppo di un modem nella corteccia cerebrale, un dispositivo che si collegherà direttamente con il cervello e trasmetterà immagini senza passare attraverso il sistema ottico, cioè per gli occhi, né avrà bisogno di occhiali speciali, né di altri simili dispositivi…

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I ritmi della percezione: la Realtà si vede come un film

Il cervello raccoglie e rielabora, a intervalli e con ritmi diversi, campioni di stimoli visivi che alle persone appaiono poi come un flusso continuo.
Ecco ciò che è emerso dai risultati di uno studio pubblicati su PNAS, effettuato da Luca Ronconi e David Melcher del CIMeC dell’Università di Trento. Un contributo anche alla conoscenza dei disturbi che portano ad una visione frammentata.
Guardare un film
Quando si guarda un film non si vede una sequenza di immagini fisse, ma si coglie un movimento continuo. È l’effetto della velocità con cui passano i fotogrammi. Qualcosa di analogo accade nel cervello umano , che raccoglie e rielabora singoli stimoli visivi a intervalli di tempo, ma alla fine restituisce al soggetto l’impressione di vedere una realtà fluida…

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Saper leggere i segni del corpo

di Amadio Bianchi  
Alcune scuole indiane sostengono che il corpo è un’emanazione dell’anima…
Da molti anni studio la costituzione corporea: da giovane l’ho osservata con l’occhio dell’artista (facevo il pittore d’arte), in seguito, specialmente negli ultimi anni, come terapeuta giacché pratico e insegno il massaggio. Ho potuto constatare che un corpo reca indelebili e spesso inequivocabili tracce del vissuto e delle tendenze psicologiche. Bisogna tuttavia tener presente che il sistema nervoso è connesso al cervello e quest’ultimo è formato da due emisferi, ognuno dotato di peculiari specialità.

L’emisfero sinistro si distingue nella gestione di qualità considerate maggiormente maschili, come l’attività fisico-materiale o la razionalità, mentre il…

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Sono stressato: intestino bloccato!

Intestino, cervello ed emozioni: quale relazione? Scopri perché l’intestino è chiamato “il secondo cervello”.
La relazione tra intestino ed emozioni è a noi tutti nota per esperienza personale diretta: chi non ha provato la chiusura dello stomaco in relazione a una brutta arrabbiatura o a un particolare dolore? Chi non se l’è mai “fatta sotto” per la paura? A chi non si è mai bloccato il transito per un cambiamento improvviso?
La relazione tra intestino ed emozioni è a noi tutti nota per esperienza personale diretta: chi non ha provato la chiusura dello stomaco in relazione a una brutta arrabbiatura o a un particolare dolore? Chi non se l’è mai “fatta sotto” per la paura? A chi non si è mai bloccato il transito per un cambiamento improvviso?
A tutto questo si aggiungono le sensazioni e le intuizioni che vengono direttamente dalla zona addominale: sono tante le volte in cui il nostro cervello, la nostra razionalità, ci spingono a prendere una determinata decisione che però noi sappiamo, in fondo in fondo, a livello di pancia, essere sbagliata…

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Come attivare specifiche risorse psicologiche variando i movimenti del corpo

La relazione mente-corpo è innegabile. Tuttavia, siamo più propensi a pensare che le nostre emozioni e i pensieri influenzino il nostro corpo, senza renderci conto che si verifica anche l’effetto opposto.
Il nostro cervello è continuamente alla ricerca di messaggi corporali e, basandosi su di essi, modula anche le nostre reazioni.
7 movimenti corporali che influiscono sul cervello
Pertanto, è possibile attivare determinate risorse psicologiche semplicemente variando alcuni movimenti del corpo. Come si raggiunge questo obiettivo? Talvolta sono sufficienti dei semplici movimenti o un cambiamento di postura…

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Dopo 2 ore nella natura, i nostri ormoni e il nostro DNA si trasformano

Una passeggiata nella natura oltre a liberarci la mente e mettere in moto il corpo cambia i percorsi neuronali, in modo da migliorare nettamente la nostra salute mentale. Se ci fai caso quando devi trovare una soluzione cominci a camminare avanti e indietro.
Sicuramente camminare è utile per la perdita di peso, la prevenzione di malattie cardiovascolari e per un migliore metabolismo. In pochi sanno, però, che camminare ci rende più creativi e felici. Non è un guru a dircelo ma uno studio dell’Università di Stanford.
Purtroppo la maggior parte di noi vive in città e spende pochissimo tempo nel verde e nella natura, rispetto a quanto avveniva alcune generazioni fa. Diverse ricerche mostrano che chi vive nel grigio della città, ha un rischio maggiore di vivere disturbi psicologici e ha, inoltre, un valore più alto degli ormoni dello stress…

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La fisica della coscienza: “l’anima esiste!”

La Fisica dei Quanti o, più propriamente, Meccanica Quantistica, ha rivoluzionato la visione scientifica della realtà, offrendo una solida base di conoscenza per ampliare i propri orizzonti mentali.
Due scienziati di fama mondiale, esperti in fisica quantistica, dicono che si può dimostrare l’esistenza dell’anima, basandosi sulla fisica quantistica. Lo studioso americano Stuart Hameroff e il fisico inglese Roger Penrose hanno sviluppato una teoria quantistica della coscienza, affermando che le anime sono contenute all’interno di strutture chiamate microtubuli che vivono all’interno delle cellule cerebrali (neuroni).
L’anima sarebbe composta da prodotti chimici quantistici, che nel momento della morte fuggono dal sistema nervoso per ritornare all’universo. La loro idea, nasce dal concetto del cervello visto come un computer biologico. La coscienza sarebbe una sorta di programma per contenuti quantistici nel cervello, che persiste nel mondo, dopo la morte di una persona…

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Sei disonesto? È colpa del tuo cervello…

Se sei disonesto potrebbe non essere colpa tua, ma del tuo cervello. Un nuovo studio, infatti, ha scoperto che la capacità dell’uomo di imbrogliare ha basi biologiche.
Il comportamento sbagliato dettato dalla disonestà, ci può far sentire a disagio, ma poi il nostro cervello si “abitua” fino a riconoscerlo come normale e quasi a giustificarlo. Ad arrivare a questa conclusione sono stati alcuni ricercatori inglesi e americani guidati da Neil Garrett, il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Neuroscience.
Analizzando il cervello di alcuni soggetti coinvolti nella ricerca con la risonanza magnetica funzionale, gli scienziati hanno chiesto ai volontari di compiere azioni “disoneste”, aumentando di volta in volta il grado di trasgressività e hanno scoperto che se nell’amigdala vengono bloccati i recettori chimici che inducono il disagio derivante dal compiere azioni negative, il soggetto si abitua alla sua stessa disonestà…

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La “dittatura” del Ciclo Circadiano

di Angela Simone
Nobel agli scienziati che hanno studiato il meccanismo sonno/veglia. Ma non si può agire sull’orologio biologico per sconfiggere l’insonnia: si intaccherebbero gli altri processi metabolici.
In fondo gli esseri umani sono macchine semplici. E binarie. Luce-buio. Attività-riposo. Sono questi due cicli fondamentali che scandiscono le nostre giornate. Nel corso dell’evoluzione, gli umani, a qualunque latitudine del nostro pianeta si trovassero, hanno imparato a sincronizzarsi con la rotazione della Terra attorno al proprio asse, sviluppando un orologio interno che segna il passo per tutte le intense attività fisiologiche che accadono nell’arco delle 24 ore. Quando c’è luce dovremmo essere in attività, quando c’è buio dovremmo cadere nelle braccia di Morfeo per un sonno ristoratore. Quasi una banalità che gli esseri umani fin da piccolissimi imparano ad assumere come una delle regole di vita fondamentali…

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La Teoria della struttura trinitaria del Cervello

di Paolo Provenzano
Nel corso degli anni Settanta, il neurologo e neuroscienziato Paul Donald MacLean elabora una teoria evoluzionistica sul cervello e la sua struttura trinitaria, la “Triune Brain”.
Chi non ha mai detto “che stress!”? La nostra vita è una relazione a tre: il nostro Ego (ciò che crediamo di essere) il nostro Sé Superiore (la nostra essenza divina) e lo Stress!
Dato che non è possibile vivere in un mondo senza stress, la nostra reazione ad esso dovrebbe tendere a ridurne i danni. Il cervello rettiliano, la parte più antica, che risponde agli istinti primordiali attacco-fuga, offre una efficace ed antica risposta: allontanarsi dalla fonte di stress o combatterla. Le altre parti del cervello, poi, suggeriscono comportamenti alternativi alla “lotta fisica” che favoriscono l’eliminazione dello stress garantendo la conservazione della specie…

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Serotonina, umore e digestione

Serotonina e buon umore

La stragrande maggioranza delle cellule cerebrali sono influenzate dalla Serotonina. Squilibri nei livelli di questa sostanza, possono facilmente portare uno stato più o meno importante di depressione.
La Serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema anervoso centrale, ovvero una sostanza chimica che trasmette dei segnali cerebrali da un’area all’altra del cervello ed è presente soprattutto nel sistema nervoso centrale e nel tratto gastro-intestinale.
A livello del sistema nervoso centrale, questo neurotrasmettitore è fondamentale per regolare l’umore, il sonno e il sogno, l’apprendimento e la memoria. Nell’apparato digerente, la Serotonina regola la digestione.
I più noti farmaci antidepressivi (che tuttavia sono molto dannosi per la salute) sono in grado di modificare il livello extracellulare di Serotonina nel cervello, limitando il suo riassorbimento. Ricerche confermano che aumentando i livelli di questa sostanza, i sintomi della depressione passano…

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Le frontiere della Memoria

Capacità mnemoniche

di Fabio Perelli
Noi viviamo di attimi vissuti, e dei ricordi di questi attimi custoditi nei nostri neuroni. Ma cos’è esattamente la memoria? Perché alcune persone hanno capacità mnemoniche eccezionali e altre sono affette da disturbi che ne compromettono la funzionalità?
“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”. Con queste parole, Gabriel García Márquez celebra l’importanza della nostra memoria.
La memoria è un fenomeno complesso, che coinvolge il nostro sistema nervoso mediante processi non ancora definiti nei dettagli. I neuroscienziati sono in gran debito nei confronti del “cervello più famoso del mondo”, quello del paziente denominato “H.M.”, che più di ogni altro ci ha permesso di interpretare le basi della “RAM” degli esseri umani. “H.M.”, divenuto incapace di immagazzinare nuovi ricordi permanenti a seguito dell’asportazione chirurgica dell’ippocampo, ha rivelato inconsapevolmente ai ricercatori l’importanza cruciale di questa regione cerebrale per la memoria a lungo termine. E’ soprattutto grazie a quest’area a forma di cavalluccio marino se siamo in grado di conservare a lungo una grande quantità di informazioni…

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Gli effetti del glutine sul cervello

Intolleranza al glutine

Problemi come disturbi gastrointestinali (IBS), eruzioni cutanee, problemi di assorbimento dei nutrienti e la perdita ossea sono stati segnalati e osservati ormai in larga misura. Fortunatamente per molti, una dieta priva di glutine può alleviare queste condizioni e rivitalizzare la salute. Ma, oltre a questi disturbi, ci può essere un altro motivo per evitare il glutine: il suo effetto sul cervello.
La celiachia è una malattia autoimmune causata da intolleranza al  glutine che danneggia il piccolo intestino. Se si ha la celiachia e si consumano cibi con glutine, il sistema immunitario risponde danneggiando l’intestino tenue.
Il glutine è una proteina presente nel grano, segale e orzo. Si trova principalmente negli alimenti, ma può trovare anche in altri prodotti…

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Perché il tuo cervello è un maledetto mascalzone

Il cervello e gli schemi mentali

di Mauro Bertuletti
Il nostro cervello interpreta la realtà sulla base delle proprie convinzioni, delle proprie credenze e delle proprie strutture di pensiero. In sostanza, non è un trasmettitore neutro.
Ricordi quel gioco che facevi da bambino che si chiamava telefono senza fili? Era semplice, spesso le maestre te lo facevano fare quando tu ed i tuoi amici facevate troppo casino, quando avevano da chiacchierare con le colleghe e quando fuori pioveva e quindi di giardino e partite a pallone neanche a parlarne. Tutti in silenzio, seduti composti a semicerchio e si poteva partire.
Di solito il primo sussurrava nell’orecchio qualcosa tipo: “mi piace la cioccolata“, ed alla fine del giro la frase diventavaodio i gatti neri quando mi attraversano la strada“. Nessuno dei partecipanti aveva intenzionalmente voglia di stravolgere la frase, ma succedeva sempre. Regolarmente. Poco alla volta cambiavano parole, frasi e senso. Ma ti sei mai chiesto perché il telefono senza fili funziona così?…

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