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Il “Culto del Covid”: come sfuggire al Totalitarismo Patologizzato Globale

di C. J. Hopkins
Uno dei tratti distintivi del totalitarismo è il conformarsi delle masse a una narrazione ufficiale da psicopatici: non una narrazione perlomeno coerente, come quella della “Guerra Fredda” o della “Guerra al Terrore”, ma una ideologia delirante che ha scarsa o nessuna connessione con la realtà e che è contraddetta dai fatti.
Nazismo e stalinismo sono esempi classici, ma il fenomeno è anche osservabile nelle sette e in altri gruppi sociali (ognuno con la sua narrazione psicotica) come la famiglia Manson, il “Tempio del Popolo” di Jim Jones e “Scientology”. La natura delirante di queste narrazioni è palese per la maggior parte degli individui razionali. Quello che però molti non afferrano, è che per coloro che cadono preda di esse (siano singoli membri di una setta o intere società), tali narrazioni non vengono percepite come folli. Tutto nella loro “realtà” riafferma la narrazione, e quel che la la contraddice è percepito come una minaccia.
Queste narrazioni sono solitamente paranoiche: presentano il culto come minacciato o perseguitato da nemici o entità malvage, dalle quali può essere salvato solo con la perfetta aderenza alla sua ideologia…

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Carpeoro: Virus, un rituale sinistro. Voluto da chi e perché?

di Gianfranco Carperoro
Mascherine? Uno degli aspetti più sconcertanti di questa vicenda del Coronavirus è che, dietro, c’è stata una tecnica manipolativa e distorsiva del potere, molto sofisticata.
Per vivere meglio, consiglio il libro di Heirinch Popitz sulla “Fenomenologia del potere”. Per imporre delle cose, alle persone, devi utilizzare uno strumento cerimoniale: devi imporre dei riti. Per affermare il concetto principale – il fatto che io limito la libertà, non si sa bene per quale scopo – devo creare un contesto cerimoniale e rituale, fatto di cose aggiuntive e totalmente inutili, che poi portano le persone ad appartenere a una specie di copione, di “cerchio magico”: una specie di spettacolo da palcoscenico.
Certe volte, questo funziona anche se lo scopo magari non è terribile – ma comunque funziona. Se io do un consiglio a uno, dicendogli: “non mangiare questo, non bere quello…”, è un conto; se invece questo consiglio deve diventare una manipolazione definitiva, devo inquadrarlo in un contesto di gesti e di simboli, per i quali il soggetto non ne esca più…

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Controllo mentale tramite Campi elettromagnetici generati dalla TV

Nel 2001, è stato emesso un brevetto per manipolare il sistema  nervoso di un soggetto che si trova vicino ad un monitor televisivo (“manipulating the nervous system of a subject located near a monitor”).
In poche parole, tramite onde elettromagnetiche generate dalla comune TV di casa, è possibile stimolare ed in un certo modo controllare la mente di chi la sta guardando. Leggendo meglio, non solo di chi la sta guardando ma anche di chi è nell’area di pertinenza del trasmettitore di queste onde.
Questo spiega come mai, in tempi come quelli che stiamo vivendo adesso, nessuno si ribella veramente, poche persone si rendono conto del massiccio controllo mentale a cui siamo sottoposti, mentre gli altri ripetono meccanicamente quello che la TV gli dice di pensare…

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Le 8 Tecniche di Manipolazione mentale più usate dai Mass media: come riconoscerle e imparare a tutelarsi

di Del Po Brunetta e Temponi Daniela
La Manipolazione, come specifica forma di esercizio di potere, viene esercitata per così dire per via indiretta dalle élite del potere, attraverso l’ “Apparato culturale” (Mills 1956, 1963), che comprende le istituzioni educative, religiose, culturali e i mass media…
In questo processo i mass media assumono un ruolo strategico. Attraverso i mass media diventa dunque possibile formare le opinioni, sollevare o neutralizzare problemi, canalizzare i bisogni e le aspirazioni, orientare gli atteggiamenti senza che appaia mai il collegamento con le élite dominanti.
Edward Bernays, pubblicitario e pubblicista statunitense considerato dal giornale Life come uno dei cento americani più influenti del ventesimo secolo, nel suo saggio “Propaganda” del 1929, spiega come la comparsa della democrazia e delle libertà individuali associate all’industrializzazione, abbia paradossalmente generato l’urgenza di manipolare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse…

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Definisci “Fascismo”!

di Mauro
Nonostante tutto, non riesco proprio ad avere paura di questo virus. Sono sicuramente un incosciente, perché non ho più vent’anni, e non mi sento immune dai mali. Mi dispiace per le vittime di questo virus, esattamente come per i morti di qualunque altra malattia.
Non sono qui ad ammantarmi di altruismo, né a tacciarmi di cinismo. Esprimo solo ciò che penso e ciò che sento, precisamente su questo “allarme pandemia”, e non sulla “pandemia” in sé, né sulle sofferenze umane. Penso e parlo, che io abbia o no ragione, che io sia una persona illuminata, o l’ultimo dei pirla. Credo che ad oggi, venerdì 20 Marzo 2020, sia ancora legale esprimere una propria opinione personale, giusta o sbagliata che sia, mentre già non è più lecito dare consigli che collidano con il vademecum delle svariate istituzioni e autorità…

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Controllo Mentale: la vera Pandemia

Mentre alcuni concittadini si dimenano sui balconi e inveiscono verso chi osa avvicinarsi ad un altro essere umano a meno dei tre metri d’ordinanza, altri leggono, ricercano, comparano, riflettono e comunicano. Questa residuale parte dell’umanità pensante, si sta prodigando in un impegno notevole, quello di far riflettere i propri simili, simili… ma non uguali, purtroppo.
Questa pseudo-Pandemia da coronavirus, è generata in realtà da un insieme di concause, tra le quali il massiccio inquinamento ambientale multilivello (vaccinazioni forzate, radiazioni della rete 5G, inquinamento da polveri e nanopolveri). La mortalità di questa affezione è comunque bassissima e colpisce soprattutto maschi molto anziani e con serie patologie pregresse.
I tagli al sistema sanitario nazionale hanno creato negli ultimi anni il “solito” collasso delle strutture ospedaliere proprio in questo periodo dell’anno, caratterizzato dai picchi delle affezioni respiratorie, influenza stagionale in primis. Una volta ricoverati in gravi condizioni è assai facile venire contagiati da virus e batteri che insistono da sempre negli ospedali.
Data la sostanziale innocuità del coronavirus, le domande che tutti dovremmo porci sono: cosa sta accadendo? Perché i media di regime stanno spingendo verso questo allarme ingiustificato?…

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Il Silenzio è Potere, un metodo di manipolazione molto aggressivo

Il silenzio significa distanza, e questa non è mai una buona alleata per chiarire o risolvere i conflitti.
L’ideale quando si verifica un conflitto è parlare. È così che si risolvono le questioni, ma se si smette di parlare con l’altra persona, l’unica cosa che si ottiene è di introdurre più tensione ancora al problema, e che l’altra persona finisca per sottomettersi se vuole risistemare le cose in qualche modo.
Il silenzio rappresenta ancora una lotta per il potere. Con quel silenzio la persona manipolatrice cerca, infatti, di sottomettere la sua vittima. Ciò che si cerca di ottenere è di punire l’altra persona con il silenzio. Il silenzio è per il manipolatore emotivo, la migliore tattica per far cedere l’altra persona e ottenere tutto ciò che vuole

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“Lavaggio del Cervello”: mito o realtà?

Il “lavaggio del cervello” è una strategia per manipolare la mente umana. Usa tecniche specifiche, applicate sistematicamente per la prima volta durante la “Rivoluzione culturale cinese” e copiate poi da quasi tutte le potenze mondiali.
Una persona si converte a una religione o entra in una determinata setta e, all’improvviso, è come se fosse un’altra. Non pensa, non agisce, né sente come prima. In questi casi, dai giornali alla gente comune, si sente parlare di lavaggio del cervello. La verità è che questo fenomeno esiste e funziona attraverso protocolli ben definiti.
Fin dagli anni Cinquanta si è parlato di lavaggio del cervello, anche se i tentativi di manipolare la mente umana sono iniziati molto tempo prima. Tuttavia, fino a quel momento, non era stato definito e descritto un vero e proprio metodo per “riprogrammare” la mente delle persone in modo continuato ed efficace…

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La strategia di marketing del terzo millennio è incutere Paura

Business man afraid of his own shadow monster concept on grungy background

di Claudio Rossi 
Il mondo è dominato attraverso la Paura. E la Paura fa vendere!
Fino a qualche anno fa il marketing girava attorno alle 4P di McCarthy (le leve fondamentali del marketing mix sono: prodotto – Product, prezzo – Price, punto vendita o, più in generale, distribuzione – Place e promozione o, più in generale, comunicazione commerciale – Promotion). Oggi dobbiamo rivedere la questione e aggiungerne una: la Paura.
Per ogni tipo di paura c’è la soluzione, il prodotto adatto, il tema adatto. Il mondo è dominato attraverso la paura. Il cervello inconscio ha paura della perdita, ovvero di perdere ciò che già ha o pensa di possedere. E ormai si è scoperto che la paura fa vendere…

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Il Business dei Siti Antibufala

Si parla tanto di Fake News e Bufale e di come alcuni individui si arricchiscono con questo modello di business. È tutto vero! Ma l’affare delle fake news riguarda anche e soprattutto i siti anti bufala. Vediamo come…
Ipotizziamo di creare una Startup sul modello di ANTIBUFALA… Iniziamo il nostro viaggio ipotizzando la creazione di un sito antibufala. Chiameremo la nostra Startup: “Bufale un tanto alla Tonnellata…” Quindi simuliamo insieme gli step necessari per crearla e vediamo anche come è possibile poi farci dei soldi.
La messa online del sito
– Il concepimento (inception). Nasce l’idea del sito anti bufale. Si trova il nome. In questo nostro scenario lo chiameremo “Bufale un tanto alla tonnellata” e si pensa a come chiamarlo… magari “BUTAT”?
– La messa online (tecnica). Si passa ai fatti. Si registra un dominio (circa 3 euro) si compra l’hosting (circa 24 euro) e ci si installa un software tipo WordPress…

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Perchè la Svezia si sta suicidando?

di Robert Bridge
Fermamente convinto di essere il rappresentante della “superpotenza morale” del mondo, il popolo svedese continua i suoi pericolosi flirt con tutti i possibili nuovi esperimenti culturali e sociali. Questa politica è veramente “progressista” o è la strada per la rovina nazionale?
In Svezia, tutto sembra possibile, tranne il dissenso: dissenso dall’onnipresente messaggio sociale che dice ai suoi cittadini che devono essere tolleranti verso ogni nuova moda culturale, dal farsi impiantare un microchip sotto la pelle, al permettere che i bambini di quattro anni vengano indottrinati alla scuola materna, con le ultime teorie sul transgenderismo.
Migliaia di svedesi si sono già fatti inserire un minuscolo microchip sotto la pelle, di solito nella mano sinistra, che offre il “vantaggio” di non dover più armeggiare nelle tasche o nella borsetta per carte di credito, documenti di identità e chiavi. Molte delle informazioni personali sono memorizzate sul chip, che ha le dimensioni di un chicco di riso.
Sorprendentemente, nonostante la possibilità per il governo, per le multinazionali o per altri pericolosi soggetti di hackerare questi dispositivi, questa eventualità non sembra essere presente nella mentalità svedese. “Gli Svedesi sono diventati molto favorevoli all’utilizzo dei microchip e non c’è praticamente dibattito sulle problematiche relative al suo utilizzo, in un paese appassionato alle nuove tecnologie e dove la condivisione delle informazioni personali, è considerata il simbolo di una società trasparente”, osserva AFP…

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Le Parole per alterare la Realtà

di Paolo Danieli
Attraverso il linguaggio, il potere mondialista s’insinua nel pensiero della gente, per condurla a pensare come vuole il “Grande Fratello”.
E non ci si obietti che non esiste… È una figura plurale, simbolica di un potere planetario come George Orwell aveva profetizzato col suo “1984”.
Alcuni esempi… All’inizio gli immigrati venivano chiamati “extracomunitari”, parola poi scomparsa dalla stampa perché esplicitava che il problema non era solo italiano ma europeo. Poi anche la parola “immigrato” è stata bandita: inopportuno ricordare che qualcuno è venuto ad abitare a casa nostra non invitato. Meglio “migrante”, participio presente che contiene l’idea di qualcosa in evoluzione, non definitivo e quindi accettabile. Ma poiché anche la dizione “migrante” riconduce alla pressione immigratoria verso l’Europa, ora si ricorre a “profughi” o “richiedenti asilo”, giustificando indebitamente con una bugia – la fuga da una guerra – la presenza di stranieri irregolari…

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I Persuasori Occulti, ieri e oggi

di Flavia Corso
“Il sopruso più grave che molti manipolatori commettono, è il tentativo di insinuarsi nell’intimità della mente umana. È questo diritto alla intimità della mente – il diritto di essere, a piacere, razionali o irrazionali – che, io, credo, abbiamo il dovere di difendere”. (Vance Packard)
Sono passati circa sessant’anni dalla pubblicazione del libro “I persuasori occulti” di Vance Packard. Era il 1957, e il giornalista e sociologo statunitense aveva deciso di prendere in esame i meccanismi che regolavano i consumi del popolo americano. A pochi anni dalla fine della guerra, ci si preparava infatti al boom economico che avrebbe caratterizzato gli anni ’50.
Il mutamento radicale della società aveva però messo in crisi gli esperti di comunicazione dell’epoca. Con l’avvento della produzione di massa, le aziende sentivano il bisogno di incrementare le vendite, al fine di raggiungere un numero sempre maggiore di potenziali consumatori. La pubblicità, insomma, doveva trasformarsi.
Il problema a cui dovevano principalmente far fronte i “persuasori occulti” (o, se vogliamo, i manipolatori sociali) era l’apparente irrazionalità del consumatore di fronte alla scelta di un prodotto. Questi persuasori si erano infatti accorti che non vi erano spiegazioni razionali alla base della decisione d’acquisto, ma le vere ragioni che portavano i consumatori a scegliere un prodotto piuttosto che un altro, risiedevano nell’inconscio…

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“Oligarchia per popoli superflui”: così vorrebbero sterminarci

di Marco Della Luna
Nel sistema tecnologico globalizzato e finanziarizzato del XXI secolo, la rivoluzione consiste nel fatto che i popoli diventano sempre più intercambiabili e superflui, per i nuovi processi di acquisizione di ricchezza e mantenimento del potere.
Questa è la causa non detta della continua perdita di diritti sociali, civili, politici, del lavoro, oltre che di reddito, per la popolazione generale, a vantaggio delle ristrette élites che prendono le decisioni, esautorando o ricattando governi e parlamenti.
È da questo che viene anche il crescente controllo manipolatorio e il tentativo di risolvere il problema ecologico applicando la biotecnologia alle masse. Nella crisi economico-monetaria e nella sua conduzione, al posto della democrazia trasparente e responsabile della narrazione ufficiale, è apparsa come potere politico effettivo e decidente, un’oligarchia bancaria irresponsabile, dinastico-familiare…

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Vaccini e Propaganda: Ecco come gli italiani vengono manipolati nel 2017!

di Roberto Prinzi
Noam Chomsky, teorico della comunicazione e professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology, ha avuto il grande merito di essere stato il primo ad individuare alcuni particolari schemi ricorrenti nell’informazione mainstream.
Vediamo nel dettaglio quali di queste strategie sono state utilizzate contro gli italiani:

  • La strategia della distrazione.

Consiste nel deviare l’attenzione del pubblico da argomenti importanti, verso notizie insignificanti o inutili. Esempio: I telegiornali si interessano delle frasi fasciste affisse su uno stabilimento di Chioggia, dell’ingaggio faraonico di Donnarumma per rimanere al Milan, delle foto ritoccate di Belen, della liaison fra Allegri e Ambra Angiolini, ma censurano tutte le manifestazioni e i cortei contro il Decreto Lorenzin…

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30 criteri per smascherare un Manipolatore

Manipolazione

di Mickael Tussier
Ecco alcuni parametri utili per capire se si è in presenza di un manipolatore, figura purtroppo assai diffusa in vari ambiti e contesti. Oggi la manipolazione più o meno consapevole è molto diffusa e porta dietro di sé una scia di “vittime”… anch’esse più o meno inconsapevoli.
Come si comporta il manipolatore?
1. Colpevolizza gli altri in nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore, dell’etica professionale.
2. Non si prende le proprie responsabilità o cerca di farle ricadere su altri.
3. Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, sentimenti e opinioni.
4. Risponde molto spesso in modo sfocato e poco chiaro.
5. Cambia le sue opinioni, i suoi comportamenti e sentimenti a seconda delle persone o delle situazioni…

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Il trucco del… “gli altri la pensano tutti così”

Manipolazione delle masse

di Francesco Franz Amato
Esiste una paura molto radicata e atavica nell’uomo: quella di restare solo. La paura della solitudine è sostanzialmente innata.
Questa paura ci deriva da molto lontano, da quando l’uomo non era poi così diverso dagli altri animali che popolavano la faccia della Terra. A quei tempi, restare isolati, per qualunque motivo, equivaleva a morte sicura; che fosse per mano di un predatore o di un branco di essi, o per malattia o altro, poco importa. La realtà è che l’uomo è sempre stato il predatore meno attrezzato dal punto di vista naturale: denti piccoli, niente artigli, forza muscolare inferiore a tutti gli altri animali, tutti fattori che lo hanno spinto, come i suoi simili meno evoluti, a radunarsi in branchi (detti tribù), per potersi difendere, sostituendo alle scarse risorse naturali, quelle del numero e di una diversa possibilità cognitiva…

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