I solfiti nel vino e in altri alimenti ostacolano la proliferazione di Probiotici del Microbiota

di Francesco Scatigno
La presenza di solfito di sodio e bisolfito di sodio negli alimenti e nel vino, anche se nei limiti consentito, danneggia il microbiota intestinale.
I solfiti sono dei conservanti che ostacolano la proliferazione di batteri negli alimenti. Sono famosi per essere aggiunti al vino per bloccare i lieviti ed evitare che rifermentino o che lo trasformino in aceto. Ma se nel vino e negli altri alimenti hanno il potere di bloccare la proliferazione batterica, quale ruolo potrebbero svolgere quando vengono ingeriti ed interagiscono con la nostra flora batterica intestinale?
Secondo uno studio del 2017 la presenza di solfito di sodio e bisolfito di sodio negli alimenti e nel vino, nel limite consentito, danneggia 4 specie di batteri benefici per il microbiota intestinale, anche conosciuti come probiotici: Lactobacillus casei, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus rhamnosus e Streptococcus thermophilus

Vai all’articolo

L’Ue vuole cancellare l’Italia dalle etichette: ecco come ci fregano a tavola

di Attilio Barbieri
L’associazione che riunisce le più grandi industrie di trasformazione alimentare del Vecchio Continente, lancia un siluro preventivo destinato a stoppare i tentativi di estendere ai Ventisette il modello italiano di etichettatura d’origine.
L’industria alimentare europea detta in anticipo le regole al Parlamento europeo, che uscirà dalle elezioni di maggio. In un documento che ha pubblicato sul proprio sito internet (Fooddrinkeurope.eu), tenta di stoppare la diffusione, agli altri paesi eu, del modello italiano di etichettatura d’origine, con il Paese di provenienza delle materie prime scritto in modo trasparente. Una sfida lanciata per ora informalmente dal vicepremier Matteo Salvini e raccolta da alcune organizzazioni del settore, come Coldiretti e Filiera Italia.
Nel documento, intitolato Let’s step up to the plate, con un sottotitolo eloquente, la più potente lobby industriale che operi a Bruxelles, assieme a big pharma, spiega senza giri di parole cosa si aspetta da Parlamento, Consiglio e Commissione: “Prevenire ulteriori perturbazioni nel mercato unico evitando la proliferazione di misure nazionali non giustificate sotto il diritto dell’Ue”. E il diritto Ue, è quello che ha previsto nel cosiddetto sistema di etichettatura armonizzato, la possibilità di assolvere alla dichiarazione d’origine con una generico “Ue e non Ue”. Che equivale in pratica a dichiarare come provenienza il “pianeta Terra”…

Vai all’articolo

Più consumi latte e più calcio perdi nelle ossa: parola del “British Medical Journal”

Al mondo non esiste alimento migliore del latte. Sì… ma quello della propria specie!
Questo importante alimento che il piccolo prende dalla madre è raccomandato da medici e nutrizionisti per il fabbisogno proteico e in particolar modo per l’apporto di calcio, fondamentale per la crescita ed il mantenimento della struttura ossea. Ma quello che in molti ancora non sanno, o non vogliono sapere, è che quel latte raccomadato è il latte della propria specie, non quello di altre…
Questo importante alimento che il piccolo prende dalla madre è raccomandato da medici e nutrizionisti per il fabbisogno proteico e in particolar modo per l’apporto di calcio, fondamentale per la crescita ed il mantenimento della struttura ossea. Ma quello che in molti ancora non sanno, o non vogliono sapere, è che quel latte raccomadato è il latte della propria specie, non quello di altre…
In questo caso si parla del tanto amato latte vaccino, alimento predisposto esclusivamente per la crescita dei vitellini. La premessa fatta è d’obbligo, perché ancora oggi c’è chi crede che questo tipo di latte faccia bene all’uomo. Questa confusione e questa informazione ingannevole sui benefici del latte vaccino, è naturalmente deleteria, a dir poco, per la salute umana, ma purtroppo ormai impressa nell’inconscio collettivo, per la gioia e i guadagni delle lobby alimentari e farmaceutiche…

Vai all’articolo

Perché noi abbiamo le allergie e i nostri nonni non le avevano?

Vi siete mai chiesti come mai i nostri nonni non soffrissero di allergie alimentari, o comunque perché questo disturbo non fosse così frequente come oggi?
Le allergie alimentari stanno diventando una preoccupazione per quasi ogni famiglia e sono in netta crescita. Oltre a rendere difficile la vita a coloro che soffrono di questa moderna epidemia, ciò produce un ulteriore costo sia per il sistema sanitario che per le tasche di tutti.
Ogni 3 minuti una reazione allergica alimentare manda qualcuno al pronto soccorso, che in un anno significa 200.000 visite al pronto soccorso. Secondo uno studio pubblicato nel 2013 dal CDC, le allergie alimentari tra i bambini negli Stati Uniti, sono aumentate di circa il 50% tra il 1997 e il 2011. E in Italia le cose non vanno meglio.
Sembra che l’allergia al latte sia la più diffusa, probabilmente perché nel prodotto si trovano diversi ormoni della crescita e i residui di antibiotici, di cui si abusa negli allevamenti intensivi…

Vai all’articolo

I 10 peggiori alimenti da evitare assolutamente!

Ecco qui elencati 10 tra i peggiori alimenti da evitare sicuramente, i peggiori tra quelli di uso più comune. Naturalmente ne esistono molti altri…
DADO: Il dado così tanto acclamato e utilizzato riesce a dare sapore a ciò che non ha sapore, riesce a migliorare notevolmente il gusto delle pietanze… Peccato però che contenga glutammato monosodico, un additivo che può causare anche il cancro! Attenzione anche ai dadi che riportano scritto sulla confezione “Senza glutammato”.
CHEWINGUM E CARAMELLE VARIE: Si tratta di qualcosa che viene consumato ogni giorno, più volte al giorno. Se è la dose che fa il veleno, in questo caso è davvero facile superare la dose… I Chewingum e le caramelle contengono, nella quasi totalità dei casi, dolcificanti nocivi come l’aspartame e l’acesulfame-k, veri killer per il tuo organismo! Alcune mentine sono addirittura prodotte utilizzando solo ed esclusivamente additivi chimici! Leggi l’etichetta prima di consumare questi prodotti e prendi in considerazione l’idea di eliminarli dalla tua dieta oggi stesso…

Vai all’articolo

“Pink Slime”, l’ingrediente horror dei fast food… e non solo!

Produzione di pink slime

Sembra un nome uscito da un film dell’orrore, invece la “poltiglia rosa” o “pink slime” è un ingrediente comune delle nostre tavole.

Chi non ha mai acquistato wurstel, cordon bleu, cotolette, o hamburger? E chi non è mai andato al fast food? Se vi riconoscete in queste situazioni, vuol dire che vi siete imbattuti nella ‘carne separata meccanicamente’.

Questa disgustosa melma rosa, si ottiene mediante un procedimento che separa meccanicamente le rimanenze della carne dalle ossa (in Europa: solo di polli e suini, ma non di manzo). Una volta che si sono usati i tagli di carne più pregiati di un animale, quello che rimane viene pressato in appositi macchinari, che sminuzzano e polverizzano anche ossa, tendini, tessuto nervoso e midollo. Ed ecco a voi la pink slime! Una…

Vai all’articolo

I veleni nascosti

Veleni nascosti

Esistono due tipi di veleni: quelli che provocano danni immediati e quelli che provocano danni diluiti nel tempo.
I primi sono facilmente riconoscibili, tutti li conosciamo, sono quelle sostanze che, entro poche ore da quando le abbiamo ingerite, assunte o ne siamo venuti a contatto, ci causano problemi, dolori, nausea, vomito etc. Gli altri invece sono molto più subdoli, si tratta di veleni che erodono il corpo un poco alla volta, e di cui non si riscontra alcuna evidente manifestazione avversa nel momento in cui se ne viene a contatto, ma se ne pagano le conseguenze diversi anni…

Vai all’articolo