Come si rafforza il Sistema Immunitario? I consigli degli esperti

Il nostro Sistema Immunitario è la barriera più importante che ci protegge dalle infezioni di virus e batteri, ripara i danni ai tessuti e fornisce una sorveglianza continua contro lo sviluppo delle cellule tumorali.
Per svolgere appieno le sue funzioni, il sistema immunitario necessita di un adeguato rapporto di macro e micronutrienti: ma una dieta sbilanciata o particolari condizioni cliniche possono condurre a delle carenze, con ricadute proprio sull’efficacia delle nostre difese. Quali sono le più importanti sostanze che assicurano il corretto funzionamento del sistema immunitario? A rispondere è Metagenics Academy, la divisione di Metagenics (produttore di integratori alimentari ad alto impatto), impegnata nello studio e nella divulgazione della medicina funzionale.
“I principali micronutrienti classici (vitamine e minerali) che sostengono il normale funzionamento del sistema immunitario e le difese naturali in generale, sono vitamina D, vitamina C, zinco, selenio e magnesio” spiega Maurizio Salamone, direttore scientifico di Metagenics Italia. “Oltre a questi – continua – numerosi studi clinici hanno mostrato che alcuni principi attivi contenuti negli estratti di piante come la curcuma e l’echinacea possono modulare (nel caso della curcuma) o stimolare (nel caso dell’echinacea) le difese immunitarie”

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L’Ossessione per il Cibo dipende anche dai batteri intestinali

La tendenza al mangiare per piacere o per dipendenza piuttosto che per fame, sembra dipendere anche dall’influenza che alcuni batteri intestinali riescono a produrre su alcune aree del nostro cervello collegate al meccanismo di “ricompensa”.
La conferma dello stretto legame tra cervello, intestino e comportamento, arriva da uno studio pubblicato su PLOS One. Alcune aree della rete della ricompensa del cervello, come il “nucleo accumbens” e l’amigdala, sono note per determinare i comportamenti alimentari.
I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles, le hanno analizzate tramite scansioni di risonanza magnetica funzionale, in 63 partecipanti sani che hanno anche completato questionari per misurare la loro propensione alla dipendenza da cibo. Quindi, hanno raccolto e analizzato campioni fecali di queste persone per determinare la presenza di particolari metaboliti intestinali, ovvero sostanze prodotte dai batteri…

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