Microbiota intestinale: cos’é e come influenza la Salute

di Silvia Giovetti
Hai notato che negli ultimi anni si parla tanto di  Microbiota intestinale? Ne parlano i medici in generale, soprattutto i gastroenterologi, ma anche i naturopati (da sempre molto attenti alla salute intestinale), ne parlano i dentisti, gli psicologi, i dietologi e anche i reumatologi… ti sei mai chiesto il perché?
Questo accade perché si è scoperto che la nostra salute in ogni sua forma è estremamente legata al sistema gastrointestinale. Quali sono i motivi alla base di questa affermazione? In primis, perché la salute è armonia, è un equilibrio tra tutte le componenti dell’uomo e l’ambiente che lo circonda, sia interno che esterno. In secondo luogo perché la cattiva digestione è la radice di tutte le malattie.
Questo era stato detto già da Ippocrate, il padre della medicina, nel V secolo a.C. Con la venuta della medicina moderna ce ne siamo un po’ dimenticati. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse su questo tema perché si è iniziato a studiarlo anche in modo diverso, o meglio dal punto di vista della flora batterica intestinale…

Vai all’articolo

I solfiti nel vino e in altri alimenti ostacolano la proliferazione di Probiotici del Microbiota

di Francesco Scatigno
La presenza di solfito di sodio e bisolfito di sodio negli alimenti e nel vino, anche se nei limiti consentito, danneggia il microbiota intestinale.
I solfiti sono dei conservanti che ostacolano la proliferazione di batteri negli alimenti. Sono famosi per essere aggiunti al vino per bloccare i lieviti ed evitare che rifermentino o che lo trasformino in aceto. Ma se nel vino e negli altri alimenti hanno il potere di bloccare la proliferazione batterica, quale ruolo potrebbero svolgere quando vengono ingeriti ed interagiscono con la nostra flora batterica intestinale?
Secondo uno studio del 2017 la presenza di solfito di sodio e bisolfito di sodio negli alimenti e nel vino, nel limite consentito, danneggia 4 specie di batteri benefici per il microbiota intestinale, anche conosciuti come probiotici: Lactobacillus casei, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus rhamnosus e Streptococcus thermophilus

Vai all’articolo

L’Ossessione per il Cibo dipende anche dai batteri intestinali

La tendenza al mangiare per piacere o per dipendenza piuttosto che per fame, sembra dipendere anche dall’influenza che alcuni batteri intestinali riescono a produrre su alcune aree del nostro cervello collegate al meccanismo di “ricompensa”.
La conferma dello stretto legame tra cervello, intestino e comportamento, arriva da uno studio pubblicato su PLOS One. Alcune aree della rete della ricompensa del cervello, come il “nucleo accumbens” e l’amigdala, sono note per determinare i comportamenti alimentari.
I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles, le hanno analizzate tramite scansioni di risonanza magnetica funzionale, in 63 partecipanti sani che hanno anche completato questionari per misurare la loro propensione alla dipendenza da cibo. Quindi, hanno raccolto e analizzato campioni fecali di queste persone per determinare la presenza di particolari metaboliti intestinali, ovvero sostanze prodotte dai batteri…

Vai all’articolo

Pancia gonfia: rimedi e tisane per sgonfiarla

di Daniele Pace
La pancia gonfia è un disturbo che molto spesso si può manifestare per cause diverse, che possono comprendere intolleranza alimentare, cattiva alimentazione, problemi della digestione ed anche uno stile di vita troppo sedentario.
Tale disturbo si manifesta nella maggior parte dei casi per accumulo di gas e liquidi intestinali, nel primo caso si tratta semplicemente di aerofagia, mentre nel secondo caso, vi è la tendenza a ingerire aria mediante la respirazione, o quando si stanno consumando i pasti.
Altre volte, alla base della pancia gonfia vi sono invece alterazioni della flora batterica intestinale che determinano fermentazione. Quando la pancia oltre ad essere gonfia è anche dura, tale manifestazione deriva dal meteorismo.
Per comprendere come risolvere questa situazione, è importante prestare attenzione al momento esatto in cui si manifesta il disturbo. Tra gli alimenti che provocano con maggiore frequenza pancia gonfia troviamo le bibite gassate, i legumi, i latticini e tutti i cibi che contengono zuccheri raffinati ed anche le verdure come i broccoli ed i peperoni ed il pane integrale…

Vai all’articolo

Dr. Giuseppe Cocca: “Come curare la disbiosi intestinale e il microbiota alterato”

di Giuseppe Cocca
Con il termine “disbiosi” viene descritta una generica alterazione di quella che una volta era chiamata flora batterica intestinale, oggi microbiota.
Se sono interessate altre aree, si parla di disbiosi vaginale, orale o cutanea. Per quanto concerne il nostro focus, dedicheremo la nostra attenzione alla disbiosi intestinale. Alla disbiosi sono imputati sintomi a carattere intestinale e non solo, per esempio gonfiore, stitichezza, forma di diarrea e malessere generale.
Come abbiamo detto il microbiota è in diretta relazione con stile di vita, abitudini alimentari e ambiente in cui si vive: perciò siamo noi stessi a selezionare quasi senza saperlo, chi ospitiamo nel nostro apparato digerente. Se trascurata, la disbiosi può aggravarsi indebolendo la salute generale dell’organismo e accelerando il processo d’invecchiamento.
L’intestino s’infiamma e non è più in grado di assorbire adeguatamente i nutrienti, provocando carenze nutrizionali di minerali come il magnesio. A ciò si sommano un affaticamento generalizzato, allergie e altri sintomi patologici…

Vai all’articolo

Gli effetti della flora batterica sul nostro comportamento

di Enrica Gaetano
Uno studio di Johnson e Foster dell’Università di Oxford, pubblicato su Nature Reviews Microbiology, offre una nuova prospettiva sulla relazione mente-corpo, investigando i legami tra cervello, flora batterica e intestino.
Una crescente mole di studi sta documentando gli effetti dei microrganismi intestinali, il cosiddetto microbiota, sul cervello e sul comportamento, tanto da coniare un termine per descrivere questa relazione: asse microbiota-intestino-cervello (Rhee, Pothoulakis & Mayer, 2009).
Per esempio, studi sugli animali hanno mostrato come il trapianto del microbiota fecale da un ratto ad un altro, possa far sì che i tratti comportamentali del ricevente si accomunino con quelli del donatore (Bercik et al., 2011), o come i Lactobacilli e Bifidobatteri possano ridurre sintomi ansiosi e depressivi, sia negli animali che negli umani (Pinto-Sanchez, Hall et al., 2017)…

Vai all’articolo

Sono stressato: intestino bloccato!

Intestino, cervello ed emozioni: quale relazione? Scopri perché l’intestino è chiamato “il secondo cervello”.
La relazione tra intestino ed emozioni è a noi tutti nota per esperienza personale diretta: chi non ha provato la chiusura dello stomaco in relazione a una brutta arrabbiatura o a un particolare dolore? Chi non se l’è mai “fatta sotto” per la paura? A chi non si è mai bloccato il transito per un cambiamento improvviso?
La relazione tra intestino ed emozioni è a noi tutti nota per esperienza personale diretta: chi non ha provato la chiusura dello stomaco in relazione a una brutta arrabbiatura o a un particolare dolore? Chi non se l’è mai “fatta sotto” per la paura? A chi non si è mai bloccato il transito per un cambiamento improvviso?
A tutto questo si aggiungono le sensazioni e le intuizioni che vengono direttamente dalla zona addominale: sono tante le volte in cui il nostro cervello, la nostra razionalità, ci spingono a prendere una determinata decisione che però noi sappiamo, in fondo in fondo, a livello di pancia, essere sbagliata…

Vai all’articolo

Serotonina, umore e digestione

Serotonina e buon umore

La stragrande maggioranza delle cellule cerebrali sono influenzate dalla Serotonina. Squilibri nei livelli di questa sostanza, possono facilmente portare uno stato più o meno importante di depressione.
La Serotonina è un neurotrasmettitore sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema anervoso centrale, ovvero una sostanza chimica che trasmette dei segnali cerebrali da un’area all’altra del cervello ed è presente soprattutto nel sistema nervoso centrale e nel tratto gastro-intestinale.
A livello del sistema nervoso centrale, questo neurotrasmettitore è fondamentale per regolare l’umore, il sonno e il sogno, l’apprendimento e la memoria. Nell’apparato digerente, la Serotonina regola la digestione.
I più noti farmaci antidepressivi (che tuttavia sono molto dannosi per la salute) sono in grado di modificare il livello extracellulare di Serotonina nel cervello, limitando il suo riassorbimento. Ricerche confermano che aumentando i livelli di questa sostanza, i sintomi della depressione passano…

Vai all’articolo