Sudan, l’Inferno Invisibile

di Zela Santi
Fosse comuni, stupri e bombardamenti nel disinteresse del mondo.
Nel Sudan in fiamme, ogni regola di guerra è stata infranta. Fosse comuni, stupri, assedi, bombardamenti indiscriminati e una popolazione ridotta alla fame: siamo davanti a una tragedia che avrebbe bisogno di ogni riflettore acceso. Invece, cala il buio.
Sudan, l’Inferno Invisibile
Nel silenzio quasi totale dei media internazionali, il Sudan affonda ogni giorno di più nell’abisso della barbarie. A oltre due anni dall’inizio della guerra civile tra l’esercito regolare sudanese (FAS), guidato dal generale Abdel Fattah Al-Burhan, e le Forze di supporto rapido (RSF) del generale Mohammed Hamdan Dagalo, il conflitto ha assunto proporzioni apocalittiche…

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Prossima la Pubblicazione del Rapporto Kennedy che Correla Autismo e Alluminio nei Vaccini

di Roberto Nuzzo
L’ex commissario della FDA, il dott. Scott Gottlieb, è nel panico per il rapporto di prossima pubblicazione del segretario dell’HHS, Robert F. Kennedy Jr., che collega l’alluminio nei vaccini all’impennata dei tassi di autismo nei bambini.
Secondo Gottlieb, che ora fa parte del consiglio di amministrazione di Pfizer, il controverso e atteso rapporto rischia di scatenare uno tsunami legale attraverso il programma federale Vaccine Injury Compensation Program (VICP), portando potenzialmente alla bancarotta i produttori di vaccini delle grandi aziende farmaceutiche, tra cui Pfizer e Moderna.
Intervenendo a Squawk Box della CNBC, Gottlieb ha avvertito: “Se questo rapporto dovesse avere successo, le conseguenze potrebbero farsi sentire per anni. Potrebbe portare a una valanga di cause legali e paralizzare settori del mercato dei vaccini”

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La Spinta per Chiudere la Guerra di Gaza Rafforzata dal Confronto con Teheran

di Davide Malacaria
Trump ribadisce che la carneficina di Gaza finirà “entro una settimana”. Possibile che, come in altre circostanze, la tempistica indicata dal presidente Usa sia troppo ristretta rispetto alla realtà, ma la sollecitazione serve a urgere Netanyahu a muoversi in tal senso. E sembra avere una certa efficacia.
Netanyahu Pronto alla Pace?
I media israeliani informano che Netanyahu si sta confrontando con i suoi collaboratori sulla questione. Sul punto, le dichiarazioni di Aryeh Deri, membro del gabinetto di sicurezza di Netanyahu: “Ora più che mai sono state create le condizioni per porre fine alla guerra a Gaza”.
Le ha riportate il Washington Post, commentandole con le osservazioni di  Shira Efron, dell’Israel Policy Forum, secondo la quale la “vittoria” nella guerra contro l’Iran ha conferito nuova popolarità al premier israeliano, “un capitale politico necessario per poter accettare un cessate il fuoco a Gaza”

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Che Cos’è la Droga che i Palestinesi Avrebbero Trovato negli “Aiuti” di GHF?

di Agata Iacono
Cos’è la droga che l’autorità palestinese avrebbe trovato mescolata alla farina dei cosiddetti aiuti umanitari gestiti dai contractors, (leggi mercenari), della “Gaza humanitarian foundation” (Ghf), una fondazione sostenuta da Israele e USA?
Usiamo il condizionale perché al momento non è possibile sapere concertezza. Si tratterebbe di un oppioide, molto diffuso negli Stati Uniti come farmaco “estremo” per lenire il dolore laddove nessun altro antidolorifico riesce più a fare effetto, quindi destinato ai malati terminali.
Ma la sua diffusione nel mercato nero dei narcotici percorre esattamente la stessa road map del “fentanyl”, il cosiddetto farmaco degli zombi,…

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Raid in Tutta la Germania Contro i Cittadini che Criticano il Governo

Mercoledì mattina scorso alle 6 è stata avviata in tutta la Germania un’operazione di polizia su larga scala, che ha preso di mira centinaia di individui sospettati di aver insultato i politici o di aver diffuso “odio e incitamento” online. Lo riporta Remix News.
La massiccia repressione ha visto la polizia effettuare irruzioni mattutine contro 170 individui, sequestrando computer, telefoni cellulari e tablet e conducendo perquisizioni in diverse località del Paese.
L’azione, condotta dall’Ufficio federale di polizia criminale (BKA), utilizza il nuovo articolo 188 del Codice penale per colpire gli individui accusati di “razzismo” e “incitamento all’odio”…

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7 Azioni che Tutti Possono Fare per Aiutare Gaza

Davanti alle immagini desolanti della popolazione di Gaza costretta alla fame dallo Stato di Israele, davanti ai bombardamenti che hanno ucciso più di 50 mila persone, tra cui 20.000 bambini, niente sembra fermare l’impunità di cui gode il governo israeliano.
Seguendo quanto accade dal flusso degli smartphone, il rischio di far vincere sconforto e inerzia è concreto, ma sarebbe un errore. Molti ci scrivono quotidianamente per chiedere cosa si può fare concretamente per provare a incidere: per aiutare concretamente la gente di Gaza; per spingere i governi che fiancheggiano il genocidio israeliano a cambiare le proprie politiche; per colpire le aziende che non agiscono in modo responsabile e finanziano l’occupazione.
La buona notizia è che è possibile farlo, che decine di migliaia di persone nel mondo lo stanno già facendo e che – come vedremo – stanno già cambiando molte cose. Per questo abbiamo preparato un breve vademecum…

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Spese Militari, Meloni: “Economia Espansiva che Produce Risorse, Circolo Virtuoso!”

L’Italia è il terzo contributore assoluto tra tutti gli alleati Nato con un valore pari a 4,75. Il paese sta già contribuendo alla sicurezza Nato oltre le proprie possibilità economiche…
Sulla cifra che l’Italia dovrebbe spendere di più per ottemperare alla nuova regola del 5% sul Pil di spesa per la Nato “ho sentito molti numeri dati in questi giorni, un po’ dalla stampa un po’ dal Parlamento, che mi sembrano molto distanti dalla realtà. Dopodiché noi abbiamo ovviamente fatto i nostri calcoli per il 2026, non riteniamo che ci serva utilizzare la ‘escape clause’ e poi chiaramente per gli anni a venire si valuterà sulla base di quella che è la situazione economica”.
Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, in un punto stampa al termine dei lavori del summit della Nato a L’Aia, a una domanda sull’eventualità che l’Italia debba attivare una clausola di salvaguardia per uno scostamento di bilancio…

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La Sconfitta Israeliana è Evidente

di Daniele Perra
Ad oggi, si può affermare con una certa cognizione di causa che l’operazione israeliana “Rising Lion” sia stata un totale fallimento.
Il programma nucleare iraniano è solo parzialmente scalfito. Il dominio aereo non è sufficiente. Netanyahu non è riuscito a spingere gli Stati Uniti ad entrare direttamente nel conflitto (nonostante l’attacco piuttosto debole, e molto di facciata, ad alcuni siti nucleari iraniani).
Israele non può colpire in modo pesante le infrastrutture petrolifere iraniane, troppo importanti per un “peso massimo” come la Cina, che non può essere indispettita più di tanto (visti i tanti interessi economici anche in Israele). Il “cambio di regime” a Teheran è ben lontano dal realizzarsi…

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La Pazza Teoria: Trump e Khamenei Sono d’Accordo?

Una vertiginosa speculazione corre in queste ore in rete, e oltre: il presidente americano Trump e l’ayatollah Khamenei avrebbero, in sostanza, una sorta di accordo.
La speculazione su questo paradossale scenario parte infatti dall’uccisione da parte degli Stati Uniti del leader militare iraniano Qasem Soleimani nel 2020 e dall’attacco di risposta dell’Iran, che secondo il presidente Trump è stato essenzialmente un atto di guerra.
In un’intervista rilasciata alla Fox News nel 2020, Trump aveva affermato che il regime iraniano aveva fatto sapere agli Stati Uniti che avrebbero colpito una determinata area “al di fuori del perimetro” per far sembrare che stessero reagendo all’attacco di Soleimani, quando in realtà era tutto uno spettacolo…

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Il Nuovo Paradigma dello “Scontro di Civiltà”

di Loretta Napoleoni
Dalla caduta del muro di Berlino abbiamo assistito al proliferarsi di conflitti armati; il vento di democrazia che dall’occidente soffiava intorno al mondo non è stato come ci si aspettava pacificatore, la globalizzazione non ci ha regalato la pace.
Conscio di questo fallimento Papa Bergoglio coniò la celeberrima frase: “la terza guerra mondiale a pezzi”. Ricomponendo sul mappamondo l’agghiacciante puzzle dei conflitti insorti negli ultimi trent’anni, torna in mente la tesi del professor Samuel Huntington riguardo allo scontro di civiltà. Una tesi che a distanza di tre decenni sembra descrivere l’evoluzione della guerra fredda, una guerra non più fredda ma calda, non più tra due blocchi ma tra diversi poli caratterizzati da differenze etnico-culturali. Ed infatti i fronti sembrano strutturarsi lungo linee di omogeneità etnica culturale con alcune nazioni intrappolate geograficamente tra i diversi blocchi.
L’Ucraina è uno di questi…

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