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Lavorare da casa: i rischi di una nuova “catena”

di Claudio Bellotti
Dire “Smartworking” suona bene e indubbiamente il lavoro da casa è stato in larga misura visto positivamente da chi ha avuto in passato l’opportunità di accedervi. Tuttavia con la pandemia la situazione è stata stravolta.
La nicchia ristretta dello smartworking vero e proprio (lavoro in autonomia di tempi e luoghi, autogestito dal lavoratore) viene sommersa da una marea stimata in 8 milioni di lavoratori costretti semplicemente a lavorare fissi da casa (telelavoro).
Nel pieno dell’emergenza sanitaria nella valutazione diffusa hanno prevalso i lati positivi: continuità e integrità del reddito rispetto alla Cassa integrazione o alla fruizione forzata di ferie e permessi; abbattimento del rischio di contagio; “quadratura del cerchio” per milioni di famiglie che dovevano accudire figli lasciati a casa da scuola, oppure anziani che non potevano più usufruire di servizi assistenziali chiusi per effetto dei decreti…

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Amazon assume manager… ma li vuole militari!

di Andrea Moizo
Lavoro o caserma? L’azienda cerca ufficiali, ex e attuali, che devono “guidare e motivare” team di cento persone nei magazzini italiani.
Ufficiali militari come capi magazzino. Per i suoi centri di distribuzione e depositi di smistamento, almeno venti in tutta la Penisola, con circa 6 mila lavoratori impiegati, la filiale italiana di Amazon ha avviato una campagna di reclutamento riservata a chi abbia nel curriculum una carriera nell’esercito, in corso o pregressa. L’annuncio spiega, mutuando una frase attribuita al fondatore Jeff Bezos, come l’azienda cerchi “leader inventivi, che pensino in grande, abbiano propensione per l’azione e il servizio al cliente, caratteristiche familiari a uomini e donne che abbiano servito il loro Paese nelle forze armate”. Fra i requisiti preferenziali c’è il comando quinquennale di unità di non meno di cento individui, il che stringe il campo agli ufficiali, da capitani e tenenti in su…

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Un mondo di Schiavi!

La maggior parte dei nuovi schiavi sono donne e bambini.
Le vittime di lavoro forzato sono circa 25 milioni, quelle dei matrimoni imposti quasi 15 milioni e mezzo. La zona più colpita è l’Africa. La denuncia arriva dal nuovo report dell’ “Organizzazione internazionale del lavoro” e di “Walk Free Foundation”.
La schiavitù non è un retaggio del passato, ma una condizione che interessa oltre 40,3 milioni di persone al mondo, in modo particolare donne e ragazze (il 71% del totale) e bambini (uno schiavo su quattro ha meno di 18 anni). Complessivamente, il 62% è vittima di lavori forzati, mentre il 38% di matrimoni imposti…

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