La Guerra Invisibile

di Laura RU
Perché gran parte dell’Occidente ha perso la capacità di pensare in modo logico e razionale e reagisce agli stimoli senza consapevolezza, come il cane degli esperimenti di Pavlov?
Sarò sintetica per mancanza di spazio. L’argomento è complesso ma questa non è la sede per accademicismi.
Da decenni gli esseri umani sono sottoposti a stimoli sempre più sofisticati – la manipolazione spesso avviene sotto la soglia della coscienza – per indurli ad acquistare servizi, esperienze e prodotti.
L’Homo Consumens vive in un perenne stato di ansia, dipendenza e insoddisfazione che paralizza la coscienza. Trova sollievo solo nel conformismo, quello della massa o quello del gruppo di riferimento, ma nulla lo salva dalla sua condizione atomizzata e solipsistica.
Ormai si parla di una vera e propria mutazione antropologica che riguarda la sfera psico-emotiva…

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La Piramide dell’Intimità

Dott. Duccio Baroni
Cos’è l’intimità? L’intimità è definita come un processo psicologico all’interno del quale una persona si sente profondamente validata, compresa e accolta dall’altro.
Il cuore dell’intimità è la condivisione di ciò che è più profondo con l’altro. Molti autori sostengono che la vicinanza psicologica sia una conseguenza di una progressiva self-disclosure, cioè dell’auto-apertura rispetto a temi personali profondi. Parlare dei propri gusti, della propria storia personale, dei propri problemi all’altro, costruisce una relazione e avvicina gli interlocutori.
Talvolta, però, costruire l’intimità può essere un obiettivo complesso e frustrante. Per raggiungerlo, infatti, è necessario sopportare l’incertezza e il timore di non piacere all’altro e quindi la possibilità di essere rifiutati. Nonostante sia del tutto normale provare un certo grado di paura nell’aprirsi all’altro, per le persone con ansia sociale questo risulta particolarmente difficile. Dal momento che l’intimità richiede un certo grado di condivisione, coloro che provano intensa ansia sociale hanno difficoltà a costruire e mantenere legami ad alta componente di vicinanza…

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Ansia sociale: quando troppa empatia diventa un disagio

Ansia sociale

Imbarazzo, paura del giudizio, autocritica costante, la spiacevole sensazione di essere osservati e criticati: chi soffre di ansia sociale spende una gran quantità di energia nel tentativo di controllare le proprie azioni e le reazioni degli altri.
Provare un elevato livello di ansia nelle varie situazioni sociali che si vivono, è una condizione invalidante, che limita la libertà e la serenità della persona che ne soffre. La fobia sociale è descritta secondo i seguenti criteri:

  • paura o ansia marcate, relative a una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame degli altri (interazioni sociali, essere osservato mentre compie un’azione, eseguire prestazioni di fronte agli altri);
  • l’individuo teme che agirà in modo tale da manifestare sintomi di ansia, che saranno valutati negativamente (perché umilianti o imbarazzanti) e porteranno al rifiuto o risulteranno offensivi per gli altri;

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