I veleni nascosti

Esistono due tipi di veleni: quelli che provocano danni immediati e quelli che provocano danni diluiti nel tempo.

Veleni nascostiI primi sono facilmente riconoscibili, tutti li conosciamo, sono quelle sostanze che, entro poche ore da quando le abbiamo ingerite, assunte o ne siamo venuti a contatto, ci causano problemi, dolori, nausea, vomito etc. Gli altri invece sono molto più subdoli, si tratta di veleni che erodono il corpo un poco alla volta, e di cui non si riscontra alcuna evidente manifestazione avversa nel momento in cui se ne viene a contatto, ma se ne pagano le conseguenze diversi anni dopo.

Un tipico esempio possono essere le fibre di amianto con le quali venivano realizzati i famosi “pannelli ethernit”: nessuno moriva immediatamente dopo aver tagliato uno di quei pannelli, ma l’averne respirato le polveri gli avrebbe con buona probabilità causato un tumore ai polmoni che si sarebbe manifestato magari anche dopo 40 anni dalla prima esposizione.

La probabilità poi che questo tipo di veleni provochi il danno, aumenta esponenzialmente con l’aumentare dell’esposizione, per ritornare all’esempio dell’amianto, l’operaio che ha tagliato un solo pannello ethernit ha, ovviamente, una probabilità molto minore di contrarre il cancro al polmone, rispetto all’operaio che ne ha tagliati decine ogni giorno per mesi o anni.

Il punto è che il nostro cervello tende a non alzare le difese nei confronti di questi veleni: non vede il collegamento, il lasso di tempo è troppo lungo dall’assunzione alla manifestazione del problema. Per questo nel cervello non si forma la Consapevolezza che farebbe scattare le difese in presenza di quel veleno…

Nessuno mangerebbe un panino farcito con veleno per topi

 

Hamburger patatine e CocaCola

Hamburger patatine e CocaCola

Questo perché le conseguenze del mangiare veleno per topi sono ben chiare nella nostra mente, gli effetti sarebbero istantanei, e il nostro cervello ne ha una consapevolezza ben precisa. Nel momento in cui però andiamo a mangiare un hamburger di farina bianca, con carne e maionese, patatine e cocacola, il nostro cervello non alza la minima difesa: non è mai morto nessuno dopo aver mangiato il suddetto pranzetto…

Trattasi, comunque, anche in questo caso di un veleno, di un veleno con effetto a lungo termine che aumenta la sua potenziale nocività con l’aumentare dell’esposizione. Questa nozione però il nostro cervello non la assimila in modo automatico, come invece avviene per il veleno per topi, che automaticamente viene associato a qualcosa di pericoloso, da evitare.

No, il nostro cervello collega in modo automatico il panino con farina raffinata, salame e maionese a un qualcosa di utile e buono per sfamarsi: il nostro cervello viene così ingannato ogni giorno, e noi con lui! In questo caso, Consapevolezza significa creare nel nostro cervello il collegamento tra il panino con farina raffinata, salame e maionese, con gli effetti che potrebbe scatenare nel futuro, se ci ostiniamo a continuare a consumarne in modo ripetitivo: il salame contiene nitriti che senza giri di parole possono provocare il cancro, la farina raffinata è uno dei peggiori veleni della società moderna, la maionese che innalza il colesterolo cattivo, è inoltre prodotta con uova provenienti da allevamenti intensivi, dove le malcapitate povere galline vengono alimentate con mangimi di dubbia provenienza (spesso ogm) e riempite di farmaci per combattere l’insorgenza delle continue malattie a cui vanno incontro.

A causa di questa mancanza di consapevolezza, continuiamo ad acquistare i veleni che ci propone l’industria alimentare, perché siamo completamente inconsapevoli della vera natura  dei cibi che ci propinano. Poi ci sono anche persone che affermano: “Si sa che queste cose fanno male” ma poi continuano imperterriti a mangiarle… Queste sono le stesse persone che di fronte alle malattie si lamentano, si arrabbiano con la malasorte e sperano di guarire grazie a qualche pillolina magica di nuova invenzione, per poi ricominciare quanto prima a vivere esattamente allo stesso modo, consumando esattamente gli stessi alimenti che per loro stessa ammissione:”Si sa che fanno male“.

Questa semplice mancanza di consapevolezza, purtroppo continua a determinare molti malati e molte malattie che potrebbero invece essere evitate. Questo ovvio collegamento che l’uomo moderno, dall’alto della sua sapienza, spesso non riesce o non vuole fare…tra assunzione di cibi industriali carichi di veleni e la manifestazione di malattie più o meno gravi, è ovviamente osteggiato da tutti coloro che guadagnano sulla sua mancanza: le industrie alimentari in primis e naturalmente anche le industrie farmaceutiche che letteralmente vivono di malattie!

Fonte:www.miglioriamoci.net

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