Come sarà la Società post-Covid?

Il 2020 si è rivelato un anno particolare. Come risponderai tu a questa valanga di letame che sta lentamente invadendo le nostre case?
Le conseguenze dei lockdown saranno impietose su tutti. La differenza la faranno quelli che rimarranno in piedi e che non si faranno soggiogare dai trucchi della mente, dalle influenze esterne, dai telegiornali, dai post su Facebook e da tutto il putiferio che sta per arrivare. Stiamo vivendo anni di profondo cambiamento sociale. È ormai evidente…
Cosa farai tu adesso?
Cosa creeremo come società nei prossimi anni? Una massa di individui alienati dalla paura, dall’ansia, dalla rabbia e il pregiudizio? Cos’altro deve succedere perché sia chiaro a tutti che è arrivato il momento di creare un nuovo tipo di società?…

Vai all’articolo

La Trappola della Ragione e dei Torti

di Katia Botta
Qui si parlerà dell’essere nel giusto o in errore non come se ne tratterebbe in un contesto di natura religiosa, filosofica o morale, perché non è questo il luogo, ma se ne parlerà relativamente a te e a come le tue nozioni di giusto ed errato sono di ostacolo alla tua felicità.
I tuoi concetti di torto e ragione sono convenzioni universali. Forse hai fatto tua l’insana opinione che avere ragione significhi essere buoni o giusti, aver torto essere cattivi o ingiusti. È una sciocchezza. Opinioni simili non si reggono in piedi. L’espressione “avere ragione” implica la garanzia che, a fare una cosa in un dato modo, si ottengano infallibilmente certi risultati. Senonché, non esistono garanzie.
Puoi ragionare e prevedere che una certa decisione produrrà qualcosa di diverso, di buono, di più efficace, o di legale, ma nel momento in cui il tuo pensiero diventa una questione di chi ha ragione e chi ha torto, sei chiuso nella trappola del seguente ragionamento: “Io devo avere sempre ragione…”

Vai all’articolo

Il Silenzio è Potere, un metodo di manipolazione molto aggressivo

Il silenzio significa distanza, e questa non è mai una buona alleata per chiarire o risolvere i conflitti.
L’ideale quando si verifica un conflitto è parlare. È così che si risolvono le questioni, ma se si smette di parlare con l’altra persona, l’unica cosa che si ottiene è di introdurre più tensione ancora al problema, e che l’altra persona finisca per sottomettersi se vuole risistemare le cose in qualche modo.
Il silenzio rappresenta ancora una lotta per il potere. Con quel silenzio la persona manipolatrice cerca, infatti, di sottomettere la sua vittima. Ciò che si cerca di ottenere è di punire l’altra persona con il silenzio. Il silenzio è per il manipolatore emotivo, la migliore tattica per far cedere l’altra persona e ottenere tutto ciò che vuole

Vai all’articolo

Alcune Persone entrano nella nostra Vita per insegnarci a non essere come loro

Come disse Oscar Wilde, “alcune persone portano felicità ovunque vanno… altre solo quando se ne vanno”.
Ciò nonostante, anche queste persone ci insegnano qualcosa, pur facendoci soffrire, poiché ci danno la possibilità di gestire i nostri sentimenti in modo diverso da loro.
Viktor Frankl scrisse che la vita è potenzialmente significativa e che possiamo estrapolare un insegnamento anche dalle cose che ci hanno fatto soffrire. Anche se a volte potremmo non trovare il senso di certe relazioni negative, esse, in realtà, ci offrono una visione del mondo prima a noi sconosciuta. Detto in altre parole, significa che tali esperienze ci insegnano cosa dobbiamo valorizzare e cosa ci apporta solo sofferenza. Ci mostrano ciò che non vogliamo diventare…

Vai all’articolo

Stare bene nelle Relazioni

di Chiara Zappoli
Come possiamo realmente migliorare le nostre relazioni? Costruire la nostra relazione ideale?
Spesso diventa difficile superare le frustrazioni e i risentimenti che insorgono nelle relazioni. Sicuramente falsi miti e credenze non ci aiutano ad affrontare difficoltà nelle relazioni.
La paura più grande è quello di essere felici ed esprimere se stessi… essere liberi da condizionamenti. La maggioranza delle persone, nonostante i buoni propositi, teme di andare oltre il proprio inferno e abbracciare il proprio paradiso.
Come mai continuiamo a rimanere in relazioni distruttive poco sane? Come mai vi è un attaccamento alla sofferenza e non riusciamo a liberarcene? Come mai non riusciamo a dire sì alla vita così com’è? Perché ci sentiamo vittime di relazioni dove è sempre l’altro ad essere “sbagliato” in qualche modo?…

Vai all’articolo

La trincea che difende il nostro Cuore

In questa splendida fase evolutiva siamo tutti chiamati a chiudere i nostri cicli irrisolti. Questi cicli possono essere costituiti da situazioni lasciate incomplete, da rapporti rimasti sospesi, da emozioni non accettate.
Ogni credenza, ogni limite che è ancora presente nella nostra mente va elaborato, accolto, risolto e lasciato andare. Spesso siamo noi stessi ad opporre resistenza, poiché crediamo che alcune persone attraverso il loro agire ci possano aver ferito e impedito di crescere. Ma non è così: in realtà ciò che non ci piace, ciò che ci induce ansia, preoccupazione, dubbio, ciò che ci ferisce, ciò che non vorremmo vivere e sperimentare, ciò che ci minaccia, ci permette di crescere e prendere coscienza. Sembra un paradosso, una beffa, ma è così…

Vai all’articolo

Come evitare che le Persone ci rovinino la giornata e… la Vita

di Ana Maria Sepe
“Apprezzare ciò che siamo e ciò che abbiamo, è il primo passo verso la Felicità”. Eduard Leon Word
Vi capita spesso di svegliarvi pieni di energia, pensando che oggi tutto è possibile e poi appena mettete un piede fuori casa, incontrate della gente che vi rovina la giornata? Può essere il vostro capo, una telefonata, il vicino… beh, c’è sempre qualcuno disposto a rovinare il nostro legittimo desiderio di vivere una giornata felice.
A questo punto, vorrei fare una pausa per ricordare una storia raccontatta da David J. Pollay, autore del libro “Come smaltire la spazzatura emotiva”. Egli racconta che un giorno aveva piuttosto fretta e il treno che prendeva di solito era in ritardo di mezz’ora, così che non ci pensò due volte e prese un taxi. Mentre il taxi cercava di lasciare la corsia preferenziale, un’auto sbucò fuori all’improvviso e l’autista dovette frenare di colpo: in pochi secondi che a David sembrarono eterni, il taxi riuscì a frenare e, per pochi centimetri, non si verificò un incidente…

Vai all’articolo

La Piramide dell’Intimità

Dott. Duccio Baroni
Cos’è l’intimità? L’intimità è definita come un processo psicologico all’interno del quale una persona si sente profondamente validata, compresa e accolta dall’altro.
Il cuore dell’intimità è la condivisione di ciò che è più profondo con l’altro. Molti autori sostengono che la vicinanza psicologica sia una conseguenza di una progressiva self-disclosure, cioè dell’auto-apertura rispetto a temi personali profondi. Parlare dei propri gusti, della propria storia personale, dei propri problemi all’altro, costruisce una relazione e avvicina gli interlocutori.
Talvolta, però, costruire l’intimità può essere un obiettivo complesso e frustrante. Per raggiungerlo, infatti, è necessario sopportare l’incertezza e il timore di non piacere all’altro e quindi la possibilità di essere rifiutati. Nonostante sia del tutto normale provare un certo grado di paura nell’aprirsi all’altro, per le persone con ansia sociale questo risulta particolarmente difficile. Dal momento che l’intimità richiede un certo grado di condivisione, coloro che provano intensa ansia sociale hanno difficoltà a costruire e mantenere legami ad alta componente di vicinanza…

Vai all’articolo

Il Narcisista e l’auto-lesionista: la coppia perfetta

Dottor Riccardo Coco
Una delle caratteristiche salienti della personalità narcisistica è l’arroganza di chi crede che tutto gli sia dovuto per “diritto di nascita”.
“Queste persone nell’infanzia erano trattate con un’adorazione incondizionata e con deferenza come fossero ‘Sua maestà il bambino’ “ (L.Benjamin).
Questo modo di fare, se continua nella crescita – specialmente dopo che il bambino comincia a gattonare e ad esplorare di più l’ambiente, periodo in cui dovrebbe iniziare a confrontarsi con la realtà – lo programma allo sviluppo di un disturbo narcisistico di personalità.
I genitori dovrebbero, quindi, nella prima infanzia, far capire al bambino che i suoi comportamenti hanno degli effetti su di loro e sulle persone e che di conseguenza non tutto gli è concesso o dovuto…

Vai all’articolo

“Litigare fa male alla salute”… imparate ad arginare le liti

di Enza Angela Massaro
Quante volte l’ho ripetuta a me stessa questa frase, quando mi trovavo davanti una persona che mi faceva arrabbiare, mi dicevo “mantieni la calma… conta fino a dieci” e poi puntualmente, mi ritrovavo a litigarci, a perdere tempo e a volte anche la salute.
Salute a parte… si fa per dire, a volte, mi è capitato di restarci parecchio male per qualche litigio o conflitto, che è poi sfociato nella rottura della relazione, sia amicale che parentale. Più si conosce una persona, più si dovranno, quindi, cercare di evitare litigi perenni che distruggono tutto.
Le liti sono come un fiume in piena, un concentrato di aggressività repressa, in alcuni individui è facile che tale aggressività venga fuori con maggior facilità, rispetto ad altri più miti, ma non è detto che i più calmi non reagiscano… a volte, anche peggio dei “nervosi”…

Vai all’articolo