Pensavo al Passato

di Mauro Vanzini
Pensavo al passato. Anzi, pensavo al pensare al passato.
C’è chi dice, e forse anche lo pensa, che non bisogna pensare troppo al passato, non dobbiamo ristagnare nei ricordi, ma invece proiettarci verso il futuro.
Io però vedo che i più, al passato ci pensano eccome, rimuginano, tornano indietro con la mente, ritoccano di continuo le scene, nell’assurda speranza di sistemare le cose: non avessi detto quella frase, quel giorno, non avessi comprato questa casa, non avessi sprecato tanto tempo in quegli anni… o ne avessi “sprecato” di più!
Lo ammetto, i miei pensieri, e la mia vita attuale, sono impregnati del mio vissuto, perché non ho altro. La mia esperienza è l’unica lezione che posso seguire, il resto sono solo parole, lette magari in un libro, o a loro volta esperienze di qualcun altro, ma comunque giunte a me solamente sotto forma di parole. Possono aiutarmi, possono incrociare per un tratto la mia vita, ma nel profondo sono io l’unico creatore della mia realtà e l’unico fruitore delle mie percezioni…

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Cambiare vita… stare in Italia!

di Giusy Vesperini
Quante volte sento da amici e parenti la frase “ah se potessi prenderei una valigia e lascerei l’Italia!”. Penso sia capitato anche a voi. E io stessa l’ho pensato e detto più volte.  E’ diventato ormai un leitmotiv: l’Italia è un paese che non offre nulla, un paese da abbandonare perché qui le tasse sono troppe e il lavoro non si trova.
Quindi, la cosa migliore da fare sembra mollare tutto e ricominciare da zero da qualunque altra parte purché lontano da dove si è ora. La realtà però è ben diversa e chi ha fatto questo passo lo sa bene. La tanto agognata oasi di pace si rivela spesso ancora peggio del deserto. Ripartire da zero in un paese straniero, significa affrontare una lingua sconosciuta, che sì possiamo imparare, ma non saremo mai in grado di padroneggiare come chi la conosce dalla nascita. Significa avere a che fare con la solitudine, perché occorre ricostruire da capo le amicizie. Significa affrontare i pregiudizi di chi abita quel paese e vede in noi comunque sempre uno straniero…

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Frida Kahlo: l’incidente, la disabilità, l’arte e… la voglia di vivere

Frida Kahlo nacque a Coyoacán (Città del Messico) il 6 luglio del 1907. Ebbe una vita molto travagliata: poliomielitica, divenne anche totalmente disabile in seguito ad un terribile incidente che segnò profondamente la sua vita e morì a soli 47 anni.
Da piccola si ammalò di poliomielite: il suo piede e la sua gamba destra divennero molto esili, sino a che non divenne claudicante e venne così chiamata “Frida gamba di legno”. Scriveva: “A sei anni ebbi la poliomielite. A partire da allora ricordo tutto molto chiaramente. Passai nove mesi a letto. Tutto cominciò con un dolore terribile alla gamba destra, dalla coscia in giù. Mi lavavano la gambina in una bacinella con olio di noce e panni caldi. La gambina rimase molto magra. A sette anni portavo degli stivaletti. All’inizio pensai che le burle non mi avrebbero toccata, ma poi mi fecero male, e sempre più intensamente”

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I “Donatori di energia positiva”: gli opposti dei Vampiri energetici

I “Donatori di energia positiva”, ovvero gli opposti dei Vampiri energetici, hanno la capacità di rimanere sempre allegri e concentrati sulle cose positive che la vita ci può dare.
Come molti di voi che leggono sapranno, i “Vampiri Energetici” esistono e si alimentano delle nostre energie positive. Ci prosciugano. Esistono diversi modi per proteggersi ma non ne parlerò in questo articolo, perché adesso voglio sintonizzarmi su vibrazioni positive e quindi parlerò dei loro opposti, ovvero i “Donatori di Energia Positiva”.
I Donatori di Energia Positiva sono persone qualunque, proprio come i Vampiri Energetici, ma a differenza di questi ultimi, nonostante ciò che gli capita, hanno la forza e il potere di rimanere allegre e propositive comunque.
Sono persone comuni che vivono la loro vita come tutti gli altri, sentono il dolore e la tristezza ed hanno i loro problemi da superare. Non vivono vite idilliache e non sono insensibili. Semplicemente riescono a non farsi sottomettere dai sentimenti negativi, cercando di rimanere concentrati sulle cose positive della vita, soprattutto sulle cose più semplici.
Vi riporto alcuni comportamenti caratteristici di questo tipo di persone; abitudini che possiamo replicare e far diventare anche nostre per vivere meglio, sicuramente più felici…

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L’Antidoto di Seneca per calmare l’ansia ed eliminare le preoccupazioni

La maggior parte di noi non riesce ad evitare di pensare in termini di perdite o guadagni, di buono o di cattivo. Il nostro pensiero è dicotomico e di conseguenza abbiamo bisogno di catalogare tutto in fenomeni opposti.
Pensiamo che tutti gli eventi siano benefici o dannosi, e perdiamo la maggior parte del tempo preoccupandoci della possibilità che si verifichino eventi negativi o perdite potenziali.
L’ansia moderna si basa, fondamentalmente, su preoccupazioni per cose che non accadranno mai. L’avvento di internet, inoltre, ha peggiorato questa situazione: l’essere costantemente connessi, sapere ciò che accade in tutti gli angoli del mondo, genera, infatti, un’ansia difficile da gestire…

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Non cercare Sicurezze

Osho
La vita è semplicemente energia traboccante senza alcuno scopo. Vivi la tua vita come un gioco e non come un lavoro.
La mente seria trasforma il gioco in lavoro. Tu prova a fare il contrario: trasforma il lavoro in gioco. Se sarai in grado di concepire questa vita come un sogno, allora vivrai per davvero.
Chi riesce a concepire la vita come un sogno, significa che ha rinunciato. Rinunciare non significare lasciare il mondo, ma cambiare atteggiamento. Significa accogliere la vita come un gioco.
Nel momento in cui rinunci, non sei più legato al passato. Sei libero di vivere, di giocare, di accogliere qualunque cosa ti accada. Questo significa saper vivere nell’incertezza, nell’insicurezza. Più cerchi sicurezze, meno vivrai in pieno la tua vita. Se vivi nelle sicurezze, sei già morto…

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Cosa fare quando hai troppe cose in ballo

Troppe cose da fare, troppo poco tempo a disposizione. Questo è il perpetuo dilemma che attanaglia molte persone. La nostra lista di cose da fare è pressoché infinita, mentre le giornate sono semplicemente troppo brevi.
Com’è possibile gestire questa situazione in modo efficace e salutare? Ecco di seguito 5 consigli per riuscirci.
1. Considerala come un’opportunità per praticare consapevolezza
Quando ti ritrovi sopraffatto da una sensazione di stress… questo è il momento giusto per essere presente. Per essere nel “qui e ora”. Quando avverti che l’ansia inizia ad attanagliarti, questo è il momento per entrare in gioco: presta attenzione al tuo corpo, alle sensazioni fisiche che stai provando…

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10 Verità del Bhagavad Gita che ti cambieranno la Vita

di Vegard Paulsen
Queste sono 10 lezioni di vita tratte dal Bhagavad Gita, un antico testo indiano ricco di saggezza.
1. Il cambiamento è la legge dell’universo
Ciò che appartiene a voi oggi
apparteneva a qualcuno ieri
e sarà domani di qualcun altro.
Il cambiamento è la legge dell’universo”.
Nulla è costante. Nulla è definitivo. La vera immobilità deriva dall’abbracciare il movimento – il flusso e riflusso della vita. La terra si muove attraverso lo spazio. La notte segue il giorno. Ogni momento è completamente nuovo. Essere saggi consiste nell’accettare il cambiamento. Essere illuminati vuol dire amare il cambiamento.
2. Tutto accade per una ragione
Qualunque cosa ti sia successa era buona
Tutto ciò che accade è buono.
Qualunque cosa accadrà sarà anche buona.
Questa mentalità ti dona potere. Questa mentalità attira tutte le cose migliori Quello che è successo… è successo. Non c’è più niente da fare. Il futuro è un’immagine, un’illusione. E non avverrà mai. E’ sempre ora. E’ possibile controllare il presente. Bisogna viverlo al meglio…

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Gli Antichi Sciamani Toltechi svelano come l’uomo ha perso il suo potere

In Messico le civiltà precolombiane avevano un livello di coscienza e consapevolezza molto elevato, erano in contatto con la loro vera natura e vedevano chiaramente la struttura dell’universo.
In tempi molto precedenti alla conquista spagnola, gli sciamani Toltechi percepivano il mondo come energia. Nel loro stato di consapevolezza intensificata, vedevano attraverso la vista interiore, scoprendo che l’universo e gli esseri che lo popolano sono un insieme di campi energetici.
La vera natura dell’energia è pura consapevolezza e per questo la nostra energia va dove poniamo l’attenzione: nutrire pensieri limitanti e negativi rafforza quindi tale realtà. Le nostre azioni dipendono da quanta energia abbiamo a disposizione: maggiore sarà la nostra disponibilità energetica e più forte sarà l’intensità della nostra consapevolezza, fino a giungere a spezzare la barriera della percezione limitata e a ristabilire il nostro naturale collegamento con l’infinito…

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La lezione dell’Impermanenza

Tutte le esistenze, gli oggetti, in una parola i fenomeni, sono manifestazioni momentanee, lampeggiamenti effimeri che durano soltanto per un momento, dato che scompaiono non appena comparsi, per essere seguiti da altri, altre esistenze e così via.
Impressionato dalla transitorietà e dall’incessante mutazione e trasformazione dei fenomeni, Gautama Buddha li considera forze, movimenti, sequenze e processi, adottando così una concezione dinamica della realtà. Il mutamento, il divenire, è la consistenza stessa della realtà.
Qualunque fenomeno abbia una causa deve perire, perché contiene in se stessa l’implicita necessità della dissoluzione. Nel mondo non c’è né permanenza né identità. Non vi è nulla di stabile, di duraturo e di permanente…

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