Alimentazione… del Corpo, delle Emozioni e della Mente

È necessario soffermarci a riflettere sui cibi che introduciamo nel nostro corpo, pensando che nutriamo ogni singola cellula del corpo fisico ma, contemporaneamente, diamo energia ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.
L’uomo può mangiare un po’ di tutto anche se bisogna riconoscere che non tutto viene digerito allo stesso modo e, soprattutto, non tutto è ugualmente utile. Nei c ibi che preferiamo o rifiutiamo, sono contenute molte informazioni. Essere attratti da un cibo particolare, ad esempio, rappresenta un’informazione ben precisa sulla nostra persona. La fame è sintomo del voler avere, voler introdurre; mangiare è il soddisfacimento di questo desiderio attraverso l’assunzione.
Ogni individuo ha il suo cibo ideale ma “il carburante sbagliato sovraccarica il motore”, ecco perché nella nostra società il malfunzionamento intestinale è diventato una cosa normale e inizia già da piccoli…

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I solfiti nel vino e in altri alimenti ostacolano la proliferazione di Probiotici del Microbiota

di Francesco Scatigno
La presenza di solfito di sodio e bisolfito di sodio negli alimenti e nel vino, anche se nei limiti consentito, danneggia il microbiota intestinale.
I solfiti sono dei conservanti che ostacolano la proliferazione di batteri negli alimenti. Sono famosi per essere aggiunti al vino per bloccare i lieviti ed evitare che rifermentino o che lo trasformino in aceto. Ma se nel vino e negli altri alimenti hanno il potere di bloccare la proliferazione batterica, quale ruolo potrebbero svolgere quando vengono ingeriti ed interagiscono con la nostra flora batterica intestinale?
Secondo uno studio del 2017 la presenza di solfito di sodio e bisolfito di sodio negli alimenti e nel vino, nel limite consentito, danneggia 4 specie di batteri benefici per il microbiota intestinale, anche conosciuti come probiotici: Lactobacillus casei, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus rhamnosus e Streptococcus thermophilus

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Olio d’oliva nemico del tumore all’intestino

Il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva, aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali.
La scoperta è del gruppo di ricerca di Antonio Moschetta dell’università degli Studi di Bari, grazie a uno studio sostenuto dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Gastroenterology.
“L’olio extravergine di oliva – spiega Moschetta – è ricco di acido oleico, una sostanza in grado di regolare la proliferazione cellulare. In studi preclinici abbiamo potuto simulare geni alterati e stati di infiammazione intestinale, dimostrando che la somministrazione di una dieta arricchita di acido oleico, è in grado di garantire notevoli benefici per la salute. Questi effetti positivi sembrano essere dovuti anche alla presenza dell’enzima Scd1 nell’epitelio intestinale, che funziona quale principale regolatore della produzione di acido oleico nel nostro corpo”

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L’Ossessione per il Cibo dipende anche dai batteri intestinali

La tendenza al mangiare per piacere o per dipendenza piuttosto che per fame, sembra dipendere anche dall’influenza che alcuni batteri intestinali riescono a produrre su alcune aree del nostro cervello collegate al meccanismo di “ricompensa”.
La conferma dello stretto legame tra cervello, intestino e comportamento, arriva da uno studio pubblicato su PLOS One. Alcune aree della rete della ricompensa del cervello, come il “nucleo accumbens” e l’amigdala, sono note per determinare i comportamenti alimentari.
I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles, le hanno analizzate tramite scansioni di risonanza magnetica funzionale, in 63 partecipanti sani che hanno anche completato questionari per misurare la loro propensione alla dipendenza da cibo. Quindi, hanno raccolto e analizzato campioni fecali di queste persone per determinare la presenza di particolari metaboliti intestinali, ovvero sostanze prodotte dai batteri…

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Pancia gonfia: rimedi e tisane per sgonfiarla

di Daniele Pace
La pancia gonfia è un disturbo che molto spesso si può manifestare per cause diverse, che possono comprendere intolleranza alimentare, cattiva alimentazione, problemi della digestione ed anche uno stile di vita troppo sedentario.
Tale disturbo si manifesta nella maggior parte dei casi per accumulo di gas e liquidi intestinali, nel primo caso si tratta semplicemente di aerofagia, mentre nel secondo caso, vi è la tendenza a ingerire aria mediante la respirazione, o quando si stanno consumando i pasti.
Altre volte, alla base della pancia gonfia vi sono invece alterazioni della flora batterica intestinale che determinano fermentazione. Quando la pancia oltre ad essere gonfia è anche dura, tale manifestazione deriva dal meteorismo.
Per comprendere come risolvere questa situazione, è importante prestare attenzione al momento esatto in cui si manifesta il disturbo. Tra gli alimenti che provocano con maggiore frequenza pancia gonfia troviamo le bibite gassate, i legumi, i latticini e tutti i cibi che contengono zuccheri raffinati ed anche le verdure come i broccoli ed i peperoni ed il pane integrale…

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Dr. Giuseppe Cocca: “Come curare la disbiosi intestinale e il microbiota alterato”

di Giuseppe Cocca
Con il termine “disbiosi” viene descritta una generica alterazione di quella che una volta era chiamata flora batterica intestinale, oggi microbiota.
Se sono interessate altre aree, si parla di disbiosi vaginale, orale o cutanea. Per quanto concerne il nostro focus, dedicheremo la nostra attenzione alla disbiosi intestinale. Alla disbiosi sono imputati sintomi a carattere intestinale e non solo, per esempio gonfiore, stitichezza, forma di diarrea e malessere generale.
Come abbiamo detto il microbiota è in diretta relazione con stile di vita, abitudini alimentari e ambiente in cui si vive: perciò siamo noi stessi a selezionare quasi senza saperlo, chi ospitiamo nel nostro apparato digerente. Se trascurata, la disbiosi può aggravarsi indebolendo la salute generale dell’organismo e accelerando il processo d’invecchiamento.
L’intestino s’infiamma e non è più in grado di assorbire adeguatamente i nutrienti, provocando carenze nutrizionali di minerali come il magnesio. A ciò si sommano un affaticamento generalizzato, allergie e altri sintomi patologici…

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Sono stressato: intestino bloccato!

Intestino, cervello ed emozioni: quale relazione? Scopri perché l’intestino è chiamato “il secondo cervello”.
La relazione tra intestino ed emozioni è a noi tutti nota per esperienza personale diretta: chi non ha provato la chiusura dello stomaco in relazione a una brutta arrabbiatura o a un particolare dolore? Chi non se l’è mai “fatta sotto” per la paura? A chi non si è mai bloccato il transito per un cambiamento improvviso?
La relazione tra intestino ed emozioni è a noi tutti nota per esperienza personale diretta: chi non ha provato la chiusura dello stomaco in relazione a una brutta arrabbiatura o a un particolare dolore? Chi non se l’è mai “fatta sotto” per la paura? A chi non si è mai bloccato il transito per un cambiamento improvviso?
A tutto questo si aggiungono le sensazioni e le intuizioni che vengono direttamente dalla zona addominale: sono tante le volte in cui il nostro cervello, la nostra razionalità, ci spingono a prendere una determinata decisione che però noi sappiamo, in fondo in fondo, a livello di pancia, essere sbagliata…

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Problemi di pelle, problemi di pancia

Problemi di pelle, problemi di pancia

di Gabriele Bindi
La dermobiotica indaga i rapporti tra pelle e microbiota intestinale. Molte malattie dermatologiche sono in relazione con le infiammazioni intestinali e la disbiosi. La salute si guadagna a tavola e con uno stile di vita equilibrato.

La chiamano epidermide, strato superficiale, ma la pelle è lo specchio del profondo, che rivela lo stato di salute generale della persona. E che si mostra sempre più correlata con la salute dell’intestino. Ne abbiamo parlato con Marco Pignatti, dermatologo e ricercatore di Carpi (Mo), da tempo impegnato a studiare i rapporti tra pelle…

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Lotta al cancro: la fibra alimentare

fibra alimentare

Nella lotta contro il cancro potrebbe esserci un utilissimo alleato: la fibra alimentare.
Una recente ricerca, infatti, realizzata dalla dottoressa Anneline Padayachee dell’Università del Queensland e del Commonwealth Scientific e Industrial Research Organisation, ha evidenziato il ruolo della fibra nella protezione dell’intestino e dell’organismo in generale. Il merito sarebbe degli antiossidanti, fondamentali per la prevenzione di malattie degenerative, dell’invecchiamento e dell’ossidazione del corpo e, da oggi, con un nuovo, importantissimo ruolo.
Garantirsi un corretto apporto di fibra alimentare aiuta ad allontanare lo spettro del cancro all’intestino…

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