Troppo silenzio: 4 situazioni in cui tacere è negativo

di Valerio Guiggi
Capire quando parlare e quando tacere può essere tutt’altro che semplice, nelle diverse situazioni che ci troviamo ad affrontare.
In alcuni casi il silenzio parla, infatti, e dice qualcosa di noi, ma quello che trasmette può non essere positivo: per capire meglio, in questo articolo abbiamo raccolto quattro situazioni in cui il silenzio eccessivo può essere dannoso; in altre parole, situazioni in cui per il nostro bene non è corretto tacere.
1. Quando ci sono dei conflitti
Quando ci sono dei conflitti con altre persone, tacere non è mai una buona idea. Non parlare, infatti, equivale ad una sottomissione, e se sappiamo di avere ragione potremmo passare dalla parte del torto.
Certo, è importante naturalmente anche come si parla; se dobbiamo arrabbiarci e passare quindi ad un dialogo emotivo e non razionale è meglio lasciar perdere, ma nei conflitti, parlare con razionalità e spiegare le nostre ragioni è la soluzione in generale migliore…

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“Litigare fa male alla salute”… imparate ad arginare le liti

di Enza Angela Massaro
Quante volte l’ho ripetuta a me stessa questa frase, quando mi trovavo davanti una persona che mi faceva arrabbiare, mi dicevo “mantieni la calma… conta fino a dieci” e poi puntualmente, mi ritrovavo a litigarci, a perdere tempo e a volte anche la salute.
Salute a parte… si fa per dire, a volte, mi è capitato di restarci parecchio male per qualche litigio o conflitto, che è poi sfociato nella rottura della relazione, sia amicale che parentale. Più si conosce una persona, più si dovranno, quindi, cercare di evitare litigi perenni che distruggono tutto.
Le liti sono come un fiume in piena, un concentrato di aggressività repressa, in alcuni individui è facile che tale aggressività venga fuori con maggior facilità, rispetto ad altri più miti, ma non è detto che i più calmi non reagiscano… a volte, anche peggio dei “nervosi”…

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