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I Dati sul Covid-19 non tornano e… intanto i “Soliti noti” stanno guadagnando cifre colossali

di Gabriele Tebaldi
Esiste una sola certezza all’interno del fenomeno Covid-19 ed è rappresentata dall’esistenza di una mole infinita di informazioni contraddittorie.
Su ogni aspetto di questa pandemia è stata infatti riversata a cascata una quantità di dati ed informazioni, anche le più apparentemente attendibili, poi smentite, riconfermate e ancora smentite nel giro di ore, minuti. La conseguente e comprensibile confusione nella testa dei cittadini inermi di fronte a questo scenario, ha potuto avere un solo possibile esito: l’incapacità di leggere il fenomeno Covid-19 nella sua totalità.
D’altronde essere messi costantemente sotto stress per capire se oggi l’utilizzo della mascherina possa essere lecito o meno può distogliere l’attenzione dalle dinamiche macroscopiche che stanno ruotando intorno alla pandemia. Solo persone con mille pensieri per la testa, come lo è ora la maggior parte dei cittadini, potrebbero pensare ingenuamente che un evento di questa portata non abbia smosso nel profondo gli interessi di chi detta le regole del gioco economico mondiale.
Proviamo ora a ricostruire alcuni passaggi legati alla diffusione del Covid-19, in particolare in Italia, per rileggere i dati in un’ottica più ampia, diversa da quella proposta dal mainstream, per paventare così i possibili scenari futuri…

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La “Bomba” dei cinesi di Prato

di Arturo Diaconale
Il Governo ha trasformato i rientri di alcuni italiani dalla Cina nell’occasione per mettere in mostra la propria capacità di saper salvaguardare la salute degli italiani, ma questa operazione d’immagine non sembra riguardare i cinesi di Prato che stanno rientrando in Italia dal Capodanno cinese.
La comunità cinese della Toscana è composta da più di ventimila persone concentrate soprattutto a Prato. Di questa comunità, duemilacinquecento persone tra donne ed uomini si sono recati nel Paese d’origine in occasione del Capodanno cinese ed ora si accingono a rientrare in Italia per riprendere le proprie normali attività lavorative.
Tutti gli italiani che tornano dalla Cina vengono sottoposti alla quarantena per evitare il diffondersi dell’epidemia del coronavirus. Le autorità di governo hanno trasformato i rientri, da quello del ragazzo a quelli dei passeggeri delle navi da crociera, nell’occasione per mettere in mostra la propria capacità di saper salvaguardare la salute degli italiani.
Ma questa operazione d’immagine non sembra riguardare i cinesi della Toscana e di Prato…

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