Amazon punta sulla Telemedicina e compra “One Medical”

di Francesco Bertolino
Il colosso e-commerce si rafforza nel settore sanitario. Offre 18 dollari per azione per prendere il controllo della società che conta 188 ambulatori e gestisce servizi di assistenza digitale. Inoltre debutta nel redditizio campo dei vaccini.
Amazon punta sulla telemedicina e compra “One Medical” per 3,9 miliardi di dollari. Il colosso e-commerce ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il management per rilevare il 100% della società quotata a Wall Street. Amazon offre 18 dollari per azione, con un premio di circa il 70% rispetto al prezzo di chiusura di ieri di One Medical. A New York il titolo si è immediatamente allineato alla proposta, con un rialzo del 69%, segno che il mercato non prevede ostacoli antitrust alla chiusura dell’affare.
Cosa fa “One Medical”
One Medical ha sede a San Francisco, in California. Conta 188 ambulatori, offre un’ampia gamma di servizi di telemedicina e ha 767.000 membri iscritti alla piattaforma. Nel primo trimestre di quest’anno, la società ha registrato una perdita netta di 90,9 milioni di dollari su un fatturato di 254,1 milioni nel primo trimestre. Risultati che, assieme alla fiammata dell’inflazione e al rialzo dei tassi, le avevano fatto perdere quasi il 70% da inizio 2022 in borsa. Amazon ha fiutato l’occasione, approfittando del tracollo per lanciare la scalata. Una mossa che altre big tech potrebbero imitare nei prossimi mesi, sfruttando l’enorme liquidità accumulata nei due anni di pandemia…

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Entro 6 mesi Amazon consegnerà i Pacchi con i Droni

di Marcello Pamio
Il Futuro distopico è tra noi…
Per la prima volta al mondo Amazon inizierà a consegnare pacchi tramite drone, entro la fine di questo anno. Sono in attesa dell’approvazione.
Il test pilota a Lockeford, una cittadina californiana, dove i clienti saranno i primi a ricevere le merci consegnate per via aerea direttamente a casa!
Amazon ne parla da anni ma ha dovuto affrontare ritardi e battute d’arresto per la complessità del sistema, anche perché i droni sono programmati per mollare i pacchi nei cortili e lo faranno volando “oltre la linea di vista”, cioè non dovranno essere controllati da nessuno: utilizzeranno l’Intelligenza Artificiale e sensori per evitare aerei, persone, animali e ostacoli. Scopo? Consegnare le merci in meno di un’ora…

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Per Amazon 44 miliardi di proventi… ma zero Tasse!

di Giulia Maini
L’azienda di Jeff Bezos ha dichiarato perdite di 1,2 miliardi nei profitti del 2020 e per questo, grazie agli accordi stipulati con il Granducato, ha evitato di versare la “corporate tax”.
Quarantaquattro miliardi di proventi nell’anno della pandemia di coronavirus (che strano… mentre l’economia mondiale va a picco loro guadagnano miliardi a palate – ndr) ma nessuna tassa sulla società da pagare. Anche dal punto di vista fiscale, sembra che il 2020 sia stato un anno “piuttosto vantaggioso” per Amazon grazie agli accordi stipulati con il Lussemburgo, Paese in cui il colosso delle vendite online ha la sua sede europea dal 2003…

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Vi faranno controllare da Amazon! Incredibile Direttiva del Consiglio Europeo

di Francesco Amodeo
I Colossi del web diventeranno strumenti di controllo​ e verifica sul piano fiscale.
Dopo che la pandemia​ ci ha spinti a vivere in una sorta di “Grande Fratello”​ in cui ogni nostro movimento per strada deve essere motivato e documentato, dopo che il virus ci ha costretti allo smartworking​ e ad aprire nuove attività online, ecco che il Grande Fratello, prontamente, si sposta sull’e-commerce​.
È stata infatti appena approvata la direttiva “DAC7”, che prevede che tutte le compravendite​ online​ finiranno nelle mani dell’Agenzia delle Entrate​ dal 1 gennaio 2023, quando le agenzie fiscali avranno accesso a tutti – ma proprio tutti – i dati che derivano dal commercio online.
Se vendiamo un singolo prodotto su Instagram​ o se mettiamo qualcosa di usato su Amazon​ o su Ebay​, se affittiamo semplicemente un’auto o una casa vacanze da un sito online, tutto verrà monitorato…

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La Dittatura Fintech

di Roberto Pecchioli
La Dittatura Fintech (la Tecnofinanza) gelido inverno della libertà. La dittatura sempre più soffocante dei giganti tecnologici, i Gafa (Google, Amazon, Facebook, Apple), cui va aggiunta Microsoft, la creatura di Bill Gates, il Grande Vaccinatore.
Alla fine, per ascoltare qualcosa di vero, bisogna ricorrere ai liberali d’antan, come Friedrich Von Hajek (1)(L.C.). Per difendere l’idea di mercato aperto contro cartelli e monopoli, scolpì una frase memorabile: “chi possiede tutti i mezzi, determina tutti i fini”.  Pronunciata come anatema nei confronti del capitalismo di Stato collettivista, va oggi diretta contro la dittatura sempre più soffocante dei giganti tecnologici, i GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple), cui va aggiunta Microsoft, la creatura di Bill Gates, il Grande Vaccinatore. Possiedono tutti i mezzi, nel mondo privatizzato, impongono tutti i fini, i loro. Del resto, nulla è meno democratico e liberale del mercato lasciato a se stesso: la dittatura della volpe nel pollaio…

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Solo un “buffetto” alle quattro Big più ricche con la Pandemia

di Nicola Porro
I quattro uomini più potenti della Terra sono stati convocati a fine luglio dal Parlamento più potente della terra. È stata una farsa. Nel senso che si è trattato di teatro allo stato puro con spunti talvolta comici e talaltra grossolani.
Davanti al Congresso americano sono stati convocati i numeri uno di Google, Amazon, Apple e Facebook. E deputati repubblicani e democratici hanno provato a fare loro buuuu. Formalmente i big boss erano lì per rispondere a questioni antitrust. La posizione considerata peggiore è quella di Facebook che otto anni fa comprò Instagram per un miliardo di dollari. Aveva dodici dipendenti e fatturato praticamente a zero. Oggi è il servizio di punta di Zuckerberg, con un miliardo di utenti al mese. Ma il punto vero non è il loro successo commerciale…

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I Dati sul Covid-19 non tornano e… intanto i “Soliti noti” stanno guadagnando cifre colossali

di Gabriele Tebaldi
Esiste una sola certezza all’interno del fenomeno Covid-19 ed è rappresentata dall’esistenza di una mole infinita di informazioni contraddittorie.
Su ogni aspetto di questa pandemia è stata infatti riversata a cascata una quantità di dati ed informazioni, anche le più apparentemente attendibili, poi smentite, riconfermate e ancora smentite nel giro di ore, minuti. La conseguente e comprensibile confusione nella testa dei cittadini inermi di fronte a questo scenario, ha potuto avere un solo possibile esito: l’incapacità di leggere il fenomeno Covid-19 nella sua totalità.
D’altronde essere messi costantemente sotto stress per capire se oggi l’utilizzo della mascherina possa essere lecito o meno può distogliere l’attenzione dalle dinamiche macroscopiche che stanno ruotando intorno alla pandemia. Solo persone con mille pensieri per la testa, come lo è ora la maggior parte dei cittadini, potrebbero pensare ingenuamente che un evento di questa portata non abbia smosso nel profondo gli interessi di chi detta le regole del gioco economico mondiale.
Proviamo ora a ricostruire alcuni passaggi legati alla diffusione del Covid-19, in particolare in Italia, per rileggere i dati in un’ottica più ampia, diversa da quella proposta dal mainstream, per paventare così i possibili scenari futuri…

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Amazon assume manager… ma li vuole militari!

di Andrea Moizo
Lavoro o caserma? L’azienda cerca ufficiali, ex e attuali, che devono “guidare e motivare” team di cento persone nei magazzini italiani.
Ufficiali militari come capi magazzino. Per i suoi centri di distribuzione e depositi di smistamento, almeno venti in tutta la Penisola, con circa 6 mila lavoratori impiegati, la filiale italiana di Amazon ha avviato una campagna di reclutamento riservata a chi abbia nel curriculum una carriera nell’esercito, in corso o pregressa. L’annuncio spiega, mutuando una frase attribuita al fondatore Jeff Bezos, come l’azienda cerchi “leader inventivi, che pensino in grande, abbiano propensione per l’azione e il servizio al cliente, caratteristiche familiari a uomini e donne che abbiano servito il loro Paese nelle forze armate”. Fra i requisiti preferenziali c’è il comando quinquennale di unità di non meno di cento individui, il che stringe il campo agli ufficiali, da capitani e tenenti in su…

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I nuovi raccapriccianti sistemi di “riconoscimento facciale” di Amazon

I nuovi  sistemi di riconoscimento facciale Amazon, spieranno il vicinato dalla porta di entrata di casa.

A prima vista il nuovo brevetto di Amazon, è un sistema integrato di sicurezza “intelligente”. Ma non fatevi ingannare, questo sistema per il riconoscimento facciale casalingo, fa molto più che fermare potenziali ladri.

Secondo una nuova relazione, la domanda di brevetto, resa disponibile a fine novembre, avrebbe accoppiato tecnologie di riconoscimento facciale come “Rekognition”, il prodotto che Amazon sta aggressivamente commercializzando per le forze dell’ordine, con Ring, una società di telecamere per citofoni, che Amazon ha acquisito nel 2018.

La CNN scrive: “L’applicazione di Amazon porta a quartieri più sicuri e più connessi, oltre a proprietari e

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Amazon fa i soldi, ma non con l’e-commerce. Vi spieghiamo il volto “nascosto” del colosso web

Amazon è il portale di riferimento del commercio elettronico mondiale: vero, ma non verissimo. Perchè i soldi veri, cioè gli utili, Amazon non li fa con l’e-commerce.
Non ci credete? Analizzando i bilanci del gigante, invece, si scopre che il grosso degli utili di Amazon provengono dalla vendita e intermediazione di servizi per il web: attività di calcolo ed elaborazione dati, fino all’analisi degli stessi o alla gestione di database (per citarne alcune). Il tutto offerto a imprese, agenzie governative, startup e istituzioni accademiche.
Cosa vuol dire? Vuol dire che Amazon sta via via completando la filiera…

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