Come arrivare a praticare facilmente la Meditazione

di Lena Schmidt 
Uno degli aspetti migliori della Meditazione – la pratica di osservare tranquillamente i propri pensieri e sentimenti nella tua mente senza giudizio – è che non hai bisogno di nulla per praticarla.
Non sono necessari gadget o attrezzi. Puoi praticare la meditazione in metropolitana. Puoi praticare la meditazione a letto. Puoi praticare la meditazione nel bagno! Inspira semplicemente e nota che stai inspirando. Quindi espira e nota che stai espirando. Questo è tutto. Stai meditando! Non è necessaria alcuna preparazione o sforzo particolare. Basta sedersi.
Detto questo, se hai il tempo, lo spazio, l’energia e il desiderio, puoi metterti comodo. Prepararsi alla meditazione fisicamente, mentalmente e spiritualmente può miglioraremolto la tua esperienza meditativa.
Quando si considera la preparazione alla meditazione, è indispensabile considerare quale stile di meditazione si prevede di praticare. Ti piace essere guidato, ascoltare qualcuno che ti parla con calma? Vuoi praticare, magari concentrandoti sulla compassione e la gentilezza mentre mediti? Ti piace seguire solo il tuo respiro ed “essere”?…

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Ti senti ansioso? Resta sveglio!

Quando ti senti ansioso, angosciato, cosa puoi fare? Cosa fai di solito quando l’ansia è presente?
Cerchi di eliminarla, cerchi dei rimedi, ma ciò che accade spesso, è che si acuisce sempre di più. Crei una situazione ancora peggiore, perché l’ansia non può essere risolta solo pensando, non può essere eliminata col pensiero, perché il pensiero è in se stesso una forma d’ansia.
La tecnica che qui vi proponiamo di Osho, dice di non fare nulla con l’ansia, ma solo di rimanere svegli!
Ti voglio raccontare un aneddoto della vita di Bokuju, un maestro Zen. Costui viveva da solo in una caverna ma, durante il giorno, e a volte persino di notte, diceva ad alta voce: “Bokuju” ― era il suo nome, e poi continuava: “Sì, sono qui”. E non c’era nessun altro in giro…

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Pensi troppo? Chiediti se ti è utile

di Monja Da Riva
Magari anche a te capita di tornare più e più volte su un medesimo pensiero.
“Tanzan and Ekido stavano viaggiando insieme lungo una strada fangosa, sotto la pioggia. Girato un angolo, videro una bella ragazza vestita con un kimono di seta, che non riusciva ad attraversare la strada diventata un’enorme pozzanghera. “Forza, ragazza”, disse Tanzan senza battere ciglio. La prese tra le braccia e le fece oltrepassare la pozzanghera. Ekido non disse niente, finché quella sera non raggiunsero un tempio. A quel punto non si potè più trattenere. “Noi monaci non ci avviciniamo alle donne”, disse a Tanzan, “specialmente non a quelle giovani e belle. È pericoloso. Perché l’hai fatto?” “Io quella ragazza l’ho lasciata lì”, disse Tanzan “Tu te la stai ancora portando dietro?”

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