La Catena Psicologica

di Luca Nali

Il Sistema prima di perpetrare un condizionamento crea il personaggio su cui infierire, e lo fa con una tecnica particolarmente subdola ma allo stesso tempo anche particolarmente facile da vedere.

Viviamo una nostra esperienza totalmente finalizzata alla creazione di emozioni che fin tanto sono di nostro dominio sono funzionali. Ma non possiamo mai sottovalutare che di queste emozioni qualcuno si nutre e che di fatto dovremo sempre impedirne il controllo o cederlo ad altri per una nostra negligenza o superficialità.

La nostra sottomissione inizia dal definirci in un ruolo che noi assecondiamo e addirittura alimentiamo con orgoglio e identificazione. Faccio un esempio: quando qualcuno ci ha definito “proletari”, in definitiva si è creato l’orgoglio operaio e di conseguenza quello proletario che in ultima analisi è la definizione della bestia, con tutto il rispetto per gli animali ovviamente.

L’animale per sua definizione vive in funzione dei suoi istinti e tra le gioie c’è quella di prolificare. Ma se questa condizione viene attribuita ad un essere umano direi che si possa tranquillamente affermare che si tratta di una forzatura intesa e indotta ad abbassare il livello delle nostre facoltà e dignità.

Esiste un sistema che sembra essere orchestrato, e di fatto lo è, che prima di perpetrare un condizionamento crea il personaggio su cui infierire, e lo fa con una tecnica particolarmente subdola ma allo stesso tempo anche particolarmente facile da vedere.

La tecnica è la seguente: noi ci determiniamo per effetto di una reazione ad una provocazione. Mi aiuterò con degli esempi: se vengono proposte delle cure preventive o diagnosi preventive e io vi partecipo, automaticamente nella mia personalità entra anche un po’ di “malattia” e di conseguenza diverrò malato. Solo come condizione, per il momento, ma di fatto la mia energia e attitudine sarà quella.

Oppure, se parlo del clima e del suo stravolgimento per effetto del “nostro” inquinamento, naturalmente mi sentirò un pò sbagliato e di conseguenza accetterò una progressione di moniti e divieti anche se privi di senso. Non dico che sia sempre così per chiunque, ma per molte persone funziona proprio in questa maniera.

Non dobbiamo mai dimenticare che quando veniamo a conoscenza delle loro nefandezze, noi assurgiamo alla condizione di pusillanimi, perché di fatto non possiamo impedirlo. Entriamo a far parte del loro mondo dove alla fine però loro sono sempre egemonici nei nostri riguardi.

Nel preciso momento in cui pensiamo di essere informati, simultaneamente creiamo uno sgomento tutto nostro a cui di fatto non c’è rimedio se non per l’illusione di porvi rimedio facendo cose totalmente prive di senso come manifestare o indignarsi.

Mia auguro che sia chiaro il motivo per cui se noi veniamo a conoscenza di ciò che fanno, questo non procura alcun vantaggio nelle nostre vite, anzi alimentiamo il loro potere e automaticamente verremo relegati al rango di schiavi.

Le contromisure riusciremo a trovarle solo se giocheremo al gioco della vita secondo le nostre regole non nel tentativo di aggirare le loro condizioni.

Pensate al motivo per cui il loro impiego di strumenti e mezzi per informarci per mano di TG e falsa contro informazione sia così curato e massiccio. Prendetevi tutto il tempo che volete, non rispondete di getto…

Articolo di Luca Nali

Fonte: https://t.me/INZAIONLELIVE

LA VIA DEI TAROCCHI
di Alejandro Jodorowsky, Marianne Costa

La Via dei Tarocchi

di Alejandro Jodorowsky, Marianne Costa

Da più di quarant'anni Alejandro Jodorowsky si è dedicato allo studio dei tarocchi, una parte fondamentale del suo percorso artistico e terapeutico. Ogni mercoledì, quando è a Parigi, lo si può incontrare in un caffè vicino a casa mentre legge i tarocchi a chi lo desidera. È impossibile trovarlo sprovvisto del mitico mazzo di carte ed è sempre disponibile a leggere nell'inconscio di chi incontra ma, a differenza di altri, non chiede denaro, non dà consigli e non parla del futuro. I tarocchi sono per Jodorowsky, allo stesso tempo, uno specchio dell'anima e uno strumento terapeutico: è convinto che aiutino a sviluppare la coscienza e a vivere e capirsi meglio, "sono un aiuto per conoscersi psicologicamente e storicamente".

 


Secondo l'autore, tutti gli psicoanalisti dovrebbero usarli: "Risparmierebbero molto tempo", ma, forse, non vogliono veramente curare i pazienti. Laddove i tarocchi invece non solo possono eliminare i sintomi, ma possono anche curare. "Sono un ponte fra due estremi, l'intuizione e la ragione… dovrebbe essere materia di studio nelle università."
Per scrivere questo manuale l'autore e la moglie hanno estratto la quintessenza delle innumerevoli lezioni e letture impartite in giro per tutto il mondo.
Il risultato è un'esplorazione integrale dell'architettura di questo gioco millenario composto da 78 carte, un esaustivo manuale, a colori e con moltissime splendide immagini, che permette al lettore di iniziarsi al bagaglio simbolico dei tarocchi, di comprendere uno a uno i 22 arcani maggiori e i 56 minori e di apprendere a orientarsi nell'interpretazione del proprio inconscio.

 

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